SeaMicro: 512 CPU Intel Atom in un singolo server
Un approccio originale e particolare quello di SeaMicro, che con il sistema SM10000 vuole sostituire installazioni di server non virtualizzati dall'elevato consumo con una batteria di processori Atom, contenendo il tutto in un rack da 10 unità
di Paolo Corsini pubblicato il 15 Giugno 2010 nel canale Server e WorkstationIntelAtom
Alcuni scenari d'impiego
Un singolo sistema SM10000 è capace di accogliere al proprio interno un numero massimo di 64 schede madri contenenti 8 processori Atom ciascuna, descritte poco sopra, dal quale si ricava il numero massimo di 512 processori con uno chassis rack da 10 unità. Il collegamento tra i vari processori avviene attraverso un bus proprietario che di fatto connette tra di loro le varie ASIC proprietarie di SeaMicro permettendo ai processori di entrare in diretta comunicazione tra di loro. Ad ogni processore è collegato un hard disk virtuale attraverso un controller I/O virtalizzato: l'architettura di collegamento permette quindi ad un processore di accedere ai dati presenti sull'I/O virtuale di uno degli altri processori.
Per quanto concerne il versante storage, il sistema è in grado di supportare fino a 64 unità hard disk o a stato solido delle dimensioni di form factor di 2,5 pollici. L'ASIC SeaMicro permette di gestire configurazioni Raid-0 attraverso una emulazione software, ma non rappresenta una soluzione comparabile a quella che può essere messa a disposizione da altri server con sistemi di storage più sofisticati. Del resto l'approccio è quello di sostituire server che abbiano soluzioni storage molto semplici in quanto i servizi eseguiti non richiedono nulla di particolarmente complesso.
SeaMicro propone questa tipologia di sistema come upgrade di infrastrutture che utilizzino un elevato numero di server di ridotta potenza, nei quali viene eseguito tipicamente un singolo servizio. Il bilanciamento tra prestazioni e consumi delle soluzioni Intel Atom permette di ottenere livelli prestazionali comparabili con una notevole riduzione dei consumi di funzionamento, quindi dei costi di mantenimento dell'infrastruttura.
Resta da capire se un approccio di questo tipo sia preferibile a quello legato alle tecniche di virtualizzazione, grazie alle quali su un singolo server fisico di adeguata potenza vengono eseguite più macchine virtuali, ciascuna responsabile dell'esecuzione di uno o più specifici servizi.
Con l'appoggio di una particolare distribuzione linux sviluppata specificamente, SeaMicro prova a rivolgersi anche a coloro i quali hanno la necessità di aggiornare l'infrastruttura di rete all'interno della server farm. E' possibile infatti collegare direttamente l'uplink del backbone in sala dati e utilizzare uno o più dei processori Atom per gestire, attraverso la distribuzione linux, i servizi di load balancing, terminal server e switching oltre, se il caso, anche quelli di firewall. In quest'ottica il costo complessivo di 139.000 dollari USA per una configurazione con 512 processori Intel Atom, 2GB di memoria per ciascun processore (per un totale di 1TB) e nessun tipo di soluzione storage non appare essere eccessivamente elevato.
SeaMicro ha fornito alcune stime che indicano risparmi nell'ordine di 1 milione di dollari USA, calcolate su un periodo di 4 anni, sostituendo 40 server rack 1 unità Dell R610 a singolo processore con un rack SeaMicro e beneficiando dell'inferiore consumo complessivo a parità di potenza elaborativa complessivamente messa a disposizione.
41 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCiao
Bisognerebbe vedere quanti atom ci volgiono per fare uno xeon , 20 - 30 - 50 chi lo sa.
Scusa dove hai letto che Atom non sono efficienti?
@harlock10
Leggi meglio l'articolo, non è quello il targhet. Lo scopo è rimpiazzare tanti server single task sottoutilizzati.
di fatto la parte piu' importante di tutto questo server è il software...
i 2gb non sono una limitazione in quanto è raro che una singola connessione utilizzi piu' di 2 gb....al contrario non si fa menzione dell'hot swap delle schede cpu e delle connessioni in fibra ormai indispensabili per server di queste dimensioni....
per quanto riguarda buttare le VM dalla finestra...sono pienamente d'accordo...
la virtualizzazione oggi giorno pone diversi problemi di gestione e sopratutto di bilancio delle prestazioni....
d'altronde anche intel ha elaborato una cpu con 48 atom core al suo intero....
Bisognerebbe vedere quanti atom ci volgiono per fare uno xeon , 20 - 30 - 50 chi lo sa.
beh quando una di queste cpu in media consuma come 2-5w in full e una normale ne fa 100-120 la diff si sente, vero che 1 atom nn ha prestazioni di una cpu normale, ma nella massa l'ipc sale
sarebbe stato curioso sapere quanti gigaflops genera quella macchina
Link ad immagine (click per visualizzarla)
inoltre la recensione è sbagliata le cpu usate sono degli atom z530
Un approccio originale e particolare quello di SeaMicro, che con il sistema SM10000 vuole sostituire installazioni di server non virtualizzati dall'elevato consumo con una batteria di processori Atom, contenendo il tutto in un rack da 10 unità
Click sul link per visualizzare l'articolo.
Eppoi dicono che con l''atom non ce la fai a giocare a Crysis
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".