Trump blocca l'acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom per sicurezza nazionale

Trump blocca l'acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom per sicurezza nazionale

Un executive order del presidente nord americano blcoca l'ambizione di Broadcom di rilevate Qualcomm: la sicurezza nazionale viene prima di tutto

di pubblicata il , alle 08:41 nel canale Mercato
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38 Commenti
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Gyammy8513 Marzo 2018, 12:39 #11
Originariamente inviato da: Gnubbolo
vorrei vedere quali banche e multinazionali finanziano le università dove stanziano questi illustri economisti.


Le stesse che finanziano gli "economisti" smarttrendy che ripetono da 10 anni "il mondo è cambiato il lavoro non c'è più la apple ha bisogno di noi global glocal social"
O magari è giusto che le multinazionali non facciano altro che comprarsi a vicenda per tagliare tutto fuori e dire sempre "è il mercato che possiamo farci"

Purtroppo l'economia è una scienza, non un'opinione. Li voglio proprio vedere gli economisti buoni dell'ideologia social, quando verranno sostituiti da robottini...ah già, diranno "è il mercato che possiamo farci", ma ho i miei dubbi.
khuzul13 Marzo 2018, 12:45 #12
Originariamente inviato da: Gnubbolo
vorrei vedere quali banche e multinazionali finanziano le università dove stanziano questi illustri economisti.


Complotto!
nickname8813 Marzo 2018, 13:25 #13
Originariamente inviato da: giovanni69
Se si segue la politica e politica economica USA da vicino, Cohn era l'ultimo baluardo anche per i Repubblicani per difendere un po' di buon senso. Adesso si vedrà con Kudlow o altri. Ci sono fior di paper che dimostrano gli effetti negativi delle politiche protezionistiche.

Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?
canislupus13 Marzo 2018, 13:27 #14
L'errore del protezionismo sta nel fatto che non viviamo più in un mondo in cui un bene viene esclusivamente prodotto da uno stato e quindi diventa ESSENZIALE per gli altri.
A parte rarissimi casi, non credo che la scelta di Trump possa realmente portare dei benifci a medio/lungo termine.
Ora sta imponendo dei dazi su acciaio/alluminio per permettere alle società siderurgiche americane di produrlo a prezzi più concorrenziali, ma questo comporterà che anche le altre nazioni potranno osteggiare a loro volta con dei dazi i prodotti made in usa.
Calcolando poi che pochissime cose oggi vengono prodotte negli USA, ma arrivano dalla Cina perchè più conveniente come manodopera, non vedo come si possa ipotizzare che una tale soluzione sia valida anche per il futuro.
nickname8813 Marzo 2018, 13:34 #15
Originariamente inviato da: canislupus
ma questo comporterà che anche le altre nazioni potranno osteggiare a loro volta con dei dazi i prodotti made in usa.
Non tutte le nazioni rappresentano la stessa % di mercato. A parte che i dazi non sono applicati a Canada e Messico, ma gli USA da soli sono enormemente più grandi dell'Europa e la sua popolazione ha un potere di acquisto enormemente più alto.

Un produttore americano "potrebbe" avere più crescita vendendo all'interno nel caso in cui il governo USA rendesse i prodotti esteri svantaggiosi, in confronto invece all'avere mercato anche in Europa ma schiacciato dalla concorrenza.
canislupus13 Marzo 2018, 13:36 #16
Originariamente inviato da: nickname88
Quindi solo perchè c'è scritto sulla carta è automaticamente così ?
Esistono sempre eccezioni o condizioni differenti.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro e non solo questi ultimi.

Trump è uno dei più grandi imprenditori al mondo, sarà mezzo matto agli occhi di qualcuno e magari sbaglierà. Ma addirittura parlare di ricerche e studi pubblicati da gente che nella loro carriera economico-imprenditoriale ha combinato che cosa ?


Non devi fare studi di secoli per capire che il protezionismo non lo è stato in passato e non lo sarà neanche in futuro un buon modo per aiutare il proprio paese.
Se tu oggi mi rendi non conveniente comprare un prodotto in quanto importato, io avrò due soluzioni:

1) Non comprare nulla perchè non me lo posso (o non voglio) permettere.
2) Lo compro ad un prezzo più alto di prima impoverendomi, ma aumentando il PIL nazionale.

Nel primo caso avrai un calo dei consumi con relativa contrazione della domanda di beni e circolazione di moneta (aumenti i risparmi, ma gli USA non mi sembrano una società di questo tipo).
Nel secondo caso avrai persone sempre più povere (perchè a parità di beni, ti costano di più, aumento del PIL Nazionale, ma crollo dei risparmi (non è che le persone possono generare reddito dal nulla).
Pensi seriamente che se prima potevo PERMETTERMI di comprare un'auto a 20.000 dollari, domani se me la fai pagare 30.000 con i dazi, io ne comprerò una americana a 25.000 dollari?
Io credo che si avvererà la prima ipotesi, ma magari mi sbaglio.
nickname8813 Marzo 2018, 13:39 #17
Originariamente inviato da: canislupus
Non devi fare studi di secoli per capire che il protezionismo non lo è stato in passato e non lo sarà neanche in futuro un buon modo per aiutare il proprio paese.
Se tu oggi mi rendi non conveniente comprare un prodotto in quanto importato, io avrò due soluzioni:
I dazi valgono su entrambe le linee, non solo in un senso.

La differenza è che gli USA rappresentano una realtà molto più proficua per l'Europa che viceversa. E la differenza è grande.

Gli USA hanno applicato dazi su materie prime che loro hanno in grandi quantità, probabilmente enormemente di più dell'intera Europa. Non ci sono materie prime su cui l'Europa possa imporre dazi che gli USA non dispongono in quantità anche enormemente più alta, questo va a vantaggio della loro industria e dei loro produttori.
canislupus13 Marzo 2018, 13:40 #18
Originariamente inviato da: nickname88
Non tutte le nazioni rappresentano la stessa % di mercato. A parte che i dazi non sono applicati a Canada e Messico, ma gli USA da soli sono enormemente più grandi dell'Europa e la sua popolazione ha un potere di acquisto enormemente più alto.

Un produttore americano "potrebbe" avere più crescita vendendo all'interno nel caso in cui il governo USA rendesse i prodotti esteri svantaggiosi, in confronto invece all'avere mercato anche in Europa ma schiacciato dalla concorrenza.


Scusami, ma il tuo ragionamento non ha senso.
Innanzitutto non esiste (o sono pochissimi) i beni che le altre nazioni non possono ottenere da altri che non siano gli USA.
Detto ciò, parliamo di economia interna USA.
Se io oggi per comprare il prodotto X made in China (esempio) posso spendere 10.000 dollari e lascio il prodotto Y Made in USA a 15.000 dollari sullo scaffale, domani se mi metti un dazio che mi porta il prodotto X a 17.000 dollari, sei proprio sicuro che io possa/voglia spendere 5.000 dollari in più rispetto a prima?
Le nazioni possono creare anche il denaro dal nulla aumentando il proprio debito, ma le persone non possono aumentare il proprio reddito in base al pensiero di Trump.
canislupus13 Marzo 2018, 13:42 #19
Originariamente inviato da: nickname88
I dazi valgono su entrambe le linee, non solo in un senso.

La differenza è che gli USA rappresentano una realtà molto più proficua per l'Europa che viceversa. E la differenza è grande.


Dimmi un solo prodotto INDISPENSABILE made in USA di cui l'Europa non possa fare a meno e che non possa trovare in altri mercati differenti.
nickname8813 Marzo 2018, 13:45 #20
Originariamente inviato da: canislupus
Dimmi un solo prodotto INDISPENSABILE made in USA di cui l'Europa non possa fare a meno e che non possa trovare in altri mercati differenti.

Nessuna.
Ma gli USA sono un gran fornitore di acciaio e alluminio, l'europa potrebbe acquistarlo altrove ma non agli stessi prezzi forse e soprattutto permette agli USA di abbassare i prezzi delle loro materie.

Non cè nulla di indispensabile che non possa essere prodotto negli USA promuovendo la propria di industria rispetto a quella estera.

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