Dell, investitori ancora di traverso sull'offerta di privatizzazione

Dell, investitori ancora di traverso sull'offerta di privatizzazione

Ancora in alto mare la possibilità di ottenere una maggioranza per approvare l'accordo di privatizzazione proposto da Michael Dell, Microsoft e Silver Lake. L'imprenditore Carl Icahn non smette di dare battaglia

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Mercato
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L'imprenditore Carl Icahn sta dando seguito alla propria missione per prendere parte al futuro di Dell o per riuscire, alemeno, a realizzare un qualche profitto dallo sforzo della compagnia per l'uscita dalla borsa. Ichan non ha ancora accantonato la possibilità di ricorrere ad una battaglia delle deleghe per convincere Dell a pagare un dividendo più ampio agli azionisti, nonostante il consiglio di amministrazione abbia avanzato la richiesta di terminare le azioni di minaccia e presentare un'offerta formale.

In un'intervista con il Wall Street Journal, Icahn ha confermato che ha in mente varie alternative per la compagnia, inclusa una proposta di dividendo. Icahn ha presentato un'offerta iniziale per l'acquisto del 58% della compagnia, dichiarando nel corso dell'intervista: "Non importa quanto vogliono pagare per rimborsarmi, io non voglio abbandonare il diritto di avanzare un'offerta che penso possa essere soddisfacente per gli azionisti, anche se non gradita al consiglio".

A fronte della minaccia di una battaglia delle deleghe (volta a persuadere gli azionisti a fare leva sui voti per delega per raccogliere una maggioranza in grado di poter mettere sotto scacco il consiglio di amministrazione) Icahn ha chiesto che Dell paghi 15,7 miliardi di dollari in dividendi speciali oltre il prezzo di acquisto. Il dividendo proposto da Ichan, pari a 9 dollari per azione, rappresentra un incremento del 67% rispetto all'offerta di 13,65 dollari per azione attualmente sul tavolo e proposta da Michael Dell, Microsoft e la società di investimenti Silver Lake.

L'accordo di privatizzazione attualmente sul tavolo richiede che la maggioranza degli azionisti voti a favore della proposta. Southeastern Asset Management, un altro oppositore all'accordo, perderebbe circa 825 milioni nel caso in cui l'operazione dovesse essere approvata. Dell ha considerevolmente ridotto le sue previsioni di utile operativo per l'anno 2013 di 700 milioni di dollari, fissandolo a 3 miliardi e gettando ulteriore incertezza su qualsiasi accordo.

2 Commenti
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maxmax8009 Aprile 2013, 00:26 #1
alla DEll hanno la vista lunga:
se riescono ad uscire dalla borsa in tempo eviteranno il prossimo collasso dell' IT quando facebook ed apple andranno in crisi..
maxmax8010 Aprile 2013, 01:43 #2
Originariamente inviato da: M47AMP
E per quel che riguarda il post di maxmax80 un'eventuale crisi è assai meno prevedibile con tempi certi e chi ne sarebbe principalmente coinvolto.
Nel tecnologico IT tutto questo era iniziato con la bolla delle dot com.
Facebook può presentare analogie preoccupanti, ma Apple che ci azzecca?
A questo punto nel calderone potremmo metterci anche Google, ma con quale liceità?


secondo me la crisi dell' IT arriverà entro 5 anni

la apple potrebbe essere anch' essa danneggiata dalla crisi dei social,
ma più probabilmente sarebbe la prima penalizzata dal calo di vendite di devices legati ai social come tablet, o smartphone in virtù della saturazione di questi mercati che avverrà nei prossimi 2/3 anni (visti i dati di vendita attuali, a meno che poi non scoprano forme di vita su Marte a cui vendere i tablet, la curva non potrà fisiologicamente andare a salire per sempre)

gli altri settori consolideranno le vendite al ribasso fra le aziende che utilizzano macchine a scopo lavorativo, ed utenti privati legati alle forme tradizionali di desktop o laptop che per altro hanno dati di vendita -per certi versi fortunatamente- ben lontani da quelli del settore tablet.

il discorso di Google è un po' a parte, perché dal mio punto di vista l' unica cosa che può arrestare il suo dominio è una antitrust mondiale che lo obblighi a tornare a fare soltanto il motore di ricerca, per evitare una massificazione planetaria peggiore di quella della apple perché avverrebbe contemporaneamente dentro e fuori la rete....anzi, sta già avvenendo.

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