VMware elimina il supporto al boot da dispositivi SD e USB in vSphere

VMware elimina il supporto al boot da dispositivi SD e USB in vSphere

Dischi e chiavi USB così come schede di memoria SD non potranno più essere utilizzate come dischi di boot nelle nuove versioni di vSphere di VMware. Una scelta fatta per migliorare l'affidabilità dei sistemi

di pubblicata il , alle 17:21 nel canale Cloud
VMwareBig del Cloud
 

VMware ha annunciato una novità per la sua soluzione di virtualizzazione vSphere: a partire dalla versione 7 Update 3 di ESXi non sarà più possibile effettuare il boot da memorie SD o USB, se non in specifici casi. Il motivo è da ricercare in un cambiamento apportato da VMware nel funzionamento di ESXi che causa problemi per via delle prestazioni limitate e, soprattutto, della scarsa affidabilità di questi dispositivi di memorizzazione.

VMware rimuove il boot da SD e USB in vSphere

Per abbattere i costi e liberare alloggiamenti per dischi all'interno degli host ESXi, solitamente gli utenti sono soliti utilizzare memorie SD o dispositivi USB come disco di boot. Una soluzione comoda ed economica che però ha delle limitazioni. Le prestazioni di questi dispositivi non sono molto elevate e, soprattutto, questo tipo di memorie non sono adatte a reggere frequenti cicli di scrittura e lettura, fatto che mina la stabilità e l'affidabilità dei sistemi. 

In particolare, a partire dalla versione 7.x di ESXi VMware ha iniziato a notare che questi problemi si verificavano con maggiore frequenza, e ha quindi eliminato la possibilità di effettuare il boot da dispositivi non volatili esterni, oltre a modificare il sistema di partizionamento. 

 

vsphere partition

Ora la partizione di boot ha una dimensione fissa di 100 MB, mentre tutte le altre partizioni sono dinamiche, e variano di dimensione a seconda delle necessità. Non solo: tutte le partizioni non di boot (core dump, locker, scratch) sono ora consolidate all'interno di una nuova partizione chiamata ESX-OSData (VMFS-L). 

Questa partizione dovrà essere necessariamente creata su un volume di storage persistente. 

vmware vsphere

In definitiva, non sarà più possibile utilizzare chiavi USB e schede SD per il boot a partire dall'update 3 di vSphere7. L'unico caso in cui sarà possibile utilizzarli come media di avvio sarà l'utilizzo di una dispositivo da almeno 8 GB unito a un disco locale sul quale andranno copiate le partizioni ESX-OSData. In futuro, però, anche questa modalità legacy verrà eliminata. 

Va precisato che quando VMware ha reso disponibile l'aggiornamento alla versione 7.0 di vSphere ha stravolto il sistema di partizioni, causando con queste modifiche l'aumento della frequenza delle operazioni di lettura e scrittura sul disco di boot. Da un momento all'altro, insomma, dispositivi che funzionavano perfettamente hanno iniziato a venire stressati più del dovuto, causando quindi i problemi di prestazioni e affidabilità succitati. Purtroppo, non hanno avvertito gli utenti di questi cambiamenti, fatto che ha causato parecchi mal di testa a molti sistemisti, che si sono scontrati con problemi imprevisti. 

La scelta di rimuovere il supporto a questi dispositivi di boot, insomma, è solo un modo per aggirare il problema generato dall'aggiornamento di vSphere. 

4 Commenti
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Jack.Mauro14 Ottobre 2021, 23:52 #1
Per quanto io apprezzi VMWare, negli anni ho notato che il team di sviluppo è composto da integralisti.
Io penso che sia meglio un sistema flessibile, adattabile a tutte le possibili situazioni, avvisando magari l'utente che sta facendo una scelta non ottimale, mentre il loro team è dell'idea opposta: o il meglio o niente.

Tipico esempio è il supporto mancante ai controller (fake|soft)raid integrati in molte schede madri. Nessuno discute che un vero raid hardware è meglio; ma tra avere un mirror software non troppo affidabile e non avere ridondanza, poco è meglio di niente...

Certo, se i server fossero gratis, tutti avremmo il meglio del meglio.
!fazz15 Ottobre 2021, 09:32 #2
Originariamente inviato da: Jack.Mauro
Per quanto io apprezzi VMWare, negli anni ho notato che il team di sviluppo è composto da integralisti.
Io penso che sia meglio un sistema flessibile, adattabile a tutte le possibili situazioni, avvisando magari l'utente che sta facendo una scelta non ottimale, mentre il loro team è dell'idea opposta: o il meglio o niente.

Tipico esempio è il supporto mancante ai controller (fake|soft)raid integrati in molte schede madri. Nessuno discute che un vero raid hardware è meglio; ma tra avere un mirror software non troppo affidabile e non avere ridondanza, poco è meglio di niente...

Certo, se i server fossero gratis, tutti avremmo il meglio del meglio.


c'è da dire che comunque esxi riconosce i controller integrati in una marea di server anche di bassissima fascia almeno in casa sua (Dell)
riguardo al boot da SD e chiavette è comodo si (tutti i miei server si avviano così ) perchè evitavi di acquistare un disco ed occupare un sata inutilmente (alla fine dopo il boot esxi gira tutto in ram) ma ormai un piccolo ssd da 256 GB ti costa come una chiavetta (sempre che non vendano ancora i 128 GB che costano un tozzo di pane) ed è un supporto enormememente più durevole.
non penso che, se dovessi installare un nuovo server, utilizzerei ancora l'sd interna andrei direttamente di ssd pure sul 6.5
WarDuck15 Ottobre 2021, 10:24 #3
Originariamente inviato da: Jack.Mauro
Per quanto io apprezzi VMWare, negli anni ho notato che il team di sviluppo è composto da integralisti.
Io penso che sia meglio un sistema flessibile, adattabile a tutte le possibili situazioni, avvisando magari l'utente che sta facendo una scelta non ottimale, mentre il loro team è dell'idea opposta: o il meglio o niente.

Tipico esempio è il supporto mancante ai controller (fake|soft)raid integrati in molte schede madri. Nessuno discute che un vero raid hardware è meglio; ma tra avere un mirror software non troppo affidabile e non avere ridondanza, poco è meglio di niente...

Certo, se i server fossero gratis, tutti avremmo il meglio del meglio.


Dipende dal mirror software. Linux MDADM è abbastanza affidabile, ed è sicuramente meglio del fake raid della MB, considerando che se succede qualcosa all'hardware della MB rischi di perdere l'accesso ai dati (poi probabilmente non è così e qualcosa si riesce a recuperare grazie a Linux).

Comunque il fake raid mi è sempre sembrata una soluzione molto fragile.
Jack.Mauro15 Ottobre 2021, 11:13 #4
Originariamente inviato da: WarDuck
Dipende dal mirror software. Linux MDADM è abbastanza affidabile, ed è sicuramente meglio del fake raid della MB


VMWare ESXi non supporta né fakeraid né softraid, quindi niente MDADM: o compri un controller raid hardware, o niente raid.

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