IDC: Recessione o no, il mercato dell'advertising va a gonfie vele
Stando a quanto affermato da IDC, pare che la recessione economica di questo periodo non stia avendo alcuna ripercussione sul mercato dell'advertising online statunitense
di Fabio Gozzo pubblicata il 11 Giugno 2008, alle 17:22 nel canale SoftwareIn accordo con quanto affermato in un recentissimo report di IDC, pare che la recessione economica di questo periodo non stia avendo alcuna ripercussione sul mercato dell'advertising online statunitense. Nel corso del primo trimestre del 2008 c'è stata infatti una crescita del 23,9% rispetto allo scorso anno e IDC prevede un'ulteriore crescita durante tutto l'anno corrente
In questo scenario decisamente positivo, Google rafforza ulteriormente la propria posizione di leadership nel settore, facendo registrare una crescita nel primo trimestre del 28,8%, superiore di 1,7 punti percentuale rispetto quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno. Gli altri 4 principali, Yahoo!, eBay, Microsoft e America On Line, hanno registrato rispettivamente una crescita del 11,2%, del 9,4%, del 7,1% e del 5,1%.
Secondo Karsten Weide, program director di IDC, le ragioni di una tale crescita del mercato pubblicitario online sono in buona parte ricercabili nella recessione economica di questo periodo. "Quello che sta accadendo è che la crisi economica crea pressioni sugli inserzionisti, spingendoli a risparmiare e a cercare canali marketing più efficienti. Effettivamente la crisi ha accelerato lo spostamento dei budget pubblicitari verso i nuovi media", ha dichiarato Weide.
Il mercato pubblicitario online infatti non offre solo costi più competitivi rispetto ai tradizionali media, ma riesce a veicolare i messaggi pubblicitari ad un target più preciso di possibili clienti, offrendo conseguentemente più possibilità di vendita per gli inserzionisti.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocavolo ci sta solo google... e a volte i ban partono un po' random... non c'e' controllo e non c'e' contatto umano vedi il caso tagliaerbe e il proxy cinese...
+ programmi di affiliazione, + serieta' e meno politiche del terrore... se gli facciamo fare quei soldi e' perche' i nostri siti valgono..
Google cresce perchè tra le tante idee ha avuto quella della pubblicità testuale, che non rompe quanto quella grafica (specialmente in flash) e AdBlock non la blocca (poco male, non mi infastidisce).
Il mercato della pubblicità non morirà mai, anche se io personalmente lo evito come la peste
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