Wind Tre 'accende' il 5G Standalone in Italia: si apre una nuova era basata sui servizi
di Vittorio Manti pubblicato il 30 Ottobre 2025 nel canale TLC e Mobile
Con la prima rete 5G Standalone attiva in Italia, WINDTRE compie un passo decisivo verso un modello di connettività intelligente che abilita scenari avanzati per imprese e pubbliche amministrazioni, trasformando la rete da infrastruttura a piattaforma per servizi a valore aggiunto
Un passaggio che segna una nuova fase per l’evoluzione delle telecomunicazioni in Italia: Wind Tre ha annunciato l’attivazione della prima rete 5G Standalone (SA) del Paese, realizzata in partnership con Ericsson. Un traguardo tecnologico e strategico che apre la strada a una nuova generazione di servizi digitali per le imprese, basata su prestazioni garantite e su una rete completamente indipendente dalle architetture 4G.
Come ha sottolineato Carlo Melis, Chief Technology Officer di Wind Tre, “da oggi le aziende italiane possono contare su una rete nativamente 5G, dotata di una Core Network Standalone e capace di offrire qualità del servizio, bassa latenza e continuità operativa”. È una tappa cruciale di un percorso iniziato nel 2016 con la fusione tra Wind e Tre e proseguito con un piano di modernizzazione infrastrutturale che ha richiesto investimenti per circa 400 milioni di euro solo sul 5G SA, all’interno di un programma complessivo di oltre 800 milioni l’anno.
Il “vero” 5G: una rete che nasce per abilitare nuovi scenari
Il 5G Standalone rappresenta il punto di arrivo di un’evoluzione tecnologica e il punto di partenza di un cambiamento profondo nel modo in cui gli operatori mobili concepiscono la propria rete.

Diversamente dal 5G “non standalone”, che si appoggia ancora a componenti 4G per la gestione del traffico dati e dei canali di controllo, la rete Standalone è nativamente 5G, con una core network indipendente e completamente virtualizzata.
“È la prima volta che possiamo offrire una rete in grado di erogare servizi con prestazioni garantite: non più connettività best effort, ma quality of service costruita su misura per le esigenze specifiche del cliente”, ha spiegato Melis.
Questa architettura apre la strada a casi d’uso che vanno ben oltre la semplice velocità di connessione: automazione industriale, telemedicina, sicurezza pubblica, broadcasting, logistica avanzata e smart city sono solo alcune delle applicazioni possibili. Come ha sottolineato Mauro Cucci, Direttore della divisione B2B di Wind Tre, “il 5G Standalone è una tecnologia che non cambia la vita del consumatore, ma quella delle imprese. È qui che si gioca la vera partita della competitività”.
Il cuore del 5G Standalone: il network slicing
L’elemento distintivo del 5G Standalone è il network slicing, ossia la possibilità di suddividere virtualmente la rete pubblica in più “corsie” dedicate, ciascuna con parametri di latenza, larghezza di banda e priorità differenti.
Una metafora efficace, proposta da Cucci, è quella dell’autostrada: “il network slicing consente di riservare una o più corsie della rete pubblica per un uso specifico, garantendo performance costanti e sicure”.

Le potenzialità di questa architettura sono enormi. WINDTRE ha già testato la tecnologia in occasione di un grande evento sportivo con oltre 90 mila spettatori, riservando una slice dedicato al trasferimento di video in 4K dalle telecamere alla regia, senza congestioni né ritardi. Un altro caso d’uso riguarda la sicurezza pubblica, dove il push-to-talk basato su smartphone commerciali sostituisce le vecchie radio TETRA, garantendo comunicazioni istantanee e affidabili anche in contesti affollati.
La flessibilità del 5G Standalone consente inoltre di creare reti temporanee, accendendo e spegnendo le slice in base alle necessità: dagli eventi sportivi ai cantieri, fino ai servizi sanitari in mobilità, dove la trasmissione in tempo reale dei dati clinici può salvare vite umane.

Ericsson, partner tecnologico di Wind Tre, ha mostrato nel corso dell’incontro diversi esempi internazionali: dalle Smart Patrol Car di Kaohsiung a Taiwan alle ambulanze connesse di Chunghwa Telecom, fino ai progetti di Telstra Dynamic 5G in Australia e al broadcasting live di grandi eventi come il SailGP di Portsmouth o la maratona di Stoccolma. Tutti casi in cui il 5G SA e il network slicing hanno reso possibile ciò che prima richiedeva infrastrutture dedicate e costose.
Dalla connettività “best effort” ai servizi garantiti
Il 5G Standalone segna il passaggio da una rete generica a una rete dedicata, disegnata sulle esigenze specifiche di ciascun cliente.
“Si tratta di un cambiamento di paradigma — ha spiegato Melis — non vendiamo più connettività indistinta, ma prestazioni garantite, configurabili e misurabili”.
Questo approccio apre il mercato anche a realtà che prima non potevano permettersi infrastrutture dedicate. Una rete privata 5G tradizionale costa almeno 150.000 euro solo per la configurazione iniziale. Con il network slicing, le imprese potranno accedere a una slice della rete pubblica a costi molto inferiori, anche solo per la durata di un evento o di un progetto.
“Il valore sta nel poter offrire alle aziende soluzioni flessibili, scalabili e accessibili”, ha osservato Cucci. “ basta una slice per ottenere le stesse performance di una rete fisica con un investimento sostenibile”. Va sottolineato che le reti private 5G continuano ad avere una forte rilevanza in contesti specifici, come nel caso dei porti. Si potranno realizzare soluzioni integrate fra reti private 5G, anch’esse con le loro slice, e reti pubbliche.
Melis ha ricordato che la rete 5G di WINDTRE raggiunge l’80% della popolazione italiana, con una core network distribuita su 18 nodi principali e oltre 21.500 siti radio sul territorio. “Siamo pronti a offrire servizi 5G Standalone su scala nazionale. È un traguardo di cui andiamo orgogliosi e che ci colloca tra le 80 reti SA attive nel mondo”.
Il ruolo di Ericsson e la visione globale
Nel contesto internazionale, infatti, solo una minoranza delle reti 5G è oggi Standalone: 80 su 345 secondo i dati Ericsson.
“Il potenziale del 5G è ancora inespresso in gran parte del mondo. — ha spiegato Alessio Petreschi, Direttore Generale di Ericsson Italia — Il 5G Standalone non è solo la nuova rete mobile degli operatori, ma la piattaforma abilitante per la digitalizzazione di tutti i settori economici, pubblici e privati”.
Petreschi ha sottolineato come il 5G SA rappresenti il collante tra le altre tecnologie oggi nella loro fase di piena maturazione, cloud, edge computing, intelligenza artificiale e automazione, che stanno accelerando la trasformazione digitale delle imprese. “Quando queste tecnologie si integrano, l’impatto sulla produttività è reale e misurabile. Il 5G è il tessuto connettivo della trasformazione digitale”.
La collaborazione tra Ericsson e WINDTRE — ha aggiunto — “nasce da una visione condivisa: portare in Italia lo stesso livello di innovazione già sperimentato in altri Paesi e metterlo al servizio delle imprese”.
Un nuovo equilibrio per il mercato europeo delle telecomunicazioni
Il tema economico è emerso con forza durante il confronto. In Europa, il mercato resta frammentato: oltre 80 operatori contro i 3 principali player di Stati Uniti e Cina. “È un sistema poco sostenibile. — ha osservato Melis — Se la concorrenza comprime i margini, gli operatori non possono più investire. Serve una politica industriale europea che favorisca la crescita e l’innovazione”.
La sfida, per WINDTRE come per tutto il settore, è trovare nuove fonti di ricavo. “Abbiamo già contribuito al potere d’acquisto dei cittadini abbassando i prezzi — ha ricordato Roberto Basso, Direttore delle Relazioni Esterne — ma ora serve equilibrio: non si può chiedere agli operatori di finanziare da soli lo sviluppo delle reti”.
In questo contesto, la disponibilità della rete 5G Standalone apre nuove prospettive proprio dove la marginalità è più alta: nel B2B.
Wind Tre: dal B2C al valore per le imprese
Negli ultimi anni Wind Tre ha avviato un percorso di differenziazione: nel mondo consumer con i servizi di energia e assicurazioni, e nel business con la divisione WINDTRE BUSINESS, che oggi rappresenta una delle aree di maggiore crescita.
“Il mercato consumer si è contratto, — ha spiegato Cucci — ma il B2B cresce a ritmi del 3-4% l’anno e può contare su un tessuto di piccole e medie imprese che rappresenta il cuore del sistema produttivo italiano”.

Con il 5G Standalone, WINDTRE BUSINESS può ora offrire servizi evoluti prima riservati alle grandi aziende, come reti virtuali private, manutenzione predittiva, videosorveglianza intelligente e soluzioni per eventi temporanei.
“La nostra ambizione è democratizzare l’accesso alle tecnologie di connettività avanzata. — ha concluso Cucci — Grazie al network slicing, un’azienda può attivare una rete virtuale dedicata anche per pochi giorni, senza investimenti iniziali e con performance garantite”.
Una nuova infrastruttura per la competitività
Il 5G Standalone non è solo un’evoluzione tecnica, ma un nuovo paradigma industriale.
Come ha sintetizzato Petreschi, “non è una nuova G: è la piattaforma su cui si costruirà la digitalizzazione del prossimo decennio”.
Per l’Italia, l’attivazione della rete Wind Tre rappresenta un segnale forte: il Paese entra nel gruppo ristretto delle nazioni che dispongono di un’infrastruttura 5G nativa, pronta a supportare le esigenze di un’economia sempre più connessa, automatizzata e data-driven.
È l’inizio di una nuova era basata sui servizi, dove la rete diventa leva di produttività e innovazione. E per le imprese italiane, la porta d’ingresso verso un modo diverso di pensare la connettività: non più un costo, ma un investimento strategico.








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2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infohttps://www.focus.it/tecnologia/inn...ata-la-rete-10g
L' articolo parla di "città fantasma" (spiega anche perché
Detto per inciso la tecnologia citata nell' articolo, denominata 50G-PON, riguarda la rete a fbra ottica, cosa che fa pensare che il progetto complessivo presuppone un upgrade della rete ottica, se ti sembra poco.
E, comunque, confrontare l' Italia con la Cina in tema di tecnologie digitali, più che ingiusto, è inutile.
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