Web Tax riformulata dopo le pressioni: ora attesa all'approvazione
Scade l'obbligo di utilizzare una partita IVA italiana per le aziende straniere che vendono prodotti via commercio elettronico; rimane valido invece quello per coloro che vendono pubblicità online, tutto in attesa di una posizione chiara da parte dell'UE
di Paolo Corsini pubblicata il 18 Dicembre 2013, alle 12:25 nel canale MercatoLa commissione Bilancio della Camera ha nella notte dato via libera definitivo alla legge di stabilità, attesa ora al vaglio dell'aula nella quale verrà esaminata a partire dal pomeriggio per il voto di approvazione finale.
Rispetto alla formulazione dei giorni scorsi viene modificata la ben nota Web Tax, riformulata tenendo conto delle varie critiche emerse nei giorni scorsi. Questa norma, della quale abbiamo parlato con questa notizia, obbligava nella precedente versione tutti i soggetti che operano nel settore del commercio elettronico diretto o indiretto ad utilizzare una partita IVA italiana; stesso obbligo era previsto per coloro che operano nel settore della pubblicità via web.
La nuova formulazione richiede partita IVA nazionale solo per le transazioni pubblicitarie online ma abbandona l'obbligo per coloro che utilizzano canali di commercio elettronico per la vendita ad aziende italiane. Rimane ovviamente aperta la questione di come poter procedere ad una corretta tassazione delle vendite di beni acquistati da aziende e professionisti italiani via commercio elettronico, con venditori aziende multinazionali che sono presenti con filiali in Europa ma non vendono direttamente con partita IVA italiana.
Si tratta, come ampiamente discusso in questi giorni, di una questione importante in quanto mira ad evitare una forma di "elusione fiscale legalizzata" che utilizzando norme e leggi in vigore, quindi operando formalmente nella piena legalità, crea un danno diretto all'erario che non può beneficiare ai fini fiscali dei volumi di vendite e di ricavi generati da transazioni online con aziende nazionali.
Una decisione in questa direzione è attesa a livello comunitario, visto che assieme all'Italia sono molti altri gli stati europei che si trovano ad affrontare questa problematica. Ipotizzabile quindi che nel corso del prossimo anno possa venir data una risposta diretta e per quanto possibile univocamente applicabile in ogni stato dell'Unione Europea.
61 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTi ricordo solamente il fatto della rinuncia ai rimborsi elettorali...........
.......si', a partire dal [U]2017[/U]......
ehm...l'erario sono i soldi dello stato, quindi di tutti noi, consumatori e non...
ehm...l'erario sono i soldi dello stato, quindi di tutti noi, co
sono solo dello stato, se no come fanno a mantenersi i loro stipendi e pensioni d'oro?politicanti del ca..o
Queste tasse poi sono il tentativo di raschiare il barile vuoto, su operatori che operano a livello internazionale con sedi in Irlanda, in Lussemburgo ecc.. dove fatturano miliardi di dollari e pagano quasi nulla al paese di origine, altro problema per Obama.. fortuna che ci pensa l'Italia ..
Queste tasse poi sono il tentativo di raschiare il barile vuoto, su operatori che operano a livello internazionale con sedi in Irlanda, in Lussemburgo ecc.. dove fatturano miliardi di dollari e pagano quasi nulla al paese di origine, altro problema per Obama.. fortuna che ci pensa l'Italia ..
Unita all'inflazione....e unito al fatto che gli aumenti contrattuali negli stipendi vengono divorati sempre dalle suddette tasse micidiali..........siamo nella situazione del cane che si morde la coda ed e' difficile venirne fuori per come stanno le cose.
Chiamasi piena recessione economica. Troppe tasse, gli italiani spendono sempre di meno (quindi meno tasse come l'Iva pagate allo stato).......con conseguente chiusura di attivita' commerciali (i negozietti) e quindi altre tasse non pagate allo stato.
Aumenti delle accise sulla benzina......che aumentano i prezzi al consumatore finale.
Una tragedia.
la tassaznione italiana non è molto diversa da quella di altri paesi europei. Il problema è che i soldi delle tasse vengono spesi in opere inutili quando non sperperati o regalati ai ladri di turno.
Ma agli italiani di tutto ciò non frega un cazzo e si preoccupano solo di "pagare meno". pezz***i con la vista ipermiope.
tassare chi evade/elude è a vantaggio del contribuente "normale".
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