Western Digital
Western Digital XE SAS, hard disk per il mondo enterprise
di Andrea Bai pubblicata il 23 Aprile 2013, alle 10:21 nel canale Private Cloud
Western Digital propone una nuova famiglia di hard disk da 2,5 pollici che possono essere utilizzati anche nei sistemi legacy grazie ad un adattatore da 3,5 pollici
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi per gestire 2 dischi in raid0/1 ci sarebbero volute 2 catene IDE distinte (come ci volevano nei primi sistemi RAID EIDE), per gestire un raid5 o 0+1 ce ne sarebbero volute addirittura 4, mentre di catena SCSI ne bastava comunque una.
Farlo magari si poteva fare, ma non so quanto avrebbe avuto senso, anche a livello di costi, avere 8 canali IDE, ed il case pieno di FLAT IDE quando sarebbe bastato un unico FLAT SCSI con 8 connettori.
si questo sicuramente è un buon motivo per avere lo scsi
ma mi ripeto, nn è tanto lo scsi, ma è il sas (suo erede) che mi sorprende che sia ancora vivo
Ora sicuramente con il Sata le differenze si sono assotigliate, ma SAS offre comunque un livello di protezione e sicurezza migliore, e supporta anche dispositivi non supportati dal SATA, come i supporti a nastro.
Unificare tutto in un unico standard alzerebbe troppo il costo dei sistemi consumer, dato che un controller SAS da solo costa di piu' di una intera scheda madre Entuxiast.
Non ne sono convinto, benché mi conceda il beneficio del dubbio non essendo nel ramo.
Penso sia più una questione di diversificazione del mercato per massimizzare gli utili, unito a discorsi di economie di scala.
Creare uno standard unico consentirebbe un risparmio notevole alle realtà enterprise che non si tradurrebbe secondo me in un aggravio dei costi agli utenti consumer.
Poi forse mi sbaglio, ma da quel poco che ho visto le migliorie esclusive di sas sono legate a scelte progettuali e non a vincoli fisici, davvero non capisco cosa ne impedisca una diffusione di massa (al di là delle logiche di mercato, che oramai sono consolidate e pertanto difficilmente modificabili, se non attraverso l'adozione di un nuovo standard unico).
Dopotutto un banale disco 7200rpm in versione SAS costa anche piu' del doppio rispetto al corrispondente SATA, e non credo che alla casa produtrice costi molto di piu'.
cioe se non c'è necessità di avere tante tipologie di prodotto suddiviese per esigenza e fascia di prezzo e allora io impongo due standard diversi per creare la segmentazione su cui praticare prezzi differeni ed evitare che i prodotti di un settore vadano nell'altra
ormai è questo
Per quello che riguarda l'interfaccia SAS, ricordo che rispetto ad una SATA gestisce 2 canali di trasferimento anziché uno solo, senza contare altre ottimizzazioni (ridondanza del canale di comunicazione, gestione degli expander, etc.). Ad un controller SAS possono essere montati anche dischi SATA, non viceversa. Molte delle innovazioni del SATA derivano da quelle SAS.
Tanto per rendere l'idea, su di un server avevo due dischi SAS 10K in RAID1 e due dischi SATA 10K in RAID1. Il primo RAID ha prestazioni molto più elevate del secondo. Poi ho sostituito tutto con 2 SAS 15K e siamo passati ad un altro livello.
Per il mondo SSD valgono le stesse considerazioni precedenti...dalla prima scheda tecnica trovata su internet
"SAS is preferred in these applications due to its dual-port interface, which offers the high availability and accessibility customers have come to expect from a SAS drive."
Per altre info http://it.wikipedia.org/wiki/Serial_Attached_SCSI
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".