Sempre meno GlobalFoundries nelle mani di AMD
di Paolo Corsini pubblicata il 10 Marzo 2010, alle 08:26 nel canale Private Cloud
Nei prossimi mesi ATIC rileverà una parte della partecipazione di AMD in GlobalFoundries, mirando nel corso degli anni a giungere a tutto il capitale
Advanced Technology Investment Co., meglio nota anche con la sigla di ATIC, è il principale socio finanziatore di GlobalFoundries, realtà nella produzione di chip per conto terzi costituitasi poco più di 1 anno fa dall'operazione di spin off della capacità produttiva di AMD.
ATIC detiene una quota azionaria del 68% di GlobalFoundries, ma è intenzionata ad accrescere la propria partecipazione nella società sino a giungere in teoria al 100%. Sarà l'altro socio, AMD, a diminuire nel corso del tempo la propria partecipazione in quest'azienda, stando a quanto indicato da Reuters.
Il primo passaggio sarà quello che porterà ad una quota del 70%, operazione che dovrebbe concludersi a breve. E' presumibile che questo avverrà in due forme: attraverso un aumento di capitale non sottoscritto da AMD, oppure con una cessione di quote con pagamento in favore di AMD.
Nel corso della conferenza di commento dei propri risultati finanziari del quarto trimestre 2009 AMD aveva del resto già lasciato intendere che la propria partecipazione societaria in GlobalFoundries sarebbe andata verso una progressiva riduzione nel corso del tempo, volendo con questo ridurre i costi fissi legati alla gestione di una capacità produttiva oltre che la portata degli investimenti necessari per l'evoluzione tecnologica nel settore dei semiconduttori.
Era stata del resto proprio la struttura dei costi quasi proibitiva che aveva spinto AMD, unitamente ad altre considerazioni, ad avviare la propria operazione di spin off della capacità produttiva, indicata con il nome di assets light. La risultante è stata quella di trasformare AMD in un'azienda che opera da un lato nella creazione di nuove soluzioni tecnologiche e nella loro conseguente vendita sul mercato, non nella loro materiale costruzione (delegata ai partner produttivi tra i quali anche GlobalFoundries).
Ricordiamo come al momento attuale i posti nel consiglio di amministrazione di GobalFoundries siano divisi in numero uguale tra AMD e ATIC, a dispetto della differente quota societaria detenuta dalle due aziende.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuella fa perte dell'accordo "io non osno colpevole ma..." formato da intel un paio di mesi fa: AMD puo' tranquillamente far produrre i propri chip da chi vuole...
ovviamente, GF non puo' produrre ex-proprio chip x-86
ok così avrà entrate e potrà sanare debiti o fare nuovi investimenti,daltra parte GlobalFoundries ha tutto l'interesse a spingere sull'innovazione per mantenere costi di produzione bassi(=maggiori guadagni)
però .........
non so fino a che punto possa convenire "slegare" progettazione da produzione
speriamo,per noi consumatori,che sia la strada giusta
D'altra parte, produrre semiconduttori e rimanere al passo coi tempi non è uno scherzo e richiede investimenti enormi e continui (nel 2004 si stimava che l'upgrade di UNA fab costasse intorno ai 2 mld$, operazione da ripetere ogni 18 mesi circa) ed evidentemente AMD non ce la faceva più.
Se l'alternativa è fra chiudere e saltare nel vuoto... salti, sperando che dall'altra parte ci sia qualcosa
Per quanto mi riguarda comprerò il processore con un buon rapporto prezzo/prestazioni. Ai tempi del X2 fu un Amd (e prima fu il thunderbird, e prima il K6III), ad oggi è un Intel, che specialmente per i note è molto avanti. Se Amd tornerà a fare processori competitivi anche sui note li prenderò in considerazione di nuovo.
Sul controllo avrei i miei dubbi, guarda l'immane lavoro portato a vanti in tandem dai tecnici AMD dentro TSMC ( http://www.anandtech.com/video/show...?i=3740&p=4 ) per il tuning del processo a 40nm, ha portato loro un vantaggio competitivo nei confronti di nvidia di 6 mesi abbondanti.
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