Nutanix punta tutto sul multi cloud ibrido con Project Beacon e Nutanix Central
di Alberto Falchi pubblicata il 10 Maggio 2023, alle 09:01 nel canale CloudArriva Nutanix Central: tutti i dati e le app gestibili da una sola console, che siano on prem, sul cloud pubblico o privato. Annunciato anche Project Beacon, un portafoglio di servizi PaaS incentrati sui dati
Disaccoppiare i dati e le app dall'infrastruttura sottostante così che gli sviluppatori possano creare le app una volta sola ed eseguirle ovunque. Questo è l'obiettivo di Project Beacon, la nuova soluzione PaaS di Nutanix. Che contemporaneamente ha annunciato anche Nutanix Central, una console che garantisce visibilità e permette di gestire tutte le infrastrutture, siano esse on-premise, sul cloud pubblico o su quello privato. Annunciati anche nuovi servizi dati per Kubernetes, che permettono di integrare la gestione dei dati delle applicazioni containerizzate e virtualizzate on-premise, sul cloud pubblico e nell'edge.
Nutanix Central: visibilità completa su tutte le infrastrutture
Il cloud nasce per semplificare e garantire maggiore flessibilità, abbattendo anche i costi Capex, che si spostano sull'Opex. In breve tempo, però, la situazione è diventata incredibilmente complessa perché le imprese si trovano a gestire differenti ambienti: i server on-prem, le app sul cloud pubblico, i sistemi edge.. Il risultato è che si sono creati nuovi silos informativi e sono aumentati i rischi per la sicurezza.
Per ovviare a questa complessità arriva Nutanix Central, una soluzione che permette di gestire in maniera unificata l'intero ambiente Nutanix, che sia distribuito sul cloud, sull'edge, sui server dell'azienda. La piattaforma supporta il multi tenant, offrendo la gestione federata delle identità e dell'accesso, e permette di accedere a tutte le metriche, sia a livello di dominio sia di cluster, da una singola postazione.
Il vantaggio di questo approccio è che le imprese che lo adotteranno potranno adottare un unico modello operativo su tutte le infrastrutture. Una soluzione che si rivela particolarmente utile in settori come le catene di negozi, con decine se non centinaia di punti vendita sparsi per il mondo, ma anche dalle multinazionali che si appoggiano a più data center geograficamente distribuiti.
Come spiega Thomas Cornely, Senior Vice President, Product Management di Nutanix, “oggi la maggior parte dei clienti aziendali si trova a gestire un gran numero di applicazioni su più ambienti. Questo comporta notevoli problemi di gestione, che non potranno che aumentare con la crescita delle implementazioni multicloud ibride. Con Nutanix Central, estenderemo la nostra piattaforma multicloud ibrida per offrire un modello operativo di cloud veramente universale che includa una gestione coerente tra cloud pubblici, ambienti on-premise, in hosting ed edge”.
Project Beacon: creare applicazioni una volta sola e distribuirle ovunque
La distribuzione di dati e applicazioni su differenti sistemi non solo riduce la visibilità e pone rischi di sicurezza, ma è anche un freno alla produttività. Gli sviluppatori, infatti, si trovano a dover riscrivere le applicazioni a seconda del sistema su cui saranno eseguite. Fatto che può creare anche problemi di lock in: se per spostare un'app da un cloud pubblico a un'altro, o riportarla nel data center, bisogna riscriverla, a volte può infatti essere economicamente conveniente appoggiarsi su un solo cloud pubblico, anche se non è il più conveniente.
Per ovviare a questi problemi Nutanix ha sviluppato Project Beacon, una soluzione PaaS che offre i servizi di piattaforma su cui le aziende fanno affidamento tramite un'unica API e console integrata con l'orchestrazione container Kubernetes e una gestione coerente tra gli ambienti.
In pratica, Project Beacon offre agli sviluppatori una serie di servizi PaaS che ruotano attorno ai dati e che supportano qualsiasi architettura (cloud, on premise, edge). Questo permetterà loro di spostare velocemente le applicazioni così da eseguirle dove è più conveniente per lo specifico caso d'uso, portando con sé anche le licenze.
Inizialmente saranno disponibili tramite Project Beacon i servizi di database, ma l'obiettivo a breve termine è di espandere il supporto ai servizi di piattaforma incentrati sui dati più diffusi, come lo streaming, il caching e la ricerca. "Project Beacon è la nostra visione per consentire agli sviluppatori di creare applicazioni una sola volta ed eseguirle ovunque, offrendo servizi di livello PaaS incentrati sui dati che non sono più legati a un singolo fornitore di infrastrutture", ha dichiarato Rajiv Ramaswami, Presidente e CEO di Nutanix. "Ci auguriamo di consentire alle imprese di sfruttare appieno i vantaggi del multicloud ibrido, non solo a livello di infrastruttura ma anche a livello di dati applicativi".
Mobilità cross-cloud anche per Kubernetes
Oltre a Project Beacon e Nutanix Central, Nutanix ha anche presentato un aggiornamento della Nutanix Cloud Platform che permette di integrare la gestione dei dati delle app containerizzate su tutte le infrastrutture, cloud, edge e on premise.
Queste nuove funzionalità vanno a limitare l'attuale complessità di gestione delle app Kubernetes, che rendono necessario ricorrere strumenti di terze parti o a complessi progetti fai-da-te per risolvere i livelli applicazione e namespace. La soluzione è Nutanix Data Services for Kubernetes (NDK), che garantisce il controllo sulle applicazioni cloud-native e dei dati su scala. Inizialmente fornito come parte di Nutanix Cloud Infrastructure (NCI), NDK porterà tutta la potenza dello storage di categoria enterprise, degli snapshot e del disaster recovery di Nutanix in Kubernetes.
Introdotta anche la funzionalità Multicloud Snapshot Technology, che estende i servizi di dati multicloud ibridi di Nutanix consentendo di eseguire snapshot direttamente sugli archivi di oggetti nativi del cloud, a partire dal servizio di archiviazione di oggetti AWS S3. Fra i casi d'uso il backup e il ripristino delle app containerizzate, la migrazione dei dati fra differenti cloud pubblici.
“In base al report Enterprise Cloud Index, quasi tutte le aziende hanno iniziato a utilizzare Kubernetes per le loro applicazioni containerizzate. Ora i team IT devono trovare un modo per consentire agli sviluppatori di usufruire di servizi di dati self-service, garantendo al contempo l'applicazione uniforme dei criteri di governance e sicurezza", spiega Thomas Cornely, SVP, Product Management di Nutanix. "Con Nutanix Data Services per Kubernetes, Nutanix Cloud Platform estenderà il provisioning dello storage, gli snapshot e le operazioni di disaster recovery alle applicazioni Kubernetes per contribuire ad accelerare lo sviluppo di applicazioni containerizzate in azienda”.
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