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Red Hat Enterprise Linux for Workstations arriva su AWS

di pubblicata il , alle 16:21 nel canale Cloud Red Hat Enterprise Linux for Workstations arriva su AWS

Una workstation virtuale dotata di GPU accessibile via browser e basata sul sistema operativo di Red Hat. Una soluzione pensata per chi deve avviare carichi di lavoro intensivi, come rendering, visualizzazione di dati scientifici e ricerca

 

Su AWS è disponibile una nuova offerta di Workstation as a Service: Red Hat Enterprise Linux for Workstations. Si tratta di una workstation virtuale alla quale gli utenti possono accedere tramite un comune browser oppure utilizzando il client NICE DCV fornito da Amazon.

La workstation virtuale è pensata per quegli utenti che hanno la necessità di eseguire carichi di lavoro molto intensivi dal punti di vista computazionale, come rendering di animazioni o visualizzazione di dati.

La Workstation as a Service secondo AWS e Red Hat

Il servizio di Workstation as a Service offerto su AWS permette di accedere a istanze hardware accelerate tramite GPU, così da permettere agli utenti di sfruttare la potenza di calcolo delle schede video per accelerare i loro calcoli facendo leva sul cloud ibrido. 

Attività ad alta intensità di calcolo come animazione, data visualization o imaging medicale richiedono un sistema operativo potente, scalabile e stabile. Red Hat Enterprise Linux offre già queste funzionalità per le workstation di fascia alta, e l’arrivo di Red Hat Enterprise Linux for Workstations su AWS amplia ulteriormente questa offerta, consentendo ad artisti, professionisti del settore medico, scienziati e ingegneri di svolgere il proprio lavoro ovunque con la certezza di avere tutte le funzionalità necessarie e un ambiente a bassa latenza”, ha commentato Gunnar Hellekson, Vicepresidente e General Manager di Red Hat Enterprise Linux in Red Hat. “L’esperienza di Red Hat Enterprise Linux for Workstation è ora la stessa sia per servizi on-premise che cloud: una coerenza che ci impegniamo ad offrire con l’obiettivo di favorire l’adozione del cloud ibrido”. 

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