Un dispositivo acustico passivo per migliorare l'affidabilità degli assistenti vocali

Un dispositivo acustico passivo per migliorare l'affidabilità degli assistenti vocali

Un particolare disco in materiale plastico può consentire di riconoscere più accuratamente l'origine di un suono migliorando le prestazioni non solo dell'elettronica di consumo ma anche di dispositivi medicali

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Scienza e tecnologia
 

Gli assistenti vocali che sempre più corredano i dispositivi elettronici moderni, dagli smartphone alle console di gioco, mostrano qualche difficoltà nel riconoscere gli ordini impartiti dall'utente quando si trovano in ambienti rumorosi. La soluzione potrebbe giungere dalla Duke University, dove è stato creato un dispositivo in materiale plastico capace di determinare il punto di origine di un suono e di estralro dal tappeto di rumore di fondo.

I ricercatori della Duke University hanno usato del comune ABS per creare un dispositivo acustico capace di distinguere correttamente per oltre il 96% delle volte la differenza delle fonti di tre suoni identici in sovrapposizione tra loro e provenienti da direzioni diverse. Abel Xie, dottorando in electrical and computing engineering e autore della pubblicazione su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha commentato: "Abbiamo inventato un sistema di rilevazione che può risolvere in maniera efficiente, affidabile ed economica un problema interessante che la moderna tecnologia deve affrontare quotidianamente".

Il punto di forza del dispositivo acustico risiede nel suo disegno: all'aspetto sembra una "torta" divisa a spicchi, ciascuna delle quali caratterizzata da un insieme di fori esagonali disposti in maniera unica e dalle profondità differenti. Qualunque suono che passa attraverso il dispositivo viene leggermente distorto in un modo unico che dipende dai fori che attraversa e, pertanto, dalla sua origine nello spazio. Una volta che il suono raggiunge un microfono posto a valle del dispositivo, un apposito software può raccogliere il suono e, analizzandone la distorsione, distinguerlo nel mezzo del rumore di fondo. Il prototipo non ha parti elettroniche in movimento ed è stato realizzato con un diametro di 15 centimetri. I ricercatori pensano di poterlo miniaturizzare per poter operare con i dispositivi elettronici moderni.

"Questa idea potrebbe avere applicazioni anche al di fuori del mondo dell'elettronica di consumo. Penso potrebbe essere combinata con tecniche di imaging medicale che usano le onde acustiche, come gli ultrasuoni, e non solo per migliorare gli attuali medodi di rilevazione ma per crearne anche di nuovi. Con le informazioni aggiuntive potrebbe essere inoltre possibile migliorare la fedeltà e le funzionalità dei dispositivi acustici e degli impianti cocleari. Una sfida è ovviamente riuscire a realizzare il dispositivo su scala estremamente ridotta. E' difficile ma non impossibile e stiamo lavorando in questa direzione" ha commentato Xie.

1 Commenti
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ComputArte20 Agosto 2015, 22:21 #1

...inventato?!?!

....la scienza sulla propoagazione delle onde sonore è avanti anni luce.....qui semra che si sia inventato il filtro direzionale"....ma famola finita!

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