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VAST Data: dall’archiviazione al sistema operativo per l'IA, la visione di Jeff Denworth e il ruolo dell'Italia

di pubblicata il , alle 11:51 nel canale IA business VAST Data: dall’archiviazione al sistema operativo per l'IA, la visione di Jeff Denworth e il ruolo dell'Italia

Incontro a Milano con Jeff Denworth, co-founder di VAST Data, e Roberto Dognini, Regional Sales Director Italy, per fare il punto a due anni dall’arrivo sul mercato italiano: dall’evoluzione verso un sistema operativo completo per l’IA alle partnership strategiche con NVIDIA e Cisco, fino ai progetti locali che coinvolgono Cineca, meteo e cybersecurity, con l’Italia protagonista di una trasformazione guidata dai dati

 

Quando due anni Edge9 aveva intervistato il CEO di VAST Data, Renen Hallak, l’azienda muoveva i primi passi sul mercato italiano con una proposta centrata sullo storage. Oggi la visione si è radicalmente ampliata: VAST Data si presenta come l’azienda che sta costruendo il primo sistema operativo per l’IA, con l’obiettivo di semplificare pipeline complesse e ridurre le barriere di adozione. A Milano, durante un incontro con Jeff Denworth, co-founder, e Roberto Dognini, Regional Sales Director per l’Italia, è emerso chiaramente quanto il percorso intrapreso sia stato rapido e trasformativo.

Dal concetto di “thinking machine” all’IA distribuita

Jeff Denworth VAST Data

Ripercorrendo la storia dell’azienda, Denworth ha ricordato le origini: “Quando incontrai Renen per la prima volta non ero interessato a entrare in un’altra società di storage. Poi una sera discutemmo dell’idea di creare un sistema integrato per applicazioni di intelligenza artificiale, ispirandoci al concetto di “thinking machines” degli anni ’80”.

All’inizio, nel 2019, VAST si presentò al mercato con una soluzione di archiviazione: era troppo presto per proporre altro. Nel 2023, con l’ingresso in Italia, l’offerta si era già arricchita di capacità analitiche. “Oggi – ha spiegato Denworth – abbiamo anche un layer di compute completo che può eseguire pipeline di IA. Non siamo ancora arrivati al punto finale, ma la direzione è quella di un sistema capace di auto-ottimizzarsi ed evolvere. Probabilmente ci vorranno ancora due o tre anni, ma la traiettoria è chiara”.

Dallo storage al sistema operativo per l’IA

Se l’addestramento dei modelli ha rappresentato il primo grande ambito di crescita, la sfida odierna è l’inferenza:  “la maggior parte dei modelli generativi è stata addestrata su VAST”, ha sottolineato Denworth. Qui entrano in gioco esigenze nuove: “L’addestramento è un caso d’uso tipico del supercalcolo, batch e recuperabile. L’inferenza invece è business logic, è non deterministica, dipende dall’accesso a dati e strumenti in tempo reale. Per questo abbiamo unificato calcolo e dati, aggiungendo un livello di compute distribuito e scalabile”. 

VAST-Data-2025

La piattaforma si arricchisce così di un low-code studio per creare pipeline RAG e distribuire agenti su GPU, sia nel data center sia nel cloud. “Il punto è non lasciare che l’infrastruttura diventi un freno al valore”, ha osservato Denworth, aggiungendo che la differenza rispetto ai competitor sta proprio nell’offerta unificata: non un mosaico di servizi diversi, ma un sistema pensato per eliminare la complessità.

Partnership globali e progetti italiani

Nella strategia VAST le partnership giocano un ruolo decisivo. Con NVIDIA, investitore nell’azienda, la collaborazione copre dieci iniziative di prodotto. Con Cisco, invece, la sinergia è di mercato: “Cisco ha avviato un percorso per diventare un player full stack nell’Internet of AI. Con loro portiamo al cliente un sistema distribuito e unificato, e l’accoglienza è stata sorprendentemente rapida”, ha detto Denworth. Annunci simili con hyperscaler globali sono attesi nei prossimi mesi.

Sul fronte italiano, Roberto Dognini ha sottolineato l’importanza di un ecosistema di system integrator selezionati: “Abbiamo lavorato con pochi partner strategici, come E4 e Agile Lab, che ci affiancano con competenze verticali. Con Agile Lab, ad esempio, abbiamo unito data lake e data warehouse per migliorare le pipeline analitiche, con progetti già attivi”.

VAST-Data-2025

Le collaborazioni locali non si limitano ad aziende private. “Cineca è uno dei nostri riferimenti più importanti. – ha ricordato Dognini – Dal cloud Gaia ai progetti con l’Agenzia nazionale di cybersecurity e con l’Agenzia Meteo, fino alla presentazione congiunta all’ECMWF di Bologna: esempi concreti di come VAST ottimizza pipeline critiche, dalla ricerca alla previsione meteorologica”.

Denworth ha aggiunto che in Italia si stanno muovendo investimenti governativi rilevanti: “Stiamo per incontrare un cliente che investirà centinaia di milioni di euro in un’iniziativa di IA nazionale. Questi progetti sovrani diventano incubatori da cui banche, manifattura ed energia possono trarre best practice e accelerare l’adozione”.

Regolamentazione e velocità del mercato

Il dialogo si è spostato anche su temi più ampi, come la regolamentazione europea dell’IA. Denworth non ha nascosto un certo scetticismo: “Gran parte della discussione si concentra sulla privacy e sulla proprietà dei dati, principi importanti ma che rischiano di oscurare la necessità di costruire competenze e capacità. L’IA si muove a una velocità tale che regolatori e legislatori faticano a starle dietro. Ci sono fenomeni che nascono e spariscono nel giro di un anno, ed è difficile stabilire regole su qualcosa che cambia così rapidamente”.

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Un punto di vista che riflette la tensione tra innovazione e controllo, evidente anche nel dibattito attuale sull’equilibrio fra tutela e competitività. L’incontro con Jeff Denworth e Roberto Dognini ha mostrato un’azienda in piena trasformazione, che ha superato i confini dello storage per posizionarsi come piattaforma di riferimento per l’IA. Un’evoluzione che passa attraverso tecnologia, partnership globali e progetti locali di grande impatto, con l’Italia al centro di una fase cruciale. Se il percorso verso la “thinking machine” immaginata alle origini è ancora in corso, la direzione intrapresa da VAST appare tracciata: semplificare, scalare e rendere accessibile l’IA a un numero sempre più ampio di organizzazioni.

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