Licenziamenti (silenziosi) in vista per Intel

Licenziamenti (silenziosi) in vista per Intel

L'azienda di Santa Clara sarebbe pronta ad un piano di riduzione del personale che interesserà prevalentemente le posizioni di ricerca e di amministrazione. L'obiettivo è ridurre i costi per la seconda metà dell'anno

di pubblicata il , alle 11:11 nel canale Mercato
Intel
 
60 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
WarDuck11 Giugno 2015, 18:17 #11
Non ho mai capito tutto sto caos attorno a quella che è una cosa "fisiologica".

Hai una tua azienda, assumi 10 persone, via via nel tempo cresci e ne assumi 100, poi 1000 poi 10000 e così via... poi per un motivo o per un altro tagli 1000 posti e improvvisamente diventi il brutto e cattivo capitalista, mentre fino ad un attimo prima davi da mangiare a tante persone ed eri quasi ben visto.

Sono del parere che le persone non debbano stare a vita in una compagnia, perché alla lunga gli stimoli sono sicuramente molti di meno che all'inizio, il rendimento cala e anche la voglia.

In Italia fa paura la parola competitività semplicemente perché molti si adagiano su allori e molti di più si adagiano e basta.

Poi vabbè tralasciamo l'eterna e stupida lotta tra datori di lavoro e dipendenti...
GTKM11 Giugno 2015, 18:56 #12
Originariamente inviato da: WarDuck
Non ho mai capito tutto sto caos attorno a quella che è una cosa "fisiologica".

Sì, è fisiologica quando l'azienda inizia ad essere in crisi. Ma se mi dite che Intel ha necessità di licenziare qualcuno, allora stiamo freschi.
Originariamente inviato da: WarDuck
Hai una tua azienda, assumi 10 persone, via via nel tempo cresci e ne assumi 100, poi 1000 poi 10000 e così via... poi per un motivo o per un altro tagli 1000 posti e improvvisamente diventi il brutto e cattivo capitalista, mentre fino ad un attimo prima davi da mangiare a tante persone ed eri quasi ben visto.

Davi da mangiare perché quelle persone ti permettevano di fare miliardi (nel caso di aziende di queste dimensioni, ovviamente). Non è che fosse beneficienza eh.
Io lavoro, tu mi paghi per farlo, stop.
Originariamente inviato da: WarDuck
Sono del parere che le persone non debbano stare a vita in una compagnia, perché alla lunga gli stimoli sono sicuramente molti di meno che all'inizio, il rendimento cala e anche la voglia.

Secondo me non è necessariamente vero. Aziende come Intel (o qualsiasi altra che operi nel settore della ricerca) ti mettono davanti a "sfide" sempre nuove e stimolanti. Non stiamo parlando dell'impiegato che deve sempre compilare gli stessi moduli nei secoli dei secoli.
Poi è anche ovvio che all'inizio si parta in quarta, fino ad assestarsi ad un certo rendimento.
Originariamente inviato da: WarDuck
In Italia fa paura la parola competitività semplicemente perché molti si adagiano su allori e molti di più si adagiano e basta.

Dipende dal lavoro che svolgi, ripeto. In Italia, tra l'altro, semplicemente non sei incentivato a "prenderti dei rischi", dato che se va male ti annientano economicamente.
Originariamente inviato da: WarDuck
Poi vabbè tralasciamo l'eterna e stupida lotta tra datori di lavoro e dipendenti...

Eh, se si iniziasse ad avere un rapporto civile, e non si considerasso i dipendenti come pezze da piedi, forse la cosa cambierebbe.


P.S.: ovviamente qualcuno deve per forza dire che le multinazionali estere sono tutte fantastiche, con dirigenti (a qualsiasi livello) assolutamente impeccabili e privi di "macchie" e/o antipatie.
bobafetthotmail11 Giugno 2015, 19:00 #13
Originariamente inviato da: corvazo
Veramente era che le banche hanno smesso di erogare prestiti, mentre sono aumentate tasse e diminuiti consumi, e in Italia non si puó licenziare se non rischiando processi tirando fuori anche piú di...meglio non dirlo
Falso.

http://www.dirittierisposte.it/Sche...112557_art.aspx

Non ho mai capito tutto sto caos attorno a quella che è una cosa "fisiologica".
Perchè in Ita è molto più difficile trovare lavoro onestamente (senza tirare in ballo favori o parenti) se hai più di 30 anni e non sei un dio nel tuo campo.
In USA è molto ma molto più facile trovare un altro lavoro, magari non retribuito bene come il vecchio, ma almeno lo trovi.

Sì, è fisiologica quando l'azienda inizia ad essere in crisi. Ma se mi dite che Intel ha necessità di licenziare qualcuno, allora stiamo freschi.
Le aziende cercano di evitare di entrare in crisi. QUando il fatturato inizia a calare, in genere è già tardi.
I managere vivono 3-6 mesi nel futuro, non oggi.

Secondo me non è necessariamente vero. Aziende come Intel (o qualsiasi altra che operi nel settore della ricerca) ti mettono davanti a "sfide" sempre nuove e stimolanti.
Quelli che fanno il lavoro divertente sono una frazione minuscola della forza lavoro ovunque. Il 99% sono amministrativi, passacarte o magazzinieri.

Eh, se si iniziasse ad avere un rapporto civile, e non si considerasso i dipendenti come pezze da piedi, forse la cosa cambierebbe.
cooperative di piccole-medie dimensioni (quindi non la COOP)
Pier220411 Giugno 2015, 19:23 #14
C'è d dire che negli USA trovare un altro lavoro è molto meno complesso che in Italia, in caso di licenziamento vale il detto "chiusa una porta si apre un portone" quella che loro chiamano flessibilità per noi è un concetto ancora semi-sconosciuto.

In Italia è la burocrazia a farla da padrona, senza considerare dei soliti scalatori 'impresa che spolpano tutto e lasciano i dipendenti in un mare di guai. Per questo tipo di reato da loro si va in galera, da noi ti fanno ministro basta poco per fare degli esempi su grosse imprese spolpate in Italia o svendute da noti "imprenditori" di nomina politica....
Il sistema nei paesi Anglosassoni ti permette vie di fuga, anche quando fallisci, in Italia sei nella merda fino al collo..

Riguardo i licenziamenti "silenziosi"...si vede che non hanno Landini, altrimenti altro che silenziosi
GTKM11 Giugno 2015, 19:30 #15
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Le aziende cercano di evitare di entrare in crisi. QUando il fatturato inizia a calare, in genere è già tardi.
I managere vivono 3-6 mesi nel futuro, non oggi.

Capisco, quindi Intel è un'azienda che vive sul filo del rasoio, che potrebbe rischiare in pochi mesi di arrivare a terra e lasciare a casa tutti. Ripeto, Intel. Quindi immagino che in AMD non lavori più nessuno.
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Quelli che fanno il lavoro divertente sono una frazione minuscola della forza lavoro ovunque. Il 99% sono amministrativi, passacarte o magazzinieri.

Sì, ma in che modo i "passacarte" troverebbero nuovi stimoli cambiando azienda ogni 5 anni? Sempre di passare carte si tratta eh. Una palla dal primo all'ultimo giorno di lavoro.
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
cooperative di piccole-medie dimensioni (quindi non la COOP)

Mea culpa, mi riferivo ad aziende più "vecchio stampo". E non è necessario che siano piccole.
cdimauro11 Giugno 2015, 20:50 #16
Evito d'intervenire per ovvi motivi, ma invito a riflettere su qualche dato.

Anche lo scorso anno è stata riportata una notizia del genere, che trovate qui. Confrontandola con quella odierna, il quadro è il seguente:
[CODE]Anno | Dipendenti | Riduzione annunciata |
2014 | 107.000 | 5.000 |
2015 | 106.000 | 5.000 |[/CODE]
A voi le valutazioni. Io me ne esco fuori.
bobafetthotmail11 Giugno 2015, 21:29 #17
Originariamente inviato da: GTKM
Capisco, quindi Intel è un'azienda che vive sul filo del rasoio, che potrebbe rischiare in pochi mesi di arrivare a terra e lasciare a casa tutti. Ripeto, Intel. Quindi immagino che in AMD non lavori più nessuno.
No, le aziende grosse non muoiono dall'oggi al domani (in generale non muoiono ma qualcuno le compra almeno per il marchio o cambiano nome).

Quello che cercano di evitare come la peste è di avviare una spirale regressiva. Dove a minori profitti seguono minori investimenti, e quindi minori innovazione, che porta a minori profitti, e via che riparte il ciclo.

Sono strategie avanzatissime basate su studi di mercato, che in italia non fa nessuno.

Sì, ma in che modo i "passacarte" troverebbero nuovi stimoli cambiando azienda ogni 5 anni? Sempre di passare carte si tratta eh. Una palla dal primo all'ultimo giorno di lavoro.
Se non hanno le qualifiche per fare qualcosa di meglio io che ci faccio?

non è come da noi che i laureati puliscono per terra mentre le capre raccomandate mandano in rovina la ditta. (le capre raccomandate sono comunque un problema globale)

Mea culpa, mi riferivo ad aziende più "vecchio stampo". E non è necessario che siano piccole.
In una azienda di piccole-medie dimensioni, specialmente se una cooperativa dove il capo non è un padrone ma uno dei lavoratori, ci si conosce di più, il collega non è solo un drone dell'uffico accanto.
L'unità di intenti che dà l'essere un socio della ditta per cui lavori è un ottimo sprone a lavorare bene o prendere a schiaffi chi non lo fa.

Più l'azienda cresce, meno contano i singoli lavoratori e meno si sentono parte di qualcosa (i giapponesi ci riescono per ragioni culturali ma noi no). Se una cooperativa è troppo grande, anche se tecnicamente una cooperativa, ha classi dirigenti fisse, e lavoratori trattati maluccio.

In generale, il comunismo come ideologia funziona ottimamente su scale piccole. Il futuro potrebbe essere questo, comunismo incapsulato in un meccanismo capitalista.

Anche lo scorso anno è stata riportata una notizia del genere, che trovate qui. Confrontandola con quella odierna, il quadro è il seguente:
Visto? Come dicevo, è un mercato fluido.
Nui_Mg11 Giugno 2015, 21:43 #18
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
In USA è molto ma molto più facile trovare un altro lavoro, magari non retribuito bene come il vecchio, ma almeno lo trovi.

Il punto cruciale è questo: in USA il mercato del lavoro è estremamente mobile; quando vieni licenziato, soprattutto quando non è per tua incompetenza e/o scarsa produzione e hai delle qualifiche e dell'esperienza, la perdita di lavoro non è affatto tragica come in Italia (e anche altri luoghi europei, soprattutto non anglosassoni), esci da una porta ed entri subito in un'altra.
Gli americani sono poi anche abituati a spostarsi su tutto il loro territorio, vanno dove il lavoro li manda.

Se non fosse così, gli USA sarebbero già esplosi/paralizzati da un pezzo per via di proteste, attentati, ribellioni violente, ecc..
GTKM11 Giugno 2015, 22:40 #19
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
No, le aziende grosse non muoiono dall'oggi al domani (in generale non muoiono ma qualcuno le compra almeno per il marchio o cambiano nome).

Quello che cercano di evitare come la peste è di avviare una spirale regressiva. Dove a minori profitti seguono minori investimenti, e quindi minori innovazione, che porta a minori profitti, e via che riparte il ciclo.

Sono strategie avanzatissime basate su studi di mercato, che in italia non fa nessuno.

Ah quello è sicuro
Infatti, sia chiaro, non sto dicendo che non debbano licenziare mai, ma non si dica che è una cosa "immediatamente" necessaria, ecco.
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
Se non hanno le qualifiche per fare qualcosa di meglio io che ci faccio?

non è come da noi che i laureati puliscono per terra mentre le capre raccomandate mandano in rovina la ditta. (le capre raccomandate sono comunque un problema globale)

Rispondevo ad un commento precedente in cui si parlava di mancanza di voglia dopo un tot di tempo.
Originariamente inviato da: bobafetthotmail
In una azienda di piccole-medie dimensioni, specialmente se una cooperativa dove il capo non è un padrone ma uno dei lavoratori, ci si conosce di più, il collega non è solo un drone dell'uffico accanto.
L'unità di intenti che dà l'essere un socio della ditta per cui lavori è un ottimo sprone a lavorare bene o prendere a schiaffi chi non lo fa.

Più l'azienda cresce, meno contano i singoli lavoratori e meno si sentono parte di qualcosa (i giapponesi ci riescono per ragioni culturali ma noi no). Se una cooperativa è troppo grande, anche se tecnicamente una cooperativa, ha classi dirigenti fisse, e lavoratori trattati maluccio.

In generale, il comunismo come ideologia funziona ottimamente su scale piccole. Il futuro potrebbe essere questo, comunismo incapsulato in un meccanismo capitalista.

Concordo assolutamente

Originariamente inviato da: cdimauro
A voi le valutazioni. Io me ne esco fuori.

Ah beh, effettivamente, direi che gli articoli dipingono la situazione in maniera un po' "tragica".
Che poi, magari, tra qualche anno Intel arriverà a 110.000 dipendenti, ad esempio, e nessuno scriverà nulla.
Pino9011 Giugno 2015, 23:37 #20
Originariamente inviato da: GTKM
Capisco, quindi Intel è un'azienda che vive sul filo del rasoio, che potrebbe rischiare in pochi mesi di arrivare a terra e lasciare a casa tutti. Ripeto, Intel. Quindi immagino che in AMD non lavori più nessuno.


No, ma Intel si è comprata Altera per una quindicina di miliardi, se non ricordo male ne ha fatti un paio di debito ed ha zero liquidità al momento...

La fonte è un sito italiano concorrente a questo, non so se posso linkarlo.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^