Trump blocca l'acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom per sicurezza nazionale

Trump blocca l'acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom per sicurezza nazionale

Un executive order del presidente nord americano blcoca l'ambizione di Broadcom di rilevate Qualcomm: la sicurezza nazionale viene prima di tutto

di pubblicata il , alle 08:41 nel canale Mercato
IntelBroadcomQualcomm5GHuawei
 

Siamo giunti alla parola fine nella contrapposizione che vede Qualcomm e Broadcom al centro di molti report: la seconda non procederà all'acquisizione della prima, nonostante questa sia la sua volontà, per via di un executive order firmato dal presindente USA Trump che vieta questa operazione.

Trump si è avvalso il diritto di bloccare questa potenziale acquisizione di Qualcomm per interesse nazionale, dando seguito ad una richiesta formulata dal Committee on Foreign Investiment cioè l'ente nord americano che verifica le acquisizioni di aziende USA operate da aziende straniere.

qualcomm-company-logo.jpg

Trump avrebbe dichiarato di essere in possesso di evidenze che una acquisizione di Qualcomm da parte di Broadcom possa portare ad azioni che in una qualche misura vadano a generare ripercussioni sul sistema di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Una acquisizione da parte di Broadcom potrebbe ridurre gli investimenti in ricerca e sviluppo di Qualcomm, nell'ottica di massimizzare il profitto di breve periodo. In questo modo Qualcomm potrebbe perdere il vantaggio competitivo in alcune tecnologie chiave, come ad esempio quella 5G, a vantaggio di altre aziende straniere (la cinese Huawei, ad esempio) facendo perdere agli USA una posizione di vantaggio tecnologico e aprendo spazio a temuti scenari di controllo delle tecnologie da parte di aziende non americane.

Non è la prima volta che l'amministrazione Trump interviene bloccando acquisizioni di aziende USA da parte di entità estere. Nel corso dell'ultimo anno almeno una mezza dozzina di acquisizioni di aziende tecnologiche americane, benché della portata economica inferiore rispetto a quella Qualcomm, sono state bloccate per le stesse considerazioni portate avanti dal Committee on Foreign Investiment. A stupire nell'iniziativa messa in attod a Broadcom è la portata complessiva: siamo arrivati ad una valutazione di Qualcomm pari a 117 miliardi di dollari, cifra che era stata fermamente rifiutata dall'azienda americana.

151217_WIndTre5G.jpg

Broadcom non è ovviamente favorevole a questa decisione del presidente Trump, ma rimane ben poco da fare per l'azienda con base a Singapore. Qualcomm non ha rilasciato alcun commento a riguardo. Ricordiamo come Broadcom stesse cercando di mettere in atto una cosiddetta "hostile bid", cercando di guadagnare il consenso da parte degli azionisti Qualcomm dopo che non era stata capace di arrivare ad un accordo favorevole con il management di Qualcomm. Contemporanamente Broadcom era in discussione, anche nella giornata di ieri, con ufficiali del Pentagono per far valere le proprie ragioni e cercare di non far bloccare l'acquisizione, senza successo.

L'executive order non vincola in alcun modo l'acquisto di un'azienda straniera da parte di una nord americana, e quindi quantomeno in teoria non impedisce ad Intel di provare ad acquisire Broadcom così come trapelato nei giorni scorsi in varie indiscrezioni online. Resta però da capire se Intel sia in qualche misura interessata a questo tipo di operazione, e con quale controvalore economico possa avvenire tutto questo.

38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
riuzasan13 Marzo 2018, 10:19 #1
Cioè il mercato libero vale solo per loro ...
Sto quasi diventando un fan della Cina ...
nickname8813 Marzo 2018, 11:18 #2
Originariamente inviato da: riuzasan
Cioè il mercato libero vale solo per loro ...
Sto quasi diventando un fan della Cina ...

Ossia della nazione che è passata dalle stalle ad essere la 2° potenza economica mondiale ?
Lui fa gli interessi degli USA secondo la sua logica ( logica che ha avuto la maggioranza nelle elezioni ), il chè non vuol dire fare il volere dei cittadini e delle loro idee peace & love o adottare politiche di globalizzazione e condivisione.

Ognuno ha le sue idee e non c'è prova alcuna che le idee protezionistiche siano necessariamente un male.
Se gli USA non saranno contenti di lui vorrà dire che al termine del suo incarico voteranno qualcun'altro.
kamon13 Marzo 2018, 11:21 #3
Originariamente inviato da: riuzasan
Cioè il mercato libero vale solo per loro ...
Sto quasi diventando un fan della Cina ...


