L'antitrust mette sotto osservazione Mastercard

Sotto segnalazione da parte di Bancomat, l'Antitrust ha aperto un'istruttoria su Mastercard. Il problema è relativo ai soli pagamenti contactless e, secondo le autorità, il noto circuito di carte di credito ha imposto agli aderenti delle regole che vanno a scapito della concorrenza. 

Perché l'Antitrust ha aperto un'istruttoria su Mastercard

Per capire cosa ha attirato le attenzioni dell'Antitrust (e le ire di Bancomat) è necessario fare il punto sulle procedure di single-tap e double-tap. Quando si effettua un pagamento POS in modalità contactless, sia usando carte sia usando app come Samsung Pay o Apple Pay, solitamente si effettua un single-tap, cioè si appoggia una sola volta la carta al terminale. Una procedura snella e semplice sia per l'esercente sia per l'acquirente. Se però la carta utilizzata è di tipo co-badged, cioè compatibile con due differenti circuiti (per esempio Mastercard e Bancomat), in teoria l'utente dovrebbe poter scegliere quale utilizzare. Con il classico Bancomat, capita spesso quando si effettua un'operazione che il negoziante chieda "Bancomat o Maestro", proprio perché il terminale POS chiede di effettuare questa selezione. 

In teoria, questo dovrebbe avvenire anche per le transazioni contactless, dove per l'appunto viene richiesto un secondo tap (un avvicinamento della carta al terminale) per confermare il circuito selezionato. Il titolare della carta, però ha "la facoltà di scegliere il marchio da utilizzare per effettuare l’operazione di pagamento e, dall’altro lato, prevede la possibilità per gli esercenti di indirizzare la clientela, con meccanismi automatici nei terminali POS, verso un marchio preferito; ove l’esercente effettui tale indirizzamento deve essere sempre consentito al titolare della carta di modificare tale scelta e utilizzare il marchio di preferenza superando l’indicazione espressa dall’esercente", spiega l'Antitrust.

A partire dal 13 luglio 2021, però, Mastercard ha cambiato le sue regole e ha "imposto agli aderenti al circuito Mastercard di modificare il funzionamento dei terminali POS, in modo che, nel caso di pagamenti contactless con le carte che recano due marchi (cd. carte co-badged), al pagatore sia sempre richiesto di avvicinare due volte la carta al POS, cd. double-tap, e non sia più possibile, invece, pagare avvicinando solo una volta la carta".

In pratica Mastercard, nel caso di carte co-badged, obbliga a effettuare il double-tap, indipendentemente dalle scelte del titolare. Considerato che nel circuiti italiano delle carte Mastercard è una soluzione più diffusa rispetto agli altri circuiti (Visa e Bancomat), secondo l'Antitrust l'obbligo di adottare il double-tap potrebbe corrispondere a un abuso di posizione dominante. L'autorità sottolinea anche che "Mastercard [è] complessivamente un partner imprescindibile per le controparti (sia per gli issuer e gli acquirer che per gli operatori tecnologici), con riflessi anche nel mercato dei circuiti di carte di debito".

Fondamentalmente, il concetto è che Mastercard impone agli esercenti di adottare sempre il double-tap, indipendentemente dalle scelte fatte dall'utente dato che per effetto del Mandato di Mastercard alle carte Bancomat viene precluso l’accesso alla modalità single-tap. Questo inevitabilmente limita l'esperienza utente, costretto a effettuare due tap sul terminale e a non poter quindi scegliere il circuito predefinito. Un limite per gli utenti, sia clienti sia esercenti, che perdono tempo. Ma anche un problema per Bancomat, dal momento che "alle carte Bancomat verrebbe precluso l’accesso ai wallet digitali di alcuni produttori di smartphone ([omissis]) i quali senza la facilità d’uso del single-tap si rifiuterebbero di introdurre nei loro portafogli elettronici le carte Bancomat preferendo conservare le sole carte Mastercard, che già possono essere introdotte e utilizzate attraverso i wallet".

Le nuove regola imposta da Mastercard pregiudicano la posizione di Bancomat

Tradotto concretamente, l'approccio di Mastercard rappresenterebbe un danno per la concorrenza e soprattutto per Bancomat, dal momento che "rendendo poco fruibile l’utilizzo delle carte co-badged in modalità contactless, esso degraderebbe la posizione di tali carte rispetto e quelle mono-brand, portando il mercato a sportarsi su queste ultime. In questo modo, tuttavia, verrebbe pregiudicata la sola posizione di Bancomat le cui carte, per le ragioni già esposte, sono di fatto sempre emesse come co-badged".

Ma quali sono le ragioni per cui Bancomat non emette le sue carte monomarca ma si appoggia ad altri? Semplice: è più economico. Le banche emittenti per risparmiare sui costi infatti tendono a emettere sempre banche co-badged che supportano sia il circuito internazionale sia Bancomat, con quest'ultimo che solitamente è più apprezzato dai negozianti per i minori costi di esercizio. 

"Il comportamento descritto, consistente nella imposizione da parte di Mastercard della procedura di double tap, assistita da verifiche ispettive e sanzioni particolarmente afflittive, appare riconducibile ad una strategia abusiva in violazione dell’art. 102 TFUE, volta ad ostacolare e/o escludere l’operatore concorrente dalla possibilità di accedere ai wallet presenti sugli smartphone, in una fase cruciale di sviluppo tecnologico di tale modalità di pagamento, nonché di crescita significativa del suo utilizzo da parte dei consumatori, con effetti tali da rendere meno fruibile l’utilizzo delle carte co-badged in modalità contactless rispetto a quelle monobrand e disincentivare in futuro l’emissione di carte co-badged", conclude l'Antitrust.