HP presenta la propria prima soluzione di storage enterprise all Flash

HP presenta la propria prima soluzione di storage enterprise all Flash

3PAR StoreServ 7450 è il nuovo arrivato della famiglia di soluzioni storage 3PAR di HP: lo storage basato completamente su memorie Flash assicura livelli prestazionali molto elevati con tempi di risposta molto più contenuti e stabili rispetto a quelli delle soluzioni ibride basate su hard disk tradizionali

di pubblicata il , alle 17:51 nel canale Private Cloud
HP
 

Durante la prima giornata di Discover 2014, evento che si sta svolgendo a Las Vegas, HP ha annunciato una importante novità nel settore delle soluzioni di storage di classe enterprise. 3PAR StoreServ 7450 è il nome per la nuova soluzione di storage di HP, la prima di classe Tier-1 per l'azienda americana basata completamente su memoria di tipo Flash.

Questo annuncio è di rilevante importanza: con questa soluzione di storage HP si muove oltre le proposte di storage di tipo ibrido (hard disk meccanici abbinati a storage flash) per installazioni enterprise, permettendo di ottenere prestazioni estremamente elevate abbinando a questo un costo per GB allineato a quello delle soluzioni concorrenti presenti sul mercato basate su tecnologie ibride.

Quello delle soluzioni di storage solo flash è un settore potenzialmente molto interessante: IDG stima che nel periodo dal 2012 al 2016 si registrerà un tasso medio di aumento delle vendite del 59%, per un controvalore del mercato di 1,6 miliardi di dollari nel 2016.

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HP ha dichiarato per i sistemi 3PAR StoreServ 7450 prestazioni sino a 900.000 IOPs, abbinati ad un tempo di risposta contenuto entro 0,7 millisecondi. Non è tanto il dato di IOPs in termini assoluti a stupire, quanto la capacità di fornire questi livelli di prestazioni con tempi di risposta estremamente ridotti e continui nel tempo. E' il mantenere tempi di risposta stabili e ridotti nel tempo che rappresenta la principale differenza delle soluzioni di storage all Flash rispetto ad un approccio tradizionale fatto di hard disk affiancati ad unità Flash.

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Nel confronto con le soluzioni di storage enterprise di tipo ibrido è fondamentale mantenere un livello di prezzo per GB di spazio di storage che sia entro i 2 dollari, vero e proprio benchmark per il settore. HP è riuscita a giungere a questa soglia utilizzando nuovi SSD di tipo commercial multi-level cell (cMLC) dalla capacità di 1,9 TB ciascuno. Accanto alle nuove unità SSD troviamo nuove funzionalità come quelle di deduplicazione inline con accelerazione hardware, express indexing e software di thin cloning.

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L'utilizzo delle architetture di storage HP 3PAR è ora abbinato alla HP 3PAR Get 6-Nines Guarantee: clienti che utilizzano array di soluzioni HP 3PAR StoreServ con 4 o più controller, includendo tra questi modelli anche il nuovo 7450, hanno garanzia di un uptime pari al 99,9999%. Grazie all'utilizzo di tecniche di Adaptive Spanning HP garantisce le proprie unità SSD, nelle versioni da 480 GB, 960 GB e 1,92 TB, per un periodo di 5 anni offrendo sostituzione delle unità in modo incondizionato per malfunzionamenti o wear-out del media.

Le nuove soluzioni 3PAR StoreServ sono disponibili in commercio da quest'oggi; il nuovo SSD cMLC da 1,92 TB di capienza verrà immesso sul mercato dal mese di Luglio al prezzo di 14.315 dollari per unità. Le funzionalità 3PAR Thin Deduplication e 3PAR Thin Clones software per 3PAR StoreServ 7450 sono previste al debutto dal mese di Settembre 2014 all'interno del 3PAR Operating System Software Suite, quale update gratuito.

7 Commenti
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Tedturb010 Giugno 2014, 18:35 #1
ma non erano loro quelli dei memristori?
Sono passati anni dall'annuncio e ancora non sono riusciti a farci niente.
HP e' proprio la Microsoft dell'hardware
Rubberick10 Giugno 2014, 19:58 #2
bella bestia :'D

anche il deduplication in hardware spinto in quel modo è una gran cosa
Tasslehoff11 Giugno 2014, 00:46 #3
Interessante, anche se oggettivamente (i dati degli analisti a me fanno sempre un po' sorridere...) lo storage enterprise non meccanico è ancora un settore di estrema nicchia... ma estrema estrema da quanto vedo.
Spero in una riduzione dei costi, anche se questa migrazione porterà sicuramente un aumento dei costi lato SAN, insomma tutte queste performance a che servono se le connessioni FC sono ancora "relativamente" limitate come banda e magari i controller lavorano in time sharing?

Ad esempio mi pare che storicamente i device 3PAR non lavorassero in configurazione active-active (che io sappia nemmeno IBM o EMC lo fanno ma solo gli apparati Hitachi), sarebbe curioso sapere se anche queste nuove famiglie di prodotti si comportano allo stesso modo.
shodan11 Giugno 2014, 00:55 #4
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Interessante, anche se oggettivamente (i dati degli analisti a me fanno sempre un po' sorridere...) lo storage enterprise non meccanico è ancora un settore di estrema nicchia... ma estrema estrema da quanto vedo.

