Meta sceglie Google per lo sviluppo della sua IA: accordo da oltre 10 miliardi di dollari
di Davide Raia pubblicata il 23 Agosto 2025, alle 11:01 nel canale IA business
Meta sceglie Google Cloud come partner per lo sviluppo di nuovi servizi legati all'intelligenza artificiale: l'accordo da 10 miliardi di dollari è stato confermato da Reuters ma non è ancora ufficiale.
Google e Meta si alleano con la nascita di una nuova sorprendente partnership, strettamente legata allo sviluppo di servizi di intelligenza artificiale da parte di Meta. Al centro dell'accordo, dal valore di oltre 10 miliardi di dollari, c'è la possibilità di utilizzo dell'infrastruttura di Google Cloud per i prossimi 6 anni.
I primi dettagli
La notizia è stata riportata da Reuters, entrata in possesso delle informazioni sull'accordo grazie a una fonte rimasta anonima. Google e Meta, per il momento, non hanno annunciato alcun accordo e non hanno voluto commentare le informazioni pubblicate dall'agenzia e confermato anche da The Information, che per prima aveva riportato l'esistenza di una possibile partnership tra le due "big" del settore.
Secondo i primi dettagli, Meta utilizzerà i server, i sistemi di storage e altri servizi dell'infrastruttura di Google Cloud per i prossimi anni. L'obiettivo è, naturalmente, quello di poter contare su basi solide per lo sviluppo di servizi di intelligenza artificiale sempre più efficaci e completi, con Meta AI che rappresenta un riferimento assoluto delle attività dell'azienda. Come dimostrano anche le recenti funzionalità introdotte sulle sue app social, con il doppiaggio dei Reel ad esempio, Meta vuole accelerare lo sviluppo di servizi AI e ha bisogno di tanta potenza di calcolo.
Lo scorso mese di luglio, Mark Zuckerberg aveva anticipato la volontà di spendere "centinaia di miliardi di dollari" per realizzare nuovi data center dedicati all'AI. Contemporaneamente, Google Cloud ha appena chiuso una trimestrale da record, con ricavi in crescita del 32% e risultati ben superiori alle attese. Meta, in attesa di realizzare nuovi data center, potrebbe affidarsi alla divisione cloud di Google per sostenere lo sviluppo dei suoi servizi AI. Una conferma ufficiale in merito all'accordo tra le due big tech dovrebbe arrivare nel corso dei prossimi giorni.











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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNonostante la campagna acquisti recentemente conclusa, mi sa che stanno preparandosi a limitare i danni nel caso debbano uscire velocemente dalla corsa a chi ha l'AI "migliore".
Nonostante la campagna acquisti recentemente conclusa, mi sa che stanno preparandosi a limitare i danni nel caso debbano uscire velocemente dalla corsa a chi ha l'AI "migliore".
Forse se sei ubriaco puoi vederla così. Semplicemente costruire un DC (e le relative centrali elettriche) ed accaparrarsi rack interi di GB300 (o quel che ci sarà quando i dc saranno pronti) ci vogliono mesi/anni. Nel breve termine Meta tampona, per poi passare alla sua infrastruttura dedicata.
L'AI è un "existential threat" per Meta. Il trend è chiaro: la gente passa quasi più tempo su ChatGPT che a commentare le minchi@te sui social di Zucca. Meta, Netflix, ChatGPT combattono per l'attenzione delle persone e ChatGPT sta vincendo in un modo che neanche loro si aspettavano.
O Meta tira fuori un'AI convincente o tra 10 anni sarà la Sun Microsystems dei social network.
Nonostante la campagna acquisti recentemente conclusa, mi sa che stanno preparandosi a limitare i danni nel caso debbano uscire velocemente dalla corsa a chi ha l'AI "migliore".
Anche io la vedo cosi. Speriamo solo che il crollo non coinvolga anche altri settori. Dopo aver letto questi due articoli e visto i dati, c'è poco da stare tranquilli.
Bubble Trouble: An AI bubble threatens Silicon Valley, and all of us. Silicon Valley Is All In on AI.
Will data centers crash the economy?
P.S. almeno questa volta non hanno cambiato nome da facebook a meta come per il metaverso, un enorme flop e sono passati meno di 4 anni.
Ah! Ah! Ah!
A questo punto verrebbe da chiedersi cosa altro implica tutto questo.
Google al momento ha i costi di elaborazione più bassi, ha già integrato i LLM nel suo motore di ricerca e ne trae profitto, "vende badili e picconi" ai cercatori nella corsa all'oro delle "AI"; il suo prodotto "AI" più visibile è Gemini, ma i veri soldi li fa con cose legate ai LLM che risentiranno meno di una possibile implosione della bolla speculativa.
O Meta tira fuori un'AI convincente o tra 10 anni sarà la Sun Microsystems dei social network.
Meta è già un "legacy business" che campa con la pubblicità e con la vampirizzazione dei suoi utenti.
Per essa qualsiasi innovazione o nuova modalità di interazione è una minaccia esistenziale se non trova modo di integrarla nella sua piattaforma.
L' "AI" rappresentata dai sistemi basati su LLM non è una minaccia esistenziale, lo sarebbe se fosse un "AI generalista" (una vera AI con almeno le capacità di un essere umano normodotato e senza turbe psichiche o mentali), ma siamo ancora molto lontani da quello.
Sam Altman per attirare finanziamenri verso OpenAI ha giocato molto sulla promessa/minaccia che un "AI generalista" fosse dietro l'angolo, ma così non è.
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