L'altro volto di Sony
Sony annuncia nuove iniziative volte a emozionare i propri clienti condividendo anche importanti valori
di Fabio Boneschi pubblicata il 29 Maggio 2008, alle 10:04 nel canale SoftwareSony
Sony vuole mostrare anche un altro volto: d'ora in poi Sony non vuol più comunicare solo prodotti tecnologici e caratteristiche hardware, ma intende soffermarsi anche nella parte emozionale e funzionale della tecnologia. In questo rinnovamento, poi, si inserisce anche un discorso legato al pubblico femminile tipicamente idealizzato come poco propenso nel destreggiarsi tra le nuove tecnologie.
Nasce il sito Sony like me che intende mostrare all'utente un lato differente dei prodotti Sony: oltre alle caratteristiche tecniche, prerogativa indispensabile per certe tipologie di prodotti, la casa giapponese intende soffermarsi su altre caratteristiche più legate alla passione e idealizzate da Sony con il colore rosso.
Questa svolta nella comunicazione di Sony dovrebbe tradursi in un nuovo linguaggio utilizzato nella realizzazione di campagne promozionali, spot e iniziative simili. La società, come detto da Gildas Pelliet, Presidente e Amministratore Delegato di Sony Italia, intende coinvolgere, incuriosire ed emozionare l'utente, condividendo con lui alcuni importanti valori.
Nella serata di ieri, Sony ha inoltre anche annunciato un'importante iniziativa: la società è partner di KidsRights, un’associazione no-profit che si ripropone di “dar voce a chi è senza voce”: i bambini di tutte quelle aree del mondo troppo spesso dimenticate. Lo statuto dell’associazione garantisce che il 100% delle donazioni ricevute vengano devolute interamente ai progetti, poiché i costi della struttura sono interamente coperti dalle aziende sostenitrici. Sony si ripropone di contribuire concretamente al progetto Rainbow Homes India e all'iniziativa The Cuddle Factory, in Sud Africa.
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuoto, vadano a fregare qualcun'altro.
Se non fosse che coi paesi del terzo mondo sono proprio le multinazionali che ci fanno miliardi grazie alla manodopera a costo "zero" e allo sfruttamento dei lavoratori anche minorenni a volte...
ma che vi han fatto di male? -_-
ma dai,se lo fai perchè ti senti sia giusto,almeno non far sì che ne diventi uno spot.
ma l'hanno fatto perchè si sentivano che era giusto?questa è la domanda a cui mi stò dando una risp da solo...(perchè solo una può essere)
ancora meno.
forse anni prodotti "rossi" indicanti appunto finalità caritative . . .
(e non credo sia l'unica azienda a fare ciò
(carità e ecosostenibilità sono di moda ormai...)
almeno fanno qualcosa.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".