Yahoo: Jerry Yang si fa da parte
Dopo una lunga serie di tentennamenti e tentativi di fuga mal riusciti, il co-fondatore di Yahoo rimette il suo incarico di CEO
di Alessio Di Domizio pubblicata il 18 Novembre 2008, alle 10:04 nel canale MercatoYahoo
Dopo aver resistito a fortissime pressioni e interminabili strascichi di polemiche, Jerry Yang si è dimesso dal ruolo di CEO. Sua la decisione di opporsi all'acquisizione di Microsoft e di reagire con una ristrutturazione interna dell'azienda, che le consentisse di rimanere competitiva nei confronti di Google.
Suo il tentativo di raggiungere un accordo con il rivale Google per garantirsi delle fonti d'incasso tali da consentire all'azienda di uscire dall'impasse. Un accordo lungamente osteggiato dalla giustizia americana fino al forfait di Google. Suo dunque il peso degli ultimi, importanti fallimenti dello storico secondo operatore nel mondo della ricerca web.
La decisione di Yang arriva dunque piuttosto attesa dall'industria, addirittura agognata da quella parte degli azionisti di Yahoo - capitanati dal magnate Carl Icahn - cui non è andato giù il rifiuto opposto ad un'offerta, 44,6 mld di dollari USA o 31 dollari per azione, che, a guardarla di questi tempi, con le azioni Yahoo a 10,63 dollari USA e l'economia in recessione, appare come una colossale occasione mancata.
Se la resistenza di Yang sia stata in ultima analisi velleitaria, o viceversa se davvero Microsoft abbia sottostimato l'azienda e comunque sottovalutato la difficoltà nel creare delle sinergie dalla fusione di due simili colossi, è una questione superata dai fatti.
La tattica di Microsoft ha pagato e puntualmente il cadavere del nemico transita sul fiume. Una nuova offerta da Redmond, stavolta a prezzo di saldo, potrebbe arrivare da un momento all'altro, sempre che i venti recessivi non suggeriscano maggior prudenza.
Se le azioni di Yahoo nell'ultimo anno hanno perso il 60,36% del proprio valore, quelle di Microsoft sono infatti a -43,32%, anche in seguito alla sfiducia dei suoi azionisti per l'acquisizione del motore i ricerca. Segno che la crisi c'è stata per tutti e che l'agonia di Yahoo, ben più lunga del solo ultimo anno, non si presta alle interpretazioni esclusivamente finanziarie, e comunque univoche e semplicistiche, molto frequenti in queste ore.
66 Commenti
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Era un'offerta spettacolare che oltretutto avrebbe portato alla nascita di un nuovo colosso capace di affrontare il gigante Google e i nuovi sviluppi della rete di domani...
E' proprio il caso di dire "autentico pirla!"
anche perchè attualmente abbiamo il monopolio sia sui sistemi operativi che sui motori di ricerca; capisco che possa non piacere l'accordo MS-Yahoo ma mille volte peggio era l'accordo Google-Yahoo.
più che gridare allo scandalo se MS vuole far guerra a Google sul suo campo - ed è l'unica a poterlo fare io mi sento di gridare a squarciagola che cazzo aspettano ad esempio Google e Apple a fare un accordo per andare a far guerra a MS sul suo di campo...
paradossalmente è solo MS che si prende dei rischi... e di ricadute benefiche sul consumatore ce ne sono eccome, basti vedere il segmento delle console. se MS regna sovrana sul segmento OS è per il 90% perchè non c'è nessun competitor che ci crede davvero.
Era un'offerta spettacolare che oltretutto avrebbe portato alla nascita di un nuovo colosso capace di affrontare il gigante Google e i nuovi sviluppi della rete di domani...
Su quello che sarebbe nato si potrebbe discutere un bel po'. M$ ha sempre fatto moltissime acquisizioni, non sarebbe stata una gran novita'.
Pero' si vede come col senno di poi sono tutti grandi azionisti...
più che gridare allo scandalo se MS vuole far guerra a Google sul suo campo - ed è l'unica a poterlo fare io mi sento di gridare a squarciagola che cazzo aspettano ad esempio Google e Apple a fare un accordo per andare a far guerra a MS sul suo di campo...
paradossalmente è solo MS che si prende dei rischi... e di ricadute benefiche sul consumatore ce ne sono eccome, basti vedere il segmento delle console. se MS regna sovrana sul segmento OS è per il 90% perchè non c'è nessun competitor che ci crede davvero.
bisogna anche vedere se i competitor sono in grado di andare a sfidare MS sul suo campo, cosa di cui inizio a dubitare fortemente.
perchè MS non detiene una posizione dominante sull'adverting online, cosa che invece è di Google
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