Bill Gates: ritorno al nucleare per combattere il riscaldamento globale
Il co-fondatore di Microsoft si è lanciato in un'iniziativa inerente le tecnologie alla base delle centrali nucleari, ma ha bisogno di sostegno politico ed economico
di Rosario Grasso pubblicata il 04 Febbraio 2019, alle 18:41 nel canale Scienza e tecnologia
332 Commenti
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Fossero stai uno, dieci, cento, mille e più, sempre troppo pochi per influenzare la politica che ripeto guarda alle urne e ragiona solo in termini di acquisisione o mantenimento del potere.
1) è FALSO che il nucleare non produca CO2. Se si considera l'intera filiera dalla miniera allo stoccaggio per l'eternità, di CO2 se ne produce parecchia.
2) è FALSO che il nucleare possa funzionare 24h su 24: a parte i tempi tecnici di ricarica dei reattori (che vanno fermati, raffreddati, smontati e ricaricati) e che quindi in media prevedono una disponibilità dell'80% circa, le condizioni climatiche ed in particolare le siccità estive impediscono il raffreddamento ed obbligano alla riduzione della potenza o all'arresto, come avvenuto svariate volte in francia le estati passate.
Trovo sarebbe molto importante valutare ogni step nel modo più razionale possibile.
Cosa che oggi non avviene, a nessun livello.
E che si può fare indipendentemente dall'ipotesi iniziale.
Per capirci: si può discutere sull'utilità degli accordi di Parigi, sulla diffusione delle rinnovabili, e quant'altro, indipendentemente dall'ipotesi iniziale.
Purtroppo, oggi, appena si osa dire "be'" partono le urla "antiscientifico!".
Per la cronaca, dopo le cifre riportate spese dalla Germania, oltre ai 200 miliardi che stiamo spendendo noi in incentivi, la situazione è questa:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Sarebbe come dire: "se cadono gli aerei e deragliano i treni vuol dire che neppure quei mezzi sono sicuri".
Già...poi vai magari a vedere, e le cause spesso non sono dovute ad errori umani o di progettazione ma naturali ed imprevedibili.
In Giappone per succedere un disastro nucleare c'è stato bisogno di un terremoto e conseguente maremoto.
Non sono certo cose che capitano tutti i giorni. Con l'attuale tecnologia, se costruisci una centrale in una zona a basso o nullo impatto sismico già riduci e di molto il rischio.
Ho una domanda per voi.
Come pensate sia meglio valutare il rischio di una centrale nucleare:
A) in base all'evidenza fattuale storica, da usare come campione: n incidenti con m conseguenze. Il resto sono chiacchiere basate sul nulla.
B) in base a quello che potrebbe succedere, anche se è pura astrazione, ipotesi, senza dati reali a supporto?
Io? No, ma in realtà non sono posti in cui non andrei anche senza l'incidente nucleare.
Se fosse casa mia sarebbe più difficile rispondere.
Nella zona di Fukushima gli abitanti stanno tornando:
http://www.lescienze.it/news/2019/01/24/news/residenti_fukushima_tornano_radiazioni-4267162/
Tu non vuoi rispondere alla mia?
Credo che le due opzioni permettano di soddisfare ogni punto di vista.
http://www.lescienze.it/news/2019/01/24/news/residenti_fukushima_tornano_radiazioni-4267162/
Il problema è che non pare una storia "a lieto fine":
Per il resto io trovo abbastanza curioso, ma sarebbe meglio dire limitativo (o addirittura fuorviante) crucciarsi su come si dovrebbe produrre l'energia senza tirare minimamente in ballo il modo di produzione di merci e servizi che quella energia dovrebbe andare a sostenere (da questo punto di vista i pareri di soggetti come Gates risultano squalificati in partenza).
Se rispondi A, credo che l'energia nucleare sia in assoluto la meno dannosa per l'uomo, in proporzione all'energia prodottta.
I danni per la salute sono più contenuti rispetto all'inquinamento dei combustibili, o ai disastri delle dighe dell'idroelettrico.
Qui qualche numero sui morti in rapporto all'energia prodotta:
https://www.nextbigfuture.com/2011/03/deaths-per-twh-by-energy-source.html
Notare come sia molto meglio anche del fv o dell'eolico: bastano gli incidenti sul lavoro (persone che cadono dai tetti montandoli, e cose del genere) per ottenere risultati ben peggiori del nucleare.
Poi si può discutere delle stime, ed aumentare i valori per il nucleare, ma la sostanza non cambia: è tra le fonti di energia più sicure.
Se rispondiamo A, ovviamente.
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