Processori Opteron a 64bit con architettura ARM nel futuro di AMD
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Ottobre 2012, alle 10:51 nel canale Private Cloud
Attesi non prima del 2014 questi futuri processori saranno destinati a sistemi microserver, nei quali un elevato numero di CPU in parallelo si bilancia ad un consumo unitario estremamente ridotto. Anche attraverso questi prodotti passa la nuova strategia di AMD
Si attendeva un annuncio in questa direzione da tempo, ma ciò nonostante quanto anticipato da AMD nella giornata di ieri ha generato notevole stupore e discussioni tra gli operatori del settore.
L'azienda americana ha annunciato l'intenzione di sviluppare soluzioni della famiglia Opteron a 64bit, compatibili con il set di istruzioni ARM. In termini pratici queste soluzioni, attese in produzione per il 2014, saranno inizialmente destinate all'utilizzo in sistemi cosiddetti microserver, nei quali un elevato numero di processori a consumo molto contenuto vengono utilizzati in parallelo. La risultante è quella di ottenere un'elevata densità di elaborazione complessiva con livelli di ingombro e consumi che rimangono contenuti.
L'annuncio è frutto di un precedente accordo sottoscritto tra AMD e ARM, con il quale l'azienda americana è diventata titolare di una licenza ARM. Questo implica che le future soluzioni Opteron integreranno un design a 64bit sviluppato da ARM e non una soluzione sviluppata da AMD utilizzando l'architettura ARM in licenza. Per meglio spiegare questo concetto facciamo un paragone con le soluzioni A6 di Apple, i SoC presentati con i nuovi smartphone iPhone 5: in quel caso l'architettura è quella ARM in licenza ma il core CPU è stato sviluppato interamente da Apple, cosa invece non presente in precedenti generazioni dei SoC Apple. AMD con queste soluzioni Opteron non seguirà l'approccio visto in A6 ma integrerà un design ARM, affiancandolo a altre componenti che provengono invece dal gruppo di tecnologie proprietarie di AMD.
Alla base di questa iniziativa troviamo la recente acquisizione di SeaMicro completata da AMD, azienda che si è specializzata nello sviluppo di sistemi server di elevata densità e ridotte dimensioni e che ha sviluppato un proprio sistema di gestione delle interconnessioni tra differenti sistemi. Le future soluzioni Opteron con architettura ARM integreranno al proprio interno Freedom Fabric, nome scelto per indicare il sistema di interconnessione sviluppato da SeaMicro.
Sarà proprio la presenza di questo sistema di interconnessione, crediamo integrato a livello di SoC, che permetterà ad AMD di differenziare le proprie future soluzioni Opteron da quelle proposte da altre aziende presenti nel mercato dei sistemi ARM, aziende che guardano con attenzione allo sviluppo di SoC destinati all'utilizzo proprio in sistemi server.
Questo annuncio implica per AMD la progressiva uscita dal mercato delle soluzioni x86 tradizionali? La risposta è un chiaro no: l'azienda americana ha rimarcato come questa futura serie di prodotti si andrà ad affiancare alle soluzioni x86, per le quali continuerà lo sviluppo futuro secondo le roadmap già indicate in precedenza e quelle previste per gli anni a venire. Il target di riferimento delle soluzioni ARM non è del resto sovrapponibile, se non in una misura limitata, a quello delle soluzioni x86: queste ultime sono indubbiamente più esigenti quanto a requisiti di alimentazione ma pur sempre capaci di livelli prestazionali che sono in assoluto ben superiori.
L'annuncio conferma da un lato la volontà di AMD di diversificare la propria gamma di prodotti con proposte che siano complementari ma allo stesso tempo alternative al tradizionale business fatto di soluzioni x86, dall'altro il vedere interessanti opportunità di business da cogliere nel breve periodo nel settore dei microserver. Il mercato per queste installazioni continua a crescere, spinto dalla domanda di sempre più potenza di elaborazione all'interno dei datacenter internazionali abbinata alla necessità di contenere i consumi complessivi su livelli che siano contenuti e sostenibili.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChissa' se in un futuro prevedono qualche prodotto per fare concorrenza al tegra di nvidia...
Unico appunto....secondo me dovrebbero passare ad architetture arm anche in ambiente desktop. Per computer in cui sono fondamentali i bassi consumi sarebbe una gran mossa....per il mercato enthusiast....chissà....forse con lo sviluppo delle architetture arm si potrebbe arrivare a contrastare i processori x86. Tutto ciò naturalmente sperando che windows 8 rt si dimostri all'altezza delle aspettative! Forse per un simile annuncio aspettano proprio di vedere come se la giocherà microsoft...
Tutto sommato, sia per AMD che per Intel, continuo a pensare che "avrebbero dovuto prevederlo prima".
A parte questo, credo che man mano, andrà calando la loro presenza nel mercato delle CPU x86 per destop... vediamo come reagirà Intel.
Però dai tablet a salire ci vogliono processori X86
Però dai tablet a salire ci vogliono processori X86
Non è detto, per il semplice motivo che gli ARM attuali sono ottimizzati per girare su piattaforme embedded e mobili, roba che deve consumare il meno possibile e dove non ci puoi mettere neanche un dissipatore.
Ma se AMD si mette ad ottimizzarli [U]per prestazioni pure[/U], farà vedere i sorci verdi ad Intel.
Per rendere l'idea, il primo ARM in commercio (l'ARM2, 30000 transistor complessivi sul chip) era molto più potente degli 80286 implementati con processi produttivi e layout ottimizzati ad hoc (134000 transistor complessivi sul chip).
In altre parole usando la stessa tecnologia produttiva, sullo stesso chip su cui potevi realizzare un 286 potevi implementare 4 cpu ARM ognuna di esse più potente del 286.
Ora, sia gli x86 che gli ARM si sono evoluti e diversificati sempre più ma l'ARM continua a prevalere in termini di modularità ed "implementazione snella" a livelli che gli x86 non riescono ad arrivare.
Inoltre già l'anno scorso ARM ha rilasciato le specifiche ARMv8 (la versione a 64bit retrocompatibile con quella a 32bit) ed ha già annunciato che nel 2014 arriveranno sul mercato le cpu a 64bit serie A50.
Da notare che continua con l'approccio hi-lo, ovvero con il core A57 che sarà tre volte più potente di un core di quelli attuali (a parità di consumo) e con il core A53, con la stessa potenza di calcolo di un core attuale ma con un quinto del consumo.
E quei due li sono i core "per smartphone", se AMD applica "al progetto di base" lo stesso trattamento delle cpu desktop/server (su la potenza di alimentazione, su il clock, cache enormi, con bus ampio e veloce, multicore come se piovessero) potrebbe tirarne fuori un chippone da paura.
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