Ciao,
sulle SAN sono d'accordo, ma negli USA ci sono diverse aziende che vendono server storage (24 o 48 slot da 2.5) con a bordo Crucial M500 da 960GB (e immagino a breve anche M550 e MX100).

Diciamo che un server all-flash inizia ad essere appetibile

Spero in una riduzione dei costi, anche se questa migrazione porterà sicuramente un aumento dei costi lato SAN, insomma tutte queste performance a che servono se le connessioni FC sono ancora "relativamente" limitate come banda e magari i controller lavorano in time sharing?

Ad esempio mi pare che storicamente i device 3PAR non lavorassero in configurazione active-active (che io sappia nemmeno IBM o EMC lo fanno ma solo gli apparati Hitachi), sarebbe curioso sapere se anche queste nuove famiglie di prodotti si comportano allo stesso modo.


Credo che il nocciolo della questione sia relativo al tempo di risposta, non tanto alla banda. Personalmente ho visto SAN anche relativamente costose (almeno una da circa 500k euro) che, servendo molte macchine virtuali e quindi scontrandosi con I/O prevalentemente pseudo-random, risultavano piuttosto lente. D'altro canto non potrebbe essere altrimenti, quando anche un disco SAS 15k ha 4ms di rotational delay soltanto...

Ciao.
Tasslehoff11 Giugno 2014, 20:40 #5
Originariamente inviato da: shodan
Ciao,
sulle SAN sono d'accordo, ma negli USA ci sono diverse aziende che vendono server storage (24 o 48 slot da 2.5) con a bordo Crucial M500 da 960GB (e immagino a breve anche M550 e MX100).

Diciamo che un server all-flash inizia ad essere appetibile
Diciamo che ora comincia ad essere un'opzione presentabile ai clienti, prima i costi erano talmente esorbitanti da spaventare persino chi proponeva l'architettura

Fin'ora io le uniche macchine che usano flash che ho visto sono Oracle Exadata, ma li si tratta più che altro di (gloriosa) eredità di Sun utilizzata in un ambito specifico, per il resto praticamente zero, tante technote, redbook e whitepapers, però di pratico e tangibile ben poco

Credo che il nocciolo della questione sia relativo al tempo di risposta, non tanto alla banda. Personalmente ho visto SAN anche relativamente costose (almeno una da circa 500k euro) che, servendo molte macchine virtuali e quindi scontrandosi con I/O prevalentemente pseudo-random, risultavano piuttosto lente. D'altro canto non potrebbe essere altrimenti, quando anche un disco SAS 15k ha 4ms di rotational delay soltanto...

Ciao.
Ah su questo hai perfettamente ragione, sicuramente il primo e più tangibile risultato sarà sui tempi di risposta, però inevitabilmente anche in transfer rate saranno elevatissimi e questo vuol dire mettere alla frusta hba e switch, tutta roba già di suo costosetta e fin'ora "tarata" sulle performance di un apparato di storage tradizionale.
Spostandosi gradualmente su flash inevitabilmente qualcosa dovrà cambiare anche in quell'ambito, altrimenti si rischia di vanificare tutto questo ben di dio.

Si prospettano anni interessanti sullo storage enterprise (e di conseguenza sul networking), in generale la vedo male per il sas 15k, si potrebbe ipotizzare una progressiva migrazione a flash per le performance e nearline sas per la capacità (se non addirittura SATA).
v10_star11 Giugno 2014, 23:08 #6
ve la butto li: lsi cachecade l'avete mai visto / provato?
shodan11 Giugno 2014, 23:23 #7
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Diciamo che ora comincia ad essere un'opzione presentabile ai clienti, prima i costi erano talmente esorbitanti da spaventare persino chi proponeva l'architettura


Ah si certo, infatto non a caso parlavo di dischi _non_ venduti in bundle col server. Figurati che qualche mese fa, dando un'occhiata al configuratore online Dell, uno scrausissimo disco MLC da 200 GB costava tipo 1500 euro

In generale, sullo storage le grandi marche hanno marginato moooolto più che su altri campi

Fin'ora io le uniche macchine che usano flash che ho visto sono Oracle Exadata, ma li si tratta più che altro di (gloriosa) eredità di Sun utilizzata in un ambito specifico, per il resto praticamente zero, tante technote, redbook e whitepapers, però di pratico e tangibile ben poco

Ah su questo hai perfettamente ragione, sicuramente il primo e più tangibile risultato sarà sui tempi di risposta, però inevitabilmente anche in transfer rate saranno elevatissimi e questo vuol dire mettere alla frusta hba e switch, tutta roba già di suo costosetta e fin'ora "tarata" sulle performance di un apparato di storage tradizionale.
Spostandosi gradualmente su flash inevitabilmente qualcosa dovrà cambiare anche in quell'ambito, altrimenti si rischia di vanificare tutto questo ben di dio.

Si prospettano anni interessanti sullo storage enterprise (e di conseguenza sul networking), in generale la vedo male per il sas 15k, si potrebbe ipotizzare una progressiva migrazione a flash per le performance e nearline sas per la capacità (se non addirittura SATA).


Vero anche questo. Ultimamente tra i dischi non-OEM vedo molto bene i WD SE (per storage puro, settori 4K) e gli RE (utilizzo misto, settori 512B). Peccato che siano solo da 3.5"... mentre gli Xe (10000 RPM) da 2.5 costicchiano.

Per lo meno, i NL-SAS hanno prezzi accessibili anche quando comprati dall'OEM...

Ciao.

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