La Cina vuole inviare una centrale solare nello spazio entro il 2025
La Cina ha annunciato un piano per lanciare le prime stazioni solari sullo spazio in orbita intorno alla Terra entro il 2025. L'obiettivo è di sfruttare l'energia solare in maniera molto più efficiente rispetto ad oggi
di Nino Grasso pubblicata il 20 Febbraio 2019, alle 08:21 nel canale Scienza e tecnologiaIl fabbisogno energetico sulla Terra è in costante aumento e negli ultimi anni le centrali solari si sono rivelate sempre più efficaci nel contribuire nella fornitura elettrica in maniera pulita. Da tempo, però, si è ipotizzato che sarebbe ben più efficace raccogliere l'energia solare direttamente dallo spazio e la Cina vuole confermare questa teoria. La nazione asiatica infatti ha annunciato il piano di costruire una stazione energetica solare che orbiterà a 36 mila chilometri dalla superficie terrestre.
Secondo lo Science and Technology Daily l'obiettivo è quello di costruire e lanciare piccole stazioni energetiche nella stratosfera fra il 2021 e il 2025 con l'obiettivo di realizzare una rete dalla capacità nell'ordine dei MegaWatt entro il 2030 e dei GigaWatt entro il 2050. Senza le interferenze dovute all'atmosfera e soprattutto senza la perdita di efficienza nelle ore notturne, le piccole celle solari spaziali forniranno energia pulita in maniera decisa e costante nel corso del tempo, riducendo i limiti della tecnologia.
Secondo le stime rilasciate dalla China Academy of Space Technology Corporation, il nuovo sistema potrebbe "fornire energia in maniera affidabile per il 99% del tempo, ad un'intensità di sei volte superiore rispetto alle installazioni solari situate sulla Terra". Gli scienziati cinesi vorrebbero convertire l'energia solare in elettrica direttamente nello spazio, per poi trasferirla attraverso tecnologie al laser o a microonde sulla terra immettendoli nella rete elettrica attraverso un sistema di ricezione a terra.
Ci sono ovviamente diverse sfide legate ad un progetto per certi versi così fantascientifico. Una centrale solare di questo tipo potrebbe avere un peso complessivo di circa mille tonnellate e potrebbe non essere semplice inviarla nell'orbita prevista. I tecnici cinesi stanno considerando la possibilità di costruire la stazione nello spazio usando robot e tecniche di stampa 3D e sono da studiare gli effetti scatenati sull'atmosfera dalle radiazioni a microonde che verrebbero diffuse.
Dire che si tratta di un progetto impossibile sarebbe comunque sbagliato, e una tale possibilità è studiata da diverse nazioni da circa un decennio. A parlarne è stato il Giappone cercando di approfondire i vari metodi possibili per trasferire l'energia elettrica dallo spazio fino alla Terra, fra trasmissioni wireless e altri sistemi più o meno fantascientifici ipotizzati anche dagli Stati Uniti (usando dei piccoli "tile" per trasportare l'energia fino alla Terra).
La Cina, però, sembra essere molto agguerrita con il suo programma spaziale. Di recente ha raggiunto il lato nascosto della Luna e ha fatto crescere le prime piante sulla superficie del satellite, tuttavia i nuovi piani per il prossimo futuro sembrano ben oltre le nostre capacità attuali. Tuttavia abbiamo scoperto negli scorsi decenni che per diventare superpotenze nello spazio, come del resto vorrebbe la Cina, bisogna saper sognare e pensare in grande.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna cosa è certa, se decidono di farlo, possiamo friggere tutti a loro frega un ca++o come sempre...
I motivi lo dice l'articolo: "fornire energia in maniera affidabile per il 99% del tempo, ad un'intensità di sei volte superiore rispetto alle installazioni solari situate sulla Terra". Ovviamente i cinesi hanno bene in mente i problemi esposti nei commenti precedenti, quindi se tengono in piedi il progetto significa che in qualche modo sapranno gestirli al meglio.
Riguardo il costo del trasporto del materiale nello spazio sicuramente sarà elevatissimo, ma dipende anche che vita operativa avrà questa stazione e da qua bisogna capire se convenga o meno. Non è un problema tecnologico quello, solo di soldi e ai i cinesi non mancano di certo. Il problema principale tecnologico a mio avviso è il come trasferire l'energia senza perdere troppo e possibilmente senza inquinare troppo o fare altri casini.
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