Scrivanie ad induzione? Presto una realtà
Due aziende annunciano un accordo per la realizzazione di particolari scrivanie in grado di ricaricare le batterie dei dispositivi elettronci presenti nelle vicinanze
di Andrea Bai pubblicata il 23 Gennaio 2007, alle 10:42 nel canale SoftwareQuante volte recandoci in ufficio al mattino ci siamo accorti che la batteria del nostro cellulare sta ormai centellinando gli ultimi elettroni residui e ci ripromettiamo di provvedere alla sua ricarica non appena giunti sul luogo di lavoro?
Il buon proposito maturato durante il tragitto verso l'ufficio viene poi vanificato una volta arrivati alla scrivania, quando la frenesia e le urgenze della nostra attività ci assorbono completamente, con il risultato di arrivare a mezzogiorno con un cellulare inesorabilmente inservibile.
Molto presto potremo non incappare più in un problema simile, in quanto si potrà ricaricare il cellulare (ma anche ogni altro dispositivo come un palmare, un lettore multimediale portatile ed eventualmente anche un notebook) semplicemente appoggiandolo sulla scrivania. Herman Miller Inc., una società che si occupa della realizzazione di mobili per ufficio, e a Fulton Innovation, azienda specializzata nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, hanno infatti stretto un accordo per la produzione di scrivanie da ufficio che integrano una tecnologia chiamata eCoupled che, grazie ai principi dell' accoppiamento induttivo, permette di "trasferire" energia senza l'impiego di cavi.
Abbiamo messo tra virgolette il termine trasferire poiché non si stratta di un vero e proprio trasferimento: ad un circuito elettrico viene applicata una bobina che, percorsa appunto da corrente, genera un campo magnetico. Qualora in questo campo magnetico si vada a collocare una seconda bobina, esso indurrà (da qui i termini accoppiamento induttivo) corrente elettrica, che potrà essere utilizzata per il funzionamento di un dispositivo.
Attualmente l'accoppiamento induttivo è sfruttato per effettuare la ricarica di piccoli dispositivi come gli spazzolini da denti elettrici. Si tratta di "casi particolari" dal momento che per sfruttare in modo efficiente tali tecnologie i dispositivi trasmittenti e riceventi necessitano di essere "calibrati" con accuratezza tra loro: è necessario infatti stabilire a priori con precisione la posizione relativa dei due dispositivi, la loro distanza e la richiesta energetica del dispositivo ricevente.
La tecnologia eCoupled sviluppata e promossa da Fulton risolve i limiti sopra citati basandosi su una particolare caratteristica propria dei circuiti. Ogni circuito elettrico, infatti, è caratterizzato da una ben precisa frequenza di risonanza che la tecnologia eCoupled è in grado di rilevare. Una volta rilevata tale frequenza, il trasmettitore è in grado di autoconfigurarsi per indurre energia elettrica verso il ricevente. In questo caso non vi è la necessità di alcun vincolo spaziale, dal momento che le caratteristiche della trasmissione vengono determinate in base alla frequenza di risonanza.
Implementando tale tecnologia in una scrivania (che dovrà essere ovviamente collegata alla rete elettrica), diverrà quindi possibile ricaricare qualunque dispositivo elettronico (a patto che sia in qualche modo compatibile con la tecnologia eCoupled, ovvero sia dotato di un circuito in grado di sfruttare tale tecnologia) semplicemente appoggiandolo sul piano di lavoro. La produzione di questi nuovi mobili da ufficio pare essere già stata avviata, tuttavia Herman Miller non ha rilascato dettagli sui costi e sull'eventuale disponibilità sul mercato.
55 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE' la re-invenzione del trasformatore...
COMODITA'!!!!
Andiamo verso un futuro molto prossimo... molto COMODO!!!FANTASTICO!!
il trasmettitore produce RF ad una data frequenza, il ricevitore non è altro che un circuito LC accordato a quella freq, se sono vicini la resa è buonina... resta comunque da vedere se il campo rf emesso a... centinaia di KHz? è sano con le potenze in gioco... pressochè come avere attaccato un linearino + antenna per la BF...
alimentazione wireless... figata!
il trasmettitore produce RF ad una data frequenza, il ricevitore non è altro che un circuito LC accordato a quella freq, se sono vicini la resa è buonina... resta comunque da vedere se il campo rf emesso a... centinaia di KHz? è sano con le potenze in gioco... pressochè come avere attaccato un linearino + antenna per la BF...
nooooooo mi hai anticipato!
cmq, lode al Genio!
no perchè io mi sono stufato di alzarmi dalla sedia per arrivare alla cucina
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