Cubbit chiude un round da 12,5 milioni di dollari
di Alberto Falchi pubblicata il 16 Luglio 2024, alle 14:31 nel canale CloudGrazie ai nuovi fondi, Cubbit mira ora a crescere sul mercato internazionale, partendo dall'area DACH (Germania, Austria e Svizzera), dai paesi francofoni e dal Regno Unito. Una parte dei fondi verrà invece sfruttata per consolidare e potenziare l'ecosistema di applicazioni
Cubbit ha recentemente chiuso un round di finanziamento da 12,5 milioni di dollari guidato dal fondo LocalGlobe, fra i principali venture capital nell'area EMEA. Per LocalGlobe si tratta del primo investimento in Italia. Fra gli investitori che hanno partecipato al round troviamo Verve Ventures, 2100 Ventures, Hydra (holding del gruppo Datalogic), Growth Engine, Eurenergia e Moonstone. Hanno contribuito anche investitori privati, fra cui Fabio Fregi, ex Country Manager Italia di Google Cloud, Joe Zadeh, ex VP Product di Airbnb, e Duccio Vitali, fondatore di Alkemy.
Hanno inoltre reinvestito nella società Azimut Libera Impresa SGR – Azimut Digitech Fund (supportato da FNDX), CDP Venture Capital SGR (attraverso il Fondo Evoluzione) e Primo Ventures.
Cubbit guarda all'espansione dell'area DACH
Grazie ai nuovi fondi, Cubbit mira ora a crescere sul mercato internazionale, partendo dall'area DACH (Germania, Austria e Svizzera), dai paesi francofoni e dal Regno Unito. Una parte dei fondi verrà invece sfruttata per consolidare e potenziare l'ecosistema di applicazioni software compatibili con la tecnologia abilitante di Cubbit, a supporto di progetti in diversi settori strategici. Fra questi nello specifico l'aerospaziale, la difesa, la sicurezza informatica, la Sanità e la Pubblica Amministrazione.
“LocalGlobe ed ETF Partners sono VC europei di primo livello, e quello in Cubbit rappresenta il loro primo investimento in Italia", commenta Stefano Onofri, co-CEO e co-Fondatore di Cubbit. "È una grande, ulteriore conferma del potenziale di scalabilità della tecnologia geo-distribuita di Cubbit. Negli ultimi anni siamo cresciuti in modo significativo e abbiamo stretto accordi chiave con player mondiali come Leonardo, HPE ed Equinix: ora è arrivato il momento di passare al livello successivo".
Secondo Alessandro Cillario, co-CEO e co-Fondatore di Cubbit, "tutte le aziende del mondo si trovano, o si troveranno presto, ad affrontare la sfida della gestione di enormi quantità di dati. Queste imprese non hanno bisogno di un ulteriore cloud provider, ma di un cloud enabler che permetta loro di salvarli con una soluzione che si adatti alle loro policy e strategie IT. Le organizzazioni dovranno mantenere il pieno controllo sui dati, semplificare i flussi di lavoro e ridurre i costi. Il ruolo di Cubbit è di aiutarle a realizzare ciò che prima non era possibile”.
"La creazione di dati rappresenta già una delle curve esponenziali più ripide del nostro tempo e l'avvento dell'IA generativa è destinato ad accelerarne ulteriormente la crescita", dichiara Ferdinando Sigona, Partner di LocalGlobe. "Di conseguenza, aziende di ogni tipo e dimensione si trovano a fronteggiare maggiori complessità e costi. Parallelamente, il contesto geopolitico attuale spinge verso investimenti nella sovranità dell'IA e prevediamo che questa necessità di controllo si estenderà all'intero stack tecnologico, fino all'archiviazione dei dati. Il software di cloud storage di Cubbit risponde in modo efficace a tutte queste esigenze. Siamo entusiasti di supportare Stefano, Alessandro e l'intero team nel soddisfare la forte domanda di mercato”.
Chi è e cosa fa Cubbit?
Cubbit è una soluzione di cloud storage che adotta un approccio particolare. A differenza del modello tradizionale, non archivia i dati in pochi data center ma li cifra, li frammenta e li replica attraverso reti peer-to-peer senza single point of failure, al sicuro da ransomware e data breach. A tutti gli effetti un cloud geo-distribuito, che può continuare a erogare il servizio anche in caso di eventi disastrosi che impattano uno o più data center.
Più di 350 i clienti dell'azienda, tra cui nomi di spicco come HPE, Equinix, Exclusive Networks e Leonardo.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonel 2021 in tempi non sospetti quando era un po ' più start-up, pagai 2890,00 iva inclusa. Ovviamente l'ho comprato con l'azienda mi serve come 4° backup remoto, ma ora non pago più niente, ho 5 Cell da 8 TB messe in rete e via.
Ai tempi feci un'analisi e acquistare spazio sui veri server come Google, Amazon o M$ mi costava un rene e non finivo mai...
Certo qui c' è sempre il rischio che il servizio chiuda, ma per adesso pare di no per cui...
Ps avevamo incluso nell'offerta 5 HD samsung ssd portatili da 1 TB che a quei tempi un 150,00 eruo l'uno costavano di sicuro... butta via!
Non è un fulmine, ma nella zona industriale di Firenze abbiamo ancora la connessione dei Puffi in misto Rame, pertanto non lo noto molto... un upload da 20mit/s... me coji0ni. Il primo, si pè stato drammatico, c'ho messo un mese!, adesso aggiorna solo il modificato.
Che io sappia non non c'è un log di upload, a me non serve però effettivamente, in caso di emergenza non sai se quel file c'è o non c'è, nel senso se il backup ha avuto un problema devi vederlo dal log del software con cui fai l'upload, se lo usi solo come cartella tipo GDrive o Dropbox non sai quello che hai uploadato o almeno non so come fare a vederlo
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".