Da F5 nuovi servizi cloud distribuiti per semplificare la connettività di rete e delle app

La maggior parte delle imprese (l'85% secondo un rapporto di F5 Networks), distribuisce le proprie applicazioni su più architetture: quelle tradizionali, quelle moderne, ambienti di hosting multi-tenant, cloud, on premise e così via. Se da un lato questo approccio offre numerosi vantaggi, dall'altro genera una serie di problemi, che spaziano dalla scarsa visibilità all'aumento della complessità operativa, dei costi e dei rischi di incidente informatico.

Secondo F5, la soluzione va cercata dell'adozione di un approccio basato su piattaforma e a tal proposito offre una piattaforma cloud-agnostica e progettata per soddisfare le esigenze delle applicazioni, sia quelle tradizionali sia quelle moderne.

Recentemente F5 ha aggiornato la propria piattaforma con l'introduzione di due nuove funzionalità di tipo Multi Cloud Networking: Distributed Cloud App Connect e Distributed Cloud Network Connect.

Nuove funzioni Multi Cloud Networking per la piattaforma di F5

Al contrario della applicazioni tradizionali, quelle moderne sono basate su microservizi e si appoggiano a ulteriori servizi e API distribuiti da differenti cloud provider in cluster Kubernetes. Questo garantisce una grande flessibilità ma, allo stesso tempo, introduce molte complessità e può creare rischi alla sicurezza, dato che non sempre è facile applicare le politiche di sicurezza in maniera coerente con vari fornitori di servizio. 

Secondo F5, un approccio di tipo Multi-Cloud Networking può ovviare a questi problemi. tanto che l'azienda a febbraio ha reso disponibili i Distributed Cloud Services. Questi ultimi sono stati recentemente aggiornati per offrire nuove funzionalità.

La prima novità è Distributed Cloud App Connect, che offre servizi evoluti di rete (bilanciamento del carico, gateway API, controllo ingress/egress e visibilità end-to-end), distribuzione automatica delle app con un clic e l'integrazione nativa di Kubernetes. 

Distributed Cloud Network Connect, invece, è stato sviluppato per rendere pià sicura la connettività fra gli utenti e i provider cloud. Offre provisioning e orchestrazione automatizzati dei servizi di connettività dei cloud, connettività sicura con supporto per la micro segmentazione di tipo intent based e opzioni per la virtualizzazione delle funzioni di rete. 

"Garantire una connettività app-to-app sicura è un obiettivo per ogni organizzazione digitale, ma è la modalità con cui questo obiettivo viene raggiunto a essere sempre più importante", ha dichiarato Michael Rau, SVP e General Manager, F5 Distributed Cloud Platform and Security Services. "La proliferazione del cloud e delle architetture ibride ha coinciso con l'aumento dei microservizi e delle applicazioni distribuite con API. Tutto questo ha aumentato la complessità, riducendo al contempo la visibilità. I Distributed Cloud Services ampliano notevolmente la capacità di F5 di affrontare casi d'uso ibridi e multi-cloud dei clienti, offrendo loro un'agilità e una sicurezza senza precedenti per l'infrastruttura globale e gli ambienti app".