Google ricorre in appello contro la multa di 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante

Google ricorre in appello contro la multa di 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante

La sanzione record era stata inflitta perché la società di Mountain View è stata ritenuta colpevole di aver manipolato i risultati delle ricerche per orientare traffico verso i servizi Google Shopping

di pubblicata il , alle 17:41 nel canale Mercato
Google
 

Google ha deciso di ricorrere in appello per la sanzione record di 2,4 miliardi di euro che l'Unione Europea gli ha inflitto lo scorso giugno per abuso di posizione dominante sul mercato delle ricerche online. Ricordiamo brevemente, rimandando comunque alla notizia che avevamo pubblicato allora, che Google era stata ritenuta colpevole di pratiche scorrette, privilegiando nelle ricerche i risultati pertinenti ai suoi servizi Google Shopping.

A Google è stato richiesto inoltre di modificare le proprie pratiche entro il 28 settembre: la risposta del colosso di Mountain View arriva con qualche settimana d'anticipo ed è ovviamente prevedibile. Con il ricorso in appello viene chiamata ora in causa la Corte di Giustizia dell'Unione Europea che non potrà emettere una decisione prima di diversi anni. Sembra che in qualche modo Google abbia tratto un certo incoraggiamento dal ricorso vinto da Intel la scorsa settimana, sempre in materia di antitrust, che porta all'annullamento di una sanzione di 1,09 miliardi di euro e alla necessità di rifare il processo.

La Commissione aveva dichiarato che le manipolazioni sui risultati di ricerca hano avuto l'effetto, solo nel Regno Unito, di spingere di 45 volte il traffico verso i suoi servizi di shopping. "Ciò che Google ha fatto è illegale secondo le leggi antitrust Europee. Ha negato ad altre società l'opportunità di competere sui meriti e di innovare. E, di maggior importanza, ha negato ai consumatori Europei una genuina scelta di servizi e i benefici dell'innovazione" aveva dichiarato il commissario Margrete Vestager.

Google potrebbe richiedere inoltre una misura temporanea per sospendere l'ordine di cambiare le sue pratiche, collegandolo all'esito del ricorso. Un portavoce della Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha però fatto sapere che Google non ha ancora depositato alcuna richiesta di sospensione, e di norma in questi casi la richiesta viene avanzata parallelamente al ricorso in appello.

3 Commenti
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Paganetor13 Settembre 2017, 11:20 #1
io però queste cose non le capisco... è come se obbligassero la principale casa automobilistica mondiale a piazzare anche auto della concorrenza nelle sue concessionarie perché altrimenti abusa della sua posizione... a "casa mia" sarò ben libero di impostare le iniziative che interessano a me, no?

brighten24 Settembre 2017, 03:16 #2

Appello da rigettare, si spera!

Google manipola i risultati delle ricerche, e c'è gente che li giustifica? Povera italietta.
Si usa un servizio per fare ricerche ed informarsi, chi lo gestisce bara, e per alcuni soggetti è tutto normale? Povera italonia (anche se ovviamente il problema è a livello mondiale).
E Google & co. continuano la truffa anche con l'evasione fiscale.
Nicodemo Timoteo Taddeo24 Settembre 2017, 10:55 #3
Originariamente inviato da: Paganetor
a "casa mia" sarò ben libero di impostare le iniziative che interessano a me, no?


Se Google avvertisse gli utenti che i risultati delle ricerche sono stati manipolati a proprio vantaggio, magari con bel disclamer grande e colorato all'inizio della pagina, nessuno avrebbe da ridire. Ma non lo fanno, quindi c'è l'inganno che non è ...tollerabile

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