Intel
Intel ricorre contro la Unione Europea
di Paolo Corsini pubblicata il 23 Luglio 2009, alle 08:29 nel canale Private Cloud
Intel annuncia di voler ricorrere contro la decisione della Unione Europea, che ha multato a Maggio l'azienda americana per 1,45 miliardi di dollari
36 Commenti
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non propriamente ot visto che si era parlato di un'ipotetica ulteriore sanzione per questo fatto al vaglio degli inquirenti
Comunque mi pare OT il discorso Atom vs Ion
e chi parla di ION?
Credo che sia nei diritti di Intel [seppur eticamente sbagliato] vendere la cpu a 100 volte il suo valore effettivo e praticare uno sconto anche del 90% nel caso in cui venga acquistato il bundle, purchè il prezzo di vendita finale sia uguale o maggiore al costo di produzione.
Se ho detto cazzate ditemelo pure
per intel una somma del genere è anche relativamente piccola...
ma cmq si sa.. che l'unione europea trova sempre dove pigliarti i soldi ....
ora difficile sapere come siano veramente le cose.. però io dico...
se c'è concorrenza, i prezzi saranno più bassi ...
quindi viva AMD che pian piano porta i prezzi in riduzione per intel...
se poi non fa come per gli athlon.... portati a prezzi da paura che nemmeno con uno stipendio di un anno riuscivi a comprarti un modello di fascia alta
Chi credi che pagherà la multa?
Credo che sia nei diritti di Intel [seppur eticamente sbagliato] vendere la cpu a 100 volte il suo valore effettivo e praticare uno sconto anche del 90% nel caso in cui venga acquistato il bundle, purchè il prezzo di vendita finale sia uguale o maggiore al costo di produzione.
Se ho detto cazzate ditemelo pure
hai dimenticato la più probabile un altra multa per abuso di posizione dominante
quotone.
lacrime di coccodrillo
ale piove sul bagnato.
cmq tale politica sull'atom è veramente inquetante.
e non mi viene un esempio parallelo in nessun campo commerciale.
boh!
Per il resto, non vedo perchè non dovrebbe poter ricorrere in appello... è concesso ad assassini e stupratori dopotutto
Questo, se non sbaglio, è riferito all'Italia, ma dovrebbe darti un idea:
Si dice che un’impresa detiene una posizione dominante quando può comportarsi in modo significativamente indipendente dai concorrenti e dai consumatori. Ciò avviene, in genere, quando essa possiede quote elevate sulle vendite in un determinato mercato e quando, a causa delle caratteristiche economiche di quel mercato, nonché, eventualmente, di vincoli istituzionali, le possibilità di reazione degli altri concorrenti, effettivi o potenziali, sono limitate.
La legge non vieta la posizione dominante in quanto tale, ma pone dei vincoli ai possibili comportamenti di un’impresa che si trova in questa situazione. È vietato l’abuso da parte di una o più imprese di una posizione dominante all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante (articolo 3 della legge n. 287/90 o articolo 82 del trattato CE, qualora vi sia pregiudizio per il commercio tra gli Stati membri dell'UE).
I principali esempi di abuso sono la pratica di prezzi o condizioni ingiustificatamente gravosi, o l’adozione di comportamenti volti ad ostacolare l’accesso al mercato di altri concorrenti o a indurre quelli già presenti ad abbandonare l’attività.
Come per le intese, anche nel caso degli abusi le imprese, entro tre mesi dalla notifica dell'apertura di un'istruttoria, possono presentare impegni tali da far venir meno i profili anticoncorrenziali oggetto dell'istruttoria.
http://www.agcm.it/AGCM_ITA/NORMATI...31f434?OpenView
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