Microsoft Vs antitrust UE: nuovo round!
di Raffaello Rusconi pubblicata il 11 Aprile 2022, alle 17:21 nel canale CloudIl colosso di Redmond è finito di nuovo sotto esame: questa volta gli enti regolatori dell'antitrust dell'Unione Europea stanno indagando sugli accordi di licenza e le pratiche legate ai servizi business della nuvola di Microsoft
Secondo l'agenzia di stampa britannica Reuters, l’antitrust dell'Unione Europea starebbe indagando ancora una volta su Microsoft: questa volta a interessare gli enti regolatori sono le pratiche anticoncorrenziali che avrebbe - usiamo il condizionale - utilizzato il colosso di Redmond per spingere i suoi servizi cloud. Con l'esplosione della pandemia, infatti, il cloud ha subito una forte accelerazione ed è aumentata la richiesta di servizi che consentono la collaborazione e la comunicazione da remoto.
L'antitrust sta indagando per capire se Microsoft ha utilizzato delle pratiche anticoncorrenziali
L'indagine è partita ufficialmente dopo le denunce presentate da NextCloud, OVHcloud e altre due aziende che operano nello settore dei servizi cloud. Reuters ha affermato che è stato distribuito un questionario alle aziende rivali e ai clienti di Microsoft per verificare se non vi siano state delle irregolarità nella stipulazione degli accordi di licenza. La stessa Reuters ha dichiarato di aver visionato il suddetto questionario che riporterebbe il seguente testo: “La Commissione ha informazioni riguardo a Microsoft che potrebbe usare la sua posizione potenzialmente dominante in alcuni mercati di software per precludere la concorrenza su alcuni servizi di cloud computing".
Nello specifico, gli esperti dell'antitrust stanno cercando di capire se gli accordi di licenza sottoscritti da Microsoft permettano agli altri fornitori di servizi cloud di poter competere regolarmente sul mercato o se esistano delle differenze o limitazioni da un punto di vista commerciale o nell'utilizzo delle stesse licenze. Interpellata sull'accaduto, Microsoft ha dichiarato: "Stiamo valutando continuamente il modo migliore per supportare i partner e rendere disponibile il software Microsoft ai clienti in tutti gli ambienti, compresi quelli di altri provider di servizi cloud".
Dalla Commissione europea Microsoft finora ha collezionato una serie di multe per un totale di 1,6 milioni di euro negli ultimi dieci anni: la multinazionale guidata da Satya Nadella, infatti, è stata riconosciuta colpevole di diverse violazioni delle norme antitrust e di aver adottato in più di un'occasione comportamenti anticoncorrenziali. Vedremo come si evolverà questa vicenda.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoquando salvi i documenti office puoi selezionare come cloud solo OneDrive e non la concorrenza, inoltre su WinPro OneDrive diventa automaticamente la cartella dell'utente suddivisa poi nelle varie cartelle Documenti, Download ecc ecc, cosa che se lo vorresti fare su un concorrente (es Google Drive) lo devi configurare a mano
quando salvi i documenti office puoi selezionare come cloud solo OneDrive e non la concorrenza
Esattamente come fa Google Docs.
Esattamente come su Mac e iOS con iCloud e su android con Google... Ma oh, se lo fanno gli altri va bene...
In questo caso la discriminante è la posizione dominante, che MS ha con MS Office me Google non ha con Documenti Google.
Esattamente come su Mac e iOS con iCloud e su android con Google... Ma oh, se lo fanno gli altri va bene...
Non puoi abusare della posizione dominante se non hai quest'ultima.
Sul pacchetto office Google ha una posizione marginale, non dominante.
Sui sistemi Operativi per PC E' solo Microsoft ad avere una posizione dominante e non Apple.
Sugli smartphone, Android è in posizione dominante, e in fatti i file possono essere salvati indiscriminatamente su qualsiasi cloud tu voglia.
iOS è un caso particolare, perché sebbene non sia in posizione dominante nel dominio "OS per smartphone" in Europa, L'unione Europea ha cominciato ha considerare, vista la diffusione comunque su decine di milioni di dispositivi, come dominio lo stesso iOS (quindi non solo il dominio "OS per Smartphone", ma anche il dominio "iOS" dove all'interno del quale possono esserci casi di posizione dominante come è quello dell'App Store e del suo sistema di pagamento come unico accesso ad iOS per gli sviluppatori, se passasse questa logica di pensiero allora su iOS qualsiasi servizio dovrà poi essere aperto alla concorrenza, così anche il Cloud.
In generale quando si parla di concorrenza e di abuso di posizione dominante, in realtà sono sempre tre le cose che vanno definite:
[LIST]
[*]Dominio di appartenenza di un servizio
[*]Posizione dominante all'interno di un dominio
[*]Abuso della posizione dominante
[/LIST]
Per esempio Steam di Valve è un app store dentro Windows, Linux e MacOS. Oggi non viene considerato un Dominio, ma se un giorno decidesse di cacciare tutti gli sviluppatori e di vendere solo software Valve, a quel punto verrebbe considerata quella di Valve una posizione dominante all'interno del dominio Steam che viene abusata. L'abuso sta nel fatto che ha superato 200 milioni di iscritti grazie alla possibilità di avere in un unico store il SW di centinaia di sviluppatori diversi in regime di concorrenza fra di loro, se questo venisse ora a mancare sarebbe un abuso di posizione dominante. Di contro, se CD Project decidesse di creare uno store solo per le sue produzioni, non potrebbe esserci abuso, non perché manca una posizione dominante, ma perché il dominio considerato (lo store di CD Project) non è e non è mai stato un Dominio con al suo interno servizi di diversi fornitori concorrenziali fra loro. Se manca il dominio, manca anche la posizione dominante e quindi il suo abuso.
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