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VMware Tanzu punta sulla semplicità: le novità della Community Edition 0.12

di pubblicata il , alle 11:41 nel canale Cloud VMware Tanzu punta sulla semplicità: le novità della Community Edition 0.12

VMware ha annunciato diverse novità riguardo la Community Edition di Tanzu, la sua piattaforma per lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni tramite Kubernetes. Focus sulla semplicità d'uso per gli sviluppatori

 

VMware ha annunciato diverse novità per la sua piattaforma di esecuzione e sviluppo dei container: VMware Tanzu Community Edition arriva alla versione 0.12 e introduce molte innovazioni per quanto riguarda lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni. Ci sono novità anche per quanto riguarda la loro messa in sicurezza, tramite CloudHealth Secure State.

Kubernetes secondo VMware: arriva Tanzu Community Edition 0.12

Uno dei problemi che gli sviluppatori si trovano a fronteggiare quando usano Kubernetes è l'usabilità, stando a un'indagine condotta da VMware. E questo è proprio l'ambito su cui l'azienda si è concentrata con l'ultima versione di Tanzu Application Platform, la 1.1, e di Tanzu Community Edition, arrivata alla 0.12. In entrambi i casi, VMware si è concentrata sul rendere più facile e veloce lo sviluppo e la distribuzione di applicazioni, così da rimuovere quegli ostacoli che tipicamente rallentano gli sviluppatori.

Nel caso specifico della Community Edition, il nuovo Application Toolkit permette di installare con pochi click una piattaforma completa che include strumenti come Flux CD Source Controller, kpack, Cartographer, Knative Serving, Cert Manager, Contour e una supply chain software di base. VMware ha introdotto poi anche un'integrazione con Docker Desktop, grazie a un'apposita estensione che consente di creare cluster locali sulla workstation dello sviluppatore: in questo modo è possibile usare un ambiente locale noto allo sviluppatore, con una procedura di creazione che richiede un singolo click e permette di arrivare a essere produttivi in pochi minuti. Grazie a queste novità, gli sviluppatori non devono necessariamente avere conoscenze approfondite dell'infrastruttura a container sottostante e possono concentrarsi sulla logica di business.

È inoltre presente la possibilità di configurare l'implementazione di Kubernetes da utilizzare in locale: è possibile scegliere tra Minikube, Kind o Docker Desktop, così da permettere agli sviluppatori di usare la piattaforma preferita.

VMware ha inoltre introdotto la possibilità di mettere in produzione applicazioni web stateless (ovvero, applicazioni web che non salvano lo stato della sessione sul server dove risiede l'applicazione stessa) direttamente dai sorgenti in maniera automatica, senza l'intervento dello sviluppatore, il quale può poi gestire il sistema tramite comandi che mascherano le complessità di Kubernetes.

Da ultimo, CloudHealth Secure State permette ora di controllare lo stato di sicurezza di ambienti Kubernetes sia gestiti che eseguiti sull'infrastruttura on premise. Il servizio supporta 500 servizi e tipi di risorse, inclusi ad esempio servizi cloud come AWS EKS o Red Hat OpenShift, e permette di verificare che non siano presenti errori di configurazione in Kubernetes che creano rischi di sicurezza.

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