La Luna non è una sterile roccia spaziale: confermata la presenza di acqua ghiacciata
Il nostro satellite naturale avrebbe dei depositi di acqua ghiacciata ai due poli, che sono stati osservati da uno strumento presente su un orbiter dell'Agenzia spaziale indiana
di Nino Grasso pubblicata il 22 Agosto 2018, alle 12:41 nel canale Scienza e tecnologiaUn team di scienziati ha confermato che sulla nostra Luna è presente dell'acqua sotto forma di ghiaccio che potrebbe essere sfruttata nelle future spedizioni a lunga durata sul satellite e dagli insediamenti umani sulla sua superficie. Gli scienziati hanno utilizzato i dati raccolti dal Moon Mineralogy Mapper (M3) della NASA installato sull'orbiter Chandrayaan-1 dell'Agenzia spaziale indiana, nei quali si legge che sono stati trovati dei depositi di ghiaccio nei due poli della Luna.
Clicca per ingrandire - I puntini verdi e ciano rappresentano i depositi di ghiaccio rivelati dallo strumento M3
L'idea che il satellite naturale terrestre avesse del ghiaccio nelle ombre permanentemente nascoste al sole non è nuova, e missioni precedenti avevano già raccolto delle prove a suffragio dell'ipotesi. Tuttavia la NASA ha dichiarato che è "la prima volta che gli scienziati hanno avuto un'osservazione diretta della prova definitiva" che sulla Luna sono presenti depositi di acqua ghiacciata, su un corpo che in precedenza si pensava fosse una sterile roccia spaziale.
Stando al documento rilasciato dal PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), M3 è riuscito ad osservare ai due poli del satellite naturale le proprietà riflettenti che tipicamente ha il ghiaccio. Lo strumento ha anche misurato il modo in cui quello specifico materiale assorbe la luce infrarossa, assicurandosi così che il materiale avvistato fosse realmente acqua ghiacciata. Sarebbero stati diversi i dati raccolti in presenza di acqua liquida o altri materiali.
Nella missione è stato scoperto che il ghiaccio è distribuito in maniera sparsa sul polo nord del satellite, mentre c'è una maggiore concentrazione nel polo sud. Questi depositi si sono formati ovviamente per via delle temperature estreme presenti ai due poli lunari, che non sono mai colpiti direttamente dalla luce solare. In prossimità di queste aree non vengono mai raggiunte o superate temperature di -150°C, quindi è impossibile trovare acqua in forma liquida.
La notizia della conferma della presenza del ghiaccio nei crateri dei poli lunari è indubbiamente positiva dal punto di vista dell'esecuzione di lunghe missioni e insediamenti umani sul satellite naturale terrestre, tuttavia prima di poter contare sui depositi osservati di recente bisogna verificarne la profondità. Per farlo si potrebbe puntare all'osservazione diretta inviando un rover nelle due zone coinvolte, tuttavia una missione simile potrebbe non essere imminente.
La NASA ha recentemente cancellato il cosiddetto Resource Prospector, ovvero un rover specifico per la ricerca e l'analisi di ghiaccio ed altre risorse sfruttabili da eventuali insediamenti sulla Luna. L'Agenzia potrebbe comunque inviare gli strumenti necessari su rover generici, ma le operazioni potrebbero essere rimandate, insieme alle scoperte utili per raggiungere gli scopi prefissati.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"La notizia della conferma della presenza del ghiaccio nei crateri dei poli lunari è indubbiamente positiva dal punto di vista dell'esecuzione [U]di lunghe missioni e insediamenti umani sul satellite naturale terrestre......."[/U]
a -150° la vedo dura come vita, per qualsiasi essere vivente .
"La notizia della conferma della presenza del ghiaccio nei crateri dei poli lunari è indubbiamente positiva dal punto di vista dell'esecuzione [U]di lunghe missioni e insediamenti umani sul satellite naturale terrestre......."[/U]
a -150° la vedo dura come vita, per qualsiasi essere vivente .
Anche vivere senza ossigeno per gli esseri umani è impossibile, infatti nessuno pensa di vivere senza tuta o senza una copertura adatta, sia sulla Luna che su Marte.
Per di più, sono tecnologie ampiamente collaudate.
1) non è necessario che gli insediamenti siano collocati esattamente nello stesso luogo dove sono presenti i depositi.
2) ovviamente verrebbero usati ambienti isolati termicamente e termoregolati.
E' chiaro
E' ovvio
Però la vedo dura ugualmente
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