ScyllaDB è il sostituto open source di Amazon DynamoDB e Apache Cassandra
di Riccardo Robecