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Le novità di Intel vPro con le CPU Intel Core di dodicesima generazione, spiegate da Intel

di pubblicata il , alle 12:11 nel canale Device Le novità di Intel vPro con le CPU Intel Core di dodicesima generazione, spiegate da Intel

Abbiamo intervistato Paolo Canepa, partner sales account manager EMEA in Intel, il quale ci ha spiegato quali sono le principali novità per la piattaforma Intel vPro con il lancio delle CPU Intel Core di dodicesima generazione

 

Intel vPro è la piattaforma per la gestione dei computer in azienda sviluppata da Intel e apprezzata per la sua capacità di gestire i dispositivi da remoto in maniera centralizzata e per la sicurezza all'avanguardia. Con la dodicesima generazione dei processori Intel Core, anche vPro è andata incontro a un rinnovamento e all'introduzione di diverse novità.

Ne abbiamo parlato in un'intervista con Paolo Canepa, partner sales account manager EMEA Territory di Intel, per capire meglio come funzioni vPro e quali siano le novità introdotte con la nuova generazione di CPU.

Intel vPro: cos'è e come aiuta le aziende a migliorare la cybersicurezza

Intel vPro è una piattaforma composta da diverse componenti: processore con grafica integrata, chipset, chip di conettività WiFi e cablata da un lato; dall'altro c'è una suite di software composta dal firmware progettato per evitare attacchi da agenti esterni malevoli, dal software installato nel sistema operativo e dagli strumenti a disposizione del personale IT per intervenire da remoto.

Uno dei punti di forza di vPro è infatti proprio la possibilità di intervenire sulle macchine anche quando non vi si ha accesso fisico: in particolare, risulta interessante il fatto che si può collegarsi ai dispositivi anche quando questi sono spenti o quando risulta impossibile l'avvio del sistema operativo. È un aspetto fondamentale perché permette al personale IT di agire sui computer come se questi fossero fisicamente presenti.

"Quando i lavoratori, come ad esempio è successo durante la pandemia, vengono allontanati dagli uffici, vengono anche abbandonati a se stessi se c'è un problema al computer", ci dice Canepa. "Se il computer può essere gestibile da remoto, e non semplicemente quando la macchina è accesa, ma quando anche semplicemente non parte, se è stata abilitata la caratteristica di gestibilità 'out of band', come la chiamiamo, a quel punto l'operatore potrà accedere addirittura al BIOS o al sistema operativo in modalità provvisoria o far partire il computer da un disco remoto. Questo dà un valore enorme a chi riceve il servizio. È importante prevenire le esigenze, perché un problema non è tale finché non succede e, in quel caso, ci sono panico e paura: le ultime compagne che vorresti per i dipendenti della tua azienda."

I processori Intel Core di dodicesima generazione beneficiano di alcune importanti novità tecnologiche dal punto di vista delle performance, come l'utilizzo di una nuova microarchitettura ibrida con core di tipo Performance oppure Efficient che sono gestiti in modo ottimale dall'Intel Thread Director, che indirizza i processi al core ottimale per il tipo di calcolo. Dal punto di vista della sicurezza, troviamo una tecnologia già introdotta dalla precedente generazione, la Intel Threat Detection Technology: si tratta di una tecnologia in grado di riconoscere le attività malevole, ad esempio dei ransomware, e di segnalarle a un endpoint ottimizzato che avrà il compito di bloccarle. La tecnologia è implementata in uno strato al di sotto del sistema operativo, quindi i malware non possono disabilitarla o aggirarla. È comunque presente un'integrazione con molti strumenti antimalware, tra cui ad esempio Microsoft Defender for Endpoint.

Novità recente è anche l'aggiunta di un nuovo livello dell'offerta: Intel vPro Essentials. Si tratta di una versione base della piattaforma che dà accesso a molti strumenti di gestione, ma non consente di intervenire quando i computer sono spenti, mantenendo tuttavia le medesime caratteristiche di sicurezza del modello vPro.

L'ultima novità, ma non per importanza, con la dodicesima generazione di processori Intel Core è il lancio di Intel vPro - an Intel Evo Design, ovvero l'estensione del programma di innovazione Intel Evop anche ai PC portatili aziendali. Ora, dunque, è possibile trovare il famoso "bollino" Intel Evo anche su questa categoria di dispositivi con Intel vPro, un connubio tra la gestibilità e i servizi garantiti da vPro e la garanzia di un'esperienza utente di altissimo livello. Canepa dice che "Intel Evo è la promessa di un certo livello di performance: nel caso di un personal computer vPro c'è l'unione di due desideri: uno è quello dell'IT manager e uno è quello dell'utente finale. Nel caso di una macchina vPro abbiamo la sicurezza, la gestibilità e la stabilità, mentre dal punto di vista dell'utente abbiamo una macchina pronta, che si accende in un secondo e permette di lavorare per una giornata intera con la carica della batteria o di poter lavorare per 4 ore con mezz'ora di carica, oltre ad un velocissimo WiFi 6E e le porte Thunderbolt. Le macchine Evo hanno delle caratteristiche 'nascoste' che si riescono ad apprezzare solo quando le si prova."

Intel Evo, difatti, sancisce che un tale modello di PC portatile ha superato i test degli Intel Open Labs e quindi rispetta determinate caratteristiche che lo rendono un prodotto premium. Nell'ultimo aggiornamento delle specifiche ha incluso anche l'obbligatorietà di funzioni che rientrano sotto l'etichetta di "intelligent collaboration" come, ad esempio, la webcam di risoluzione minima Full-HD, il sistema dinamico di soppressione dei rumori di fondo durante le videochiamate, la Intel Visual Sensing Technology in grado di riconoscere la presenza della persona, la connessione WiFi di ultima generazione, la Intel Connectivity Performance Cuite che riduce la latenza del 66% e il multitasking intelligente per garantire le prestazioni necessarie a un'esperienza fluida di videoconferenza. Il tutto per venire incontro alle esigenze di maggiore qualità nell'esperienza di collaborazione video da remoto, che sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni per via del ricorso massiccio al lavoro da remoto e, in ambito scolastico, alla didattica a distanza.

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