Akamai: con la diffusione di IoT e 5G l'edge diventerà sempre più importante
di Alberto Falchi pubblicata il 30 Marzo 2021, alle 11:21 nel canale EdgeNei prossimi anni la connettività guiderà la domanda di data center e la decentralizzazione della rete spingerà il mercato dei data center in direzioni diverse: sarà necessario costruire nuove opzioni di distribuzione, più efficienti e dinamiche
Akamai non ha dubbi: il 5G e l'IoT faranno da volano all'edge. Sempre più servizi, infatti, avranno bisogno di elaborazioni a bassa latenza - a partire dal controllo dei macchinari industriali per arrivare alla guida autonoma - e non è pensabile di "intasare" le infrastrutture di telecomunicazioni e i data center muovendo quantità impressionanti di dati verso distanze enormi. Le prestazioni, infatti, sarebbero inadeguate. Al contrario, l'edge è più snello e più efficace: secondo Akamai, le reti che garantiscono accesso al core della rete Internet - dove "risiedono" i grandi servizi cloud e i service provider - hanno una capacità di alcune centinaia Tbps, contro i 40.000 Tbps di accesso all'edge (tramite linea fissa) di una una tipica metropoli o i 10.000 Tbps di capacità garantiti dalle reti cellulari, destinati a crescere rapidamente con la diffusione del 5G.
Un esempio pratico di queste difficoltà arriva dai grandi eventi sportivi trasmessi in streaming, che in alcuni casi hanno messo in crisi i data center cloud di alcune regioni, inibendo la visione agli spettatori. Eventi come questi fanno capire l'importanza di una rete edge, che può contare su una capacità di accesso molto maggiore.
L'Intelligent Edge di Akamai
La piattaforma edge di Akamai è a oggi la più grande rete edge al mondo: è attiva in 135 paesi e ingloba più di 1.400 reti, garantendo una capacità di oltre 300 Tbps. Una piattaforma studiata per un compito preciso: fare da CDN, cioè ottimizzare l'accesso a contenuti multimediali o app (inclusi server di gioco), fornendo allo stesso tempo garanzie di sicurezza. Per capire come funziona, pensiamo a cosa succede quando guardiamo un film su Netflix (partner di Akamai): quando mettiamo in play la nostra serie preferita, non ci stiamo connettendo direttamente al data center di Netflix, ma passiamo per la rete di Akamai che gestisce più copie locali dei contenuti, garantendo agli abbonati del servizio di streaming l'accesso al server che in quel momento è geograficamente più vicino e in grado di erogare le prestazioni migliori.
Certo, Netflix è un colosso visto in tutto il mondo ed è naturale che non possa affidarsi a un singolo data center, ma entro breve, il data center centralizzato sarà sempre meno utilizzato. Secondo Gartner, già alla fine del 2022 la metà dei dati aziendali sarà creata fuori dal data center, che rappresenteranno solo il 10% delle risorse a disposizione delle imprese. Tutto il resto, sarà su edge. E crescerà anche l'utilizzo della rete, inclusa quella mobile: sempre più auto saranno connesse con sistemi evoluti di controllo del traffico; le aziende utilizzeranno sempre di più i dispositivi IoT, che si tratti di sensori per i macchinari industriali o di gadget per tenere traccia dei prodotti spediti in giro per il mondo; e si assisterà a una crescita delle applicazioni di realtà virtuale e aumentata, sia ludiche sia professionali, che metteranno a dura prova le reti core.
I data center non spariranno, come specifica Akamai: "La necessità di grandi data center centralizzati che gestiscano massicci set di dati, AI machine learning e librerie di contenuti in costante espansione continuerà a crescere. Allo stesso tempo, però, la connettività guiderà la domanda di data center e la decentralizzazione della rete spingerà i mercati dei data center in direzioni diverse. Queste esigenze differenti creeranno una gerarchia di capacità costituita da data center centrali e regionali, micro Edge e capacità virtualizzate. Emergerà anche il bisogno di costruire nuove opzioni di deployment flessibili che consentano una distribuzione più dinamica delle risorse e della rete. E naturalmente, in questo contesto diversificato, sarà sempre più prioritario tenere in considerazione le preoccupazioni per la sostenibilità, che sorgono ovunque ci siano grandi concentrazioni di infrastrutture", specifica un comunicato ufficiale dell'azienda.
Akamai ha lavorato a lungo sulla sua piattaforma di Intelligent Edge, ma ora si già guardando al passaggio successivo: ridefinire la sua infrastruttura edge per andare incontro alle esigenze dettate dall'utilizzo di 5G e IoT.
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