Poste ItalianeSPIDCieIDIdentita digitale
SPID a pagamento: Poste Italiane valuta di introdurre un canone
di Alberto Falchi pubblicata il 26 Settembre 2025, alle 16:50 nel canale Innovazione
Dopo Aruba, Infocert e Register, anche Poste Italiane sta valutando l'opzione di rendere lo SPID a pagamento, anche se ancora non sono pervenuti annunci ufficiali dall'azienda. Gli utenti però hanno un'alternativa gratuita e più sicura: CieID











SONY BRAVIA 8 II e BRAVIA Theatre System 6: il cinema a casa in formato compatto
KTC H27E6 a 300Hz e 1ms: come i rivali ma a metà prezzo
Cineca inaugura Pitagora, il supercomputer Lenovo per la ricerca sulla fusione nucleare
Una startup vuole rivoluzionare l'IA: Majestic Labs promette di aumentare di 1.000 volte la memoria per singolo sistema
Accumulo a batterie, l'Europa si sveglia: il più grande del continente in costruzione in Germania
Intel rende anche gli IHS modulari: più economici, più semplici e più performanti








37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIo sono uno dei primi ad essere stato molto critico nei confronti di SPID, fin da quando per lavoro dovetti implementare uno dei primi servizi federati con SPID in Lombardia (anni prima federato con fatiche inenarrabili con CRS/CNS, se qualcuno se le ricorda), e ricordo anche batti e ribatti con Quintarelli su Twitter a proposito dei punti deboli di SPID.
Però va dato atto che con tutte le sue criticità il servizio ha retto ed è stato adottato e funziona, e quantomeno ha avuto il merito di aver introdotto una qualche forma di federazione all'interno di un po' tutti i servizi pubblici.
Ovviamente questo ha avuto costi esorbitanti, e non mi riferisco ai costi degli IDP o di Agid (che sono ridicoli) ma alle centinaia di milioni di euro spesi per implementare la federazione SAML di SPID nella galassia di servizi pubblici.
Spero che nessuno qui dentro pensi che il servizio pubblico si "autoconfiguri" per permettere la login federata con SPID, dietro ci sono centinaia di milioni di euro spesi in consulenze per farlo.
E questo è un primo colossale investimento che verrebbe buttato alle ortiche cestinando SPID.
Poi c'è l'altrettanto gargantuesco investimento di risorse composto dai milioni di soggetti che si sono dotati di un account SPID e hanno imparato a usarlo.
Forse il pincopallino qualunque del forum non ci bada, ma per ogni utente che ha creato un account SPID facilmente ci sono migliaia di utenti per i quali è stata un'odissea, non perchè sia andato tutto male ma perchè per tante categorie di persone è stato difficile, pensiamo ad anziani, disabili, persone con poca familiarità con la tecnologia.
Io ho un parente che fa il volontario in un caf del sindacato pensionati, voi non avete idea della fatica enorme, e del tempo (e quindi risorse) spese per aiutare gli anziani a creare un account SPID.
Buttare questo patrimonio è una follia, e pensare di rifare tutto con CIE così con un colpo di bacchetta magica è altrettanto...
Quello che sarebbe da fare è mantenere un IDP SPID pubblico (Lepida è un buon candidato) e guidare tutti quelli che hanno un account SPID con un altro IDP a migrare a quello, chi vuol restare su Aruba o altro IDP a pagamento è libero di farlo, ma tenere aperto un IDP pubblico e gratuito accessibile a tutti.
Quelli che vengono sbandierati come "costi di SPID" sono nulla in confronto allo sperpero di denaro pubblico causato dalla dismissione di SPID.
era solo per dire che dovrebbe in teoria rientrare GIA' nei lavori del Comune rilasciarmi il documento di identità, quindi...
@ chinochino
che regione? o provincia??
In teoria no, se chiedono di più evidentemente le norme lo consentono.
Dopo Aruba, Infocert e Register, anche Poste Italiane sta valutando l'opzione di rendere lo SPID a pagamento, anche se ancora non sono pervenuti annunci ufficiali dall'azienda. Gli utenti però hanno un'alternativa gratuita e più sicura: CieID
Click sul link per visualizzare la notizia.
Il CieID non è più sicuro, fintanto che sarà ammesso l'uso dello SPID.
SPID ha un grosso difetto: è possibile creare più di un'identità digitale associata alla stessa persona su più provider.
Doge a parte...
Ad esempio "Sanità a KM Zero" del favoloso Veneto che ha i Migliori Servizi sanitari d'Europa, se non del Mondo secondo la Pubblicità progresso, resta Ancorata allo SPID.
Con CIE puoi accedervi, ma i servizi a basso livello tipo "Cambio Email" e "Modifica alcune cose del Profilo", resti obbligato all'Accesso SPID.
Speriamo che il Doge dello Stato Federale del Veneto se ne accorga.... :3
PS: Non appena lo passano in Abbonamento lo Disdico all'Istante, si pagano già troppi balzelli inutili di Doppioni su Doppioni.
Hai già segnalato il problema usando gli appropriati contatti dell'Assistenza?
Vedo almeno 4 indirizzi email di SanitàkmZero cercando 'contatti utili' .
Constato inoltre che si può far parte anche del Club Innovatori, ovvero "Un’officina di idee, un luogo fisico e virtuale nel quale cittadini e professionisti possono prendere parte attiva nel disegno e progettazione dei servizi sanitari". "Diventa subito volontario e ti coinvolgeremo nell’ideazione e miglioramento dei servizi sanitari digitali, il tuo aiuto è fondamentale per sollevare i bisogni dei cittadini.".
Non sto mica dicendo che è illegale.
Dico solo che l emissione di un documento di identità, di un proprio cittadino, dovrebbe GIÀ rientrare nei compiti di un comune.
Emissione che tra l altro non fanno neanche loro ma si limitano a farne richiesta.
Poi oh, lo fanno, ho sempre pagato, ok.
Ma nn lo trovo giusto.
Dico solo che l emissione di un documento di identità, di un proprio cittadino, dovrebbe GIÀ rientrare nei compiti di un comune.
Emissione che tra l altro non fanno neanche loro ma si limitano a farne richiesta.
Poi oh, lo fanno, ho sempre pagato, ok.
Ma nn lo trovo giusto.
Ma infatti il compito è del comune, ma non c’entra con eventuali costi
Visto il servizio , sarebbe opportuno farlo per sempre gratis.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".