NVIDIA vs Rambus: 3 brevetti sono stati violati
NVIDIA riconosciuta colpevole di aver violato 3 proprietà intellettuali di Rambus legate a tecnologie delle memorie adottate in propri prodotti. All'orizzonte un nuovo accordo di licenza tra le due aziende
di Paolo Corsini pubblicata il 27 Luglio 2010, alle 11:19 nel canale MercatoNVIDIARambus
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa quanto ho capito io, per depositare i brevetti Rambus doveva essere in possesso della tecnologia e l'accusa nei confronti di Rambus è che possedesse già (ed avesse nascosto) alcuni brevetti sucessivamente registrati dal JEDEC di cui faceva parte, in questo senso però la proprietà intellettuale delle tecnologie sarebbe comunque appartenuta a Rambus, il cui torto semmai era di aver frodato il JEDEC tenendo nascosta la cosa (accusa da cui per ora i tribunali americani la stanno scagionando).
Detto questo, se le regole sulle proprietà intellettuali sono queste e se non viene riconosciuta la frode da parte di Rambus (questo lo devono decidere i tribunali), Rambus ha tutto il diritto di pretendere le royalties.
Che poi quella dei diritt/licenze/royalties in molti casi sia una porcheria è un altro discorso, che blocca ogni possibilità di libera concorrenza e di evoluzione tecnologica (vedi x86): personalmente penso che quando certe tecnologie diventano standard di fatto, tutti dovrebbero averne libero accesso.
Detto questo, se le regole sulle proprietà intellettuali sono queste e se non viene riconosciuta la frode da parte di Rambus (questo lo devono decidere i tribunali), Rambus ha tutto il diritto di pretendere le royalties.
Che poi quella dei diritt/licenze/royalties in molti casi sia una porcheria è un altro discorso, che blocca ogni possibilità di libera concorrenza e di evoluzione tecnologica (vedi x86): personalmente penso che quando certe tecnologie diventano standard di fatto, tutti dovrebbero averne libero accesso.
Sulla prima parte non so dirti niente di preciso, in quanto non ho trovato nessuna fonte attendibile al 100%.
Per tutto il resto non posso fare altro che darti ragione, i brevetti ci sono, sono stati regolarmente depositati, e finché non vengono annullati o scadono bisogna pagare; l'alternativa è quella di riprogettare tutto lo standard, con costi non indifferenti.
La cosa che da un po' di fastidio è che ormai il loro reparto R&D è composto solo da avvocati (e qualche commercialista), ma questo è un altro paio di maniche.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".