Philips taglia 6000 posti di lavoro
Chiusura d'anno negativa e taglio di posti di lavoro: la crisi non risparmia nemmeno Philips, la maggiore realtà europea per l'elettronica di consumo
di Andrea Bai pubblicata il 27 Gennaio 2009, alle 13:34 nel canale MercatoPhilips
La scure della crisi economica si abbatte anche sul più grosso gruppo europeo dell'elettronica di consumo, l'olandese Royal Philips Electronics NV, la quale dopo aver registrato per la prima volta in sei anni una perdita trimestrale ha annunciato il taglio, su scala internazionale, di 6 mila posti di lavoro.
Il colosso olandese ha infatti chiuso il bilancio 2008 con una perdita netta di 186 milioni di Euro, a seguito del passivo di 1,47 miliardi di Euro registrato nel quarto trimestre. Il risultato è parzialmente dovuto sia alla svalutazione della divisione Lumileds, sia alla svalutazione delle quote che Philips possiede in NXP Semiconductors e in LG Display. A titolo di confronto si segnala che il bilancio 2007 fece segnare un profitto netto di 4,16 miliardi di Euro.
Le vendite del 2008 hanno generato un fatturato di 26,4 miliardi di Euro, anch'esso in flessione dell'1,5% circa rispetto a quanto registrato l'anno precedente. Ancora una volta a pesare sul bilancio è il quarto trimestre fiscale 2008, nel quale è stato registrato un fatturato di 7,62 miliardi di Euro pari ad un calo dell'8,9% rispetto al medesimo trimestre 2007.
L'azienda ha sottolineato come i cattivi risultati del quarto trimestre rappresentino l'esatta fotografia della violenza e della rapidità con la quale la crisi economica si è abbattuta sul mercato. L'azienda ha inoltre tenuto a puntualizzare come in un periodo dove la domanda subisce una brusca battuta d'arresto ed una flessione consistente, la priorità diventi quella di assicurare un flusso di cassa, se necessario anche a spese dei profitti operativi.
Dopo aver ridotto di 3000 unità il personale già nel corso del quarto trimestre 2008, Philips ha annunciato un ulteriore taglio di 6000 posti di lavoro, come anticipato in apertura, che sarà portato avanti nel corso dell'anno, con un costo complessivo di circa 400 milioni di Euro.
65 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoconsiderando che il settore dell'elettronica è quello che ha subito meno cali di vendite, ma sono comunque costretti a riassetti aziendali, figuriamoci gli altri settori industriali come sono ridotti!
che dire.....
Bè oramai ste notizie dei licenziamenti sono di routine quindi non ci faccio nemmeno caso più di tanto........io non mi preoccupo minimamente di questa crisi perchè sono stato sempre disoccupato quindi non mi tocca la cosa........chissà magari dopo che toccheremo il fondo si apriranno possibilità anche per tutti noi disoccupati da sempre......oppure che ve devo dì vado a dormì sotto ad un ponte o in stazione.........grazie new economy!!!!Vi inculate da soli! Questa pseudocrisi* è tutta colpa di questo Occidente stupido come gli umani non lo sono mai stati nella millenaria storia di questo fottuto pianeta.
*la vera crisi è quando mancano i soldi. Non quando questi vengono buttati via. La scuola deve risparmiare mentre gli studenti spendono miliardi su mialrdi con i cellulari per dirsi quattro frignacce? Una volta i genitori li avrebbero dati dei schiaffoni, oggi i genitori mieritano dei calci in culo!
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