Mars 2020: si rompe lo scudo termico del lander dopo un test di una settimana
Con lo scudo termico che ha ricevuto una frattura durante uno dei test condotti dalla NASA, adesso bisognerà ottenere un nuovo modello perfettamente funzionante per continuare con le prove
di Nino Grasso pubblicata il 30 Aprile 2018, alle 13:41 nel canale Scienza e tecnologiaUno degli scudi termici da utilizzare nella missione Mars 2020 ha subito una rottura durante una serie di test della durata di una settimana circa, e la NASA non ha modo di continuare le prove se non richiedendo a Lockheed Martin la produzione di uno scudo sostitutivo. Come si evince dal nome, lo scopo dello scudo termico è quello di proteggere il rover Mars 2020, insieme al sistema di atterraggio, in modo da non incendiarsi durante l'impatto con l'atmosfera del Pianeta Rosso.
Il sistema deve resistere con assoluta certezza a temperature nell'ordine dei 2100°C, ma la NASA e Lockheed Martin (la società aerospaziale con si sta organizzando la missione) hanno sottoposto la componente a forze fino ad un massimo del 20% maggiori rispetto a quelle che incontreranno durante l'ingresso su Marte. Dopo un'indagine sullo scudo la NASA ha scoperto quella che considera una "frattura inattesa" nel bordo esterno che ne segue la circonferenza.
La palla adesso passa quindi di nuovo a Lockheed Marting, che dovrà produrre un nuovo modello per la missione. Lo scudo termico danneggiato, tuttavia, potrebbe essere riparato in modo da essere ulteriormente sfruttato per nuovi test a cui sottoporre la componente nel corso del prossimo anno. Si tratta di un evento indubbiamente sfortunato, ma anche di un chiaro esempio su come sia fondamentale eseguire lunghi e rigorosi test prima di missioni di questo tipo.
Le agenzie aerospaziali, sia pubbliche che private, sottopongono razzi, capsule e anche i singoli componenti a test estremamente proibitivi prima delle missioni più importanti, in modo da minimizzare le possibilità di fallimento soprattutto - ma non solo - quando si prevedono uomini a bordo dei velivoli. È inoltre più conveniente anche sul piano finanziario investire qualcosa di più su un componente sostitutivo che perdere miliardi di dollari su un intero veicolo spaziale distrutto.
Nel caso di Mars 2020, la missione prevede un investimento di 2 miliardi di dollari in modo da inviare su Marte un rover progettato specificamente per indagare su alcuni misteri del Pianeta Rosso, alla ricerca di possibili vite passate su di esso e portare sulla Terra alcuni campioni di rocce e minerali marziani. Secondo quanto rivelato dalla NASA, l'incidente non dovrebbe rallentare la missione o costringere a posticipare i piani di lancio del 2020 fissati dalla compagnia.
Era successo diversamente di recente, invece, con il James Webb Telescope.
11 Commenti
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Non potevi suggerirlo prima? Ci saremmo risparmiati milioni di dollari ed evitato di perdere un sacco di tempo.
Con un decimo del budget basti vedere cosa combina Elon...
Veramente, negli anni '60 quando si decise di mandare l'uomo sulla Luna la Nasa aveva toccato il 4% del budget federale mentre è anni che tendenzialmente i fondi si restringono sempre più, oggi è all'incirca allo 0,5%.
Aggiungiamo poi che più le missioni si fanno delicate, più è facile sbagliare.
Non nego che la Nasa abbia i suoi problemi, tuttavia è impietoso fare confronti con il passato.
Tra l'altro, riguardo ai privati, mi pare che Musk al momento abbia distrutto diversi razzi in missioni vere e proprie.
"Diversi", sarebbero i 2 su 55? Non male per un razzo in continua evoluzione...
Ci sta che qualcosa vada storto. E' tutta esperienza sui materiali che migliorerà la sicurezza quando poi servirà restare entro determinati range prestabiliti.
Tuttavia non auguriamoci che spariscano: i privati hanno interesse solo negli obbiettivi con potenziale ritorno economico, non a quelli di interesse esclusivamente scientifico.
Aggiungiamo poi che più le missioni si fanno delicate, più è facile sbagliare.
Non nego che la Nasa abbia i suoi problemi, tuttavia è impietoso fare confronti con il passato.
Tra l'altro, riguardo ai privati, mi pare che Musk al momento abbia distrutto diversi razzi in missioni vere e proprie.
Attenzione alle proporzioni, il 4% di 100 non è lo 0,5% di 1000. La differenza sta in come venivano spesi i soldi: c'erano obiettivi di portata maggiore e non so, forse più ragionevolezza. Avevano strumenti ridicoli in confronto ad oggi, ma se oggi volessimo mandare gente sulla luna spenderemmo 10 volte tanto, che è un nonsenso.
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