Già, è riuscito in un solo anno a distruggere completamernte l'immagine (illusoria, siamo d'accordo...) di faro di democrazia e libertà che tanto ha giovato agli USA nella loro storia, avvicinandosi alle posizioni protezionistiche e illiberali della tanto odiata Cina. Quello che gli americani non considerano però è che questo gioco in Cina funziona solo grazie a un costo del lavoro bassissimo e di essere governati da una dittatura che centralizza tutta la vita economica del paese... Se a loro sta bene un futuro del genere beh, auguri!
Per noi Europei dovrebbe essere il momento dell'unità per avvantaggiarci della situazione come una vera grande potenza economica, altro che isolarci sempre di più.
Mparlav13 Marzo 2018, 11:32 #4
Originariamente inviato da: nickname88
Ossia della nazione che è passata dalle stalle ad essere la 2° potenza economica mondiale ?
Lui fa gli interessi degli USA, il chè non vuol dire fare il volere dei cittadini o assecondare la filosofia peace & love o adottare politiche di unificazione e condivisione.


La Cina è sempre stata una superpotenza tecnologica e commerciale negli ultimi 1000 anni.
Non lo è stata solo per una parentesi di circa 50 anni, tra il 1900 ed il 1950.
nickname8813 Marzo 2018, 11:35 #5
Originariamente inviato da: kamon
Già, è riuscito in un solo anno a distruggere completamernte l'immagine (illusoria, siamo d'accordo...) di faro di democrazia e libertà che tanto ha giovato agli USA nella loro storia, avvicinandosi alle posizioni protezionistiche e illiberali della tanto odiata Cina. Quello che gli americani non considerano però è che questo gioco in Cina funziona solo grazie a un costo del lavoro bassissimo e di essere governati da una dittatura che centralizza tutta la vita economica del paese... Se a loro sta bene un futuro del genere beh, auguri!
Per noi Europei dovrebbe essere il momento dell'unità per avvantaggiarci della situazione come una vera grande potenza economica, altro che isolarci sempre di più.


L'Europa è da moltissimo tempo che tenta di unificarsi come gli USA ma fino ad ora i risultati sono pietosi. Non si possono unificare nazioni con eccessiva diversità culturale ( e mi riferisco in special modo alle ultime nazioni entranti, della serie ... "facciamo entrare cani e porci" ), lingua e soprattutto in assenza di governo centralizzato.

Siamo uniti solo con l'euro e basta, anzi il fatto che all'epoca l'UK abbia potuto rifiutarlo era già una chiarissima crepa sul modello di unificazione .... Per il resto ognuno tira acqua al proprio mulino.

Non abbiamo bisogno di isolarci dal mondo, siamo già separati in casa.
pabloski13 Marzo 2018, 11:51 #6
Originariamente inviato da: kamon
Già, è riuscito in un solo anno a distruggere completamernte l'immagine (illusoria, siamo d'accordo...) di faro di democrazia e libertà che tanto ha giovato agli USA nella loro storia


A quello hanno pensato i suoi predecessori con:

1. guerre illegali
2. prigioni segrete della CIA sparse in mezzo mondo ( Guantanamo non è una mosca bianca )
3. invasione di Paesi sovrani usando patetiche scuse ( adesso ci stano provando con la storia dei Rohyngia, occhio... )
4. spionaggio di massa in patria e all'estero ( amici e nemici )
5. corti segrete e leggi segrete per avallare l'operato delle agenzie di spionaggio ( come sia possibile in democrazia avere tribunali e leggi segrete lo sanno solo loro )

Direi che le faccende economiche sono risibili a confronto.
giovanni6913 Marzo 2018, 11:59 #7
Originariamente inviato da: nickname88

Ognuno ha le sue idee e non c'è prova alcuna che le idee protezionistiche siano necessariamente un male.
Se gli USA non saranno contenti di lui vorrà dire che al termine del suo incarico voteranno qualcun'altro.

Se si segue la politica e politica economica USA da vicino, Cohn era l'ultimo baluardo anche per i Repubblicani per difendere un po' di buon senso. Adesso si vedrà con Kudlow o altri. Ci sono fior di paper che dimostrano gli effetti negativi delle politiche protezionistiche.
khuzul13 Marzo 2018, 12:14 #8
Originariamente inviato da: giovanni69
Se si segue la politica e politica economica USA da vicino, Cohn era l'ultimo baluardo anche per i Repubblicani per difendere un po' di buon senso. Adesso si vedrà con Kudlow o altri. Ci sono fior di paper che dimostrano gli effetti negativi delle politiche protezionistiche.


Ok stavo per scrivere questo. Che le politiche protezionistiche sul medio/lungo periodo impoveriscano chi le mette in atto è abbastanza provato.
Gnubbolo13 Marzo 2018, 12:16 #9
vorrei vedere quali banche e multinazionali finanziano le università dove stanziano questi illustri economisti.
nexin13 Marzo 2018, 12:25 #10
Considerando che Broadcom avrebbe licenziato tantissimi lavoratori dopo l'acquisizione, forse è meglio così.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^