Lenovo, trimestre tra luci ed ombre e taglio di 3200 posti di lavoro

Lenovo, trimestre tra luci ed ombre e taglio di 3200 posti di lavoro

Il colosso cinese fa registrare numeri importanti, ma l'utile è in calo rispetto allo scorso anno. Nuove misure strategiche all'orizzonte, tra cui un piano di controllo dei costi che si traduce nella riduzione del 5% della forza lavoro

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Mercato
Lenovo
 

Lenovo ha annunciato i risultati del primo trimestre fiscale 2015 conclusosi lo scorso 30 giugno. Il fatturato trimestrale ammonta a 10,7 miliardi di dollari, con una crescita del 3% anno su anno. L'utile netto è calato del 51% a 105 milioni di dollari.

L'azienda ha dovuto fronteggiare varie sfide in molti mercati: una flessione sensibile nel mercato PC e tablet, così come un rallentamento della crescita e una maggior competizione, specialmente nel mercato cinese, per quanto riguarda gli smartphone. Si sono inoltre presentate sfide macroeconomiche in Brasile e America Latina e una consistente fluttuazione delle valute che hanno in particolare danneggiato la profittabilità di Motorola. Lenovo infine ha assistito ad un rapido cambiamento della domanda tecnologica nel mercato enterprise.

Nonostante le condizioni difficili, Lenovo ha comunque registrato elementi positivi. Sul mercato PC ad esempio è stato raggiunto un market share del 20,6%, guadagnando quote di mercato in ogni regione geografica e classificandosi al terzo posto nel mercato USA, con uno share del 13%. Sul mercato tablet l'azienda ha guadagnato un punto di share e ha rafforzato la propria terza posizione. Per quanto riguarda il mercato smartphone Lenovo ha dato una spinta alla strategia di cambiamento spostandosi più convintamente da un modello di business "carrier-focused" in Cina e aprendosi al resto del mondo sul mercato. Il volume di vendite di smartphone al di fuori della Cina è cresciuto del 68% anno su anno.

I risultati finanziari non hanno però incontrato le aspettative della società, che ha deciso quindi di mettere in pratica una serie di misure per il ritorno all'utile e alla crescita, che includono una significativa riduzione dei costi e un'ottimizzazione delle proprie attività.

Yuanqing Yan, presidente e CEO di Lenovo, ha dichiarato: "Durante lo scorso trimestre abbiamo dovuto affrontare il contesto di mercato forse più difficile degli ultimi anni, ma abbiamo ottenuto ancora risultati solidi. Il nostro business nei PC è rimasto al numero 1 per il nono trimestre consecutivo. Nel business degli smartphone, il nostro spostamento strategico dalla Cina al resto del mondo ha decisamente pagato. E il nostro business enterprise consolidato ha avuto un margine positivo per il terzo trimestre consecutivo. Ma per costruire una crescita sostenibile nel lungo termine dobbiamo intraprendere azioni proattive e concrete in ​​ogni parte del nostro business. Integreremo ulteriormente elementi delle recenti acquisizioni con la nostro parte ‘legacy’ nei settori Mobile ed Enterprise, per favorire la costruzione del corretto modello di business con la giusta struttura dei costi. Ridurremo i costi nel nostro comparto dei PC e aumenteremo l'efficienza, per consolidare, aumentare le quote di mercato e migliorare la redditività. Attraverso questi sforzi riusciremo a essere una società globale più veloce, più forte e meglio allineata. "

Lenovo condurrà una profonda ristrutturazione del Mobile Business Group allo scopo di ottimizzare lo sviluppo e la produzione degli smartphone e sfruttare meglio la complementarietà tra Lenovo e Motorola. Il piano è di approntare un catalogo prodotti più semplice con un minor numero di modelli ma chiaramente differenziati tra loro. MBG continuerà a dirigere le attività mobile, ma si affiderà a Motorola per la progettazione, lo sviluppo e la produzione degli smartphone.

Tra le misure che Lenovo intende seguire vi è anche la riduzione delle spese di circa 650 milioni di dollari nella seconda metà dell'anno e di 1,35 miliardi di dollari su base annuale. Ciò si traduce, tra le altre cose, in un taglio di 3200 posti di lavoro, pari a circa il 5% dell'intera forza lavoro di Lenovo costituita da 60 mila impiegati.

3 Commenti
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Tasslehoff13 Agosto 2015, 17:28 #1
Si vabbè ragazzi ma le notizie da dove le prendete? Dal Sole 24 Ore?

Non è possibile che su un sito ad impostazione tecnica (ma ormai sempre più segnali mi fanno pensare che sia sbagliata questa premessa...) si pubblichi una notizia su una roba del genere e si ignori l'ennesimo scandalo dovuto ad un rootkit nei bios Lenovo

https://twitter.com/nixcraft/status/631424291582533632
bobafetthotmail13 Agosto 2015, 21:27 #2
*facepalm*

un articolo dove si spiega la cosa.
http://arstechnica.com/information-...stent-crapware/
s0nnyd3marco13 Agosto 2015, 21:51 #3
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
*facepalm*

un articolo dove si spiega la cosa.
http://arstechnica.com/information-...stent-crapware/


Ok, anche lenovo inserita tra i marchi da NON comprare. E dire che nel precedente lavoro ho avuto un thinkpad ed era veramente ottimo.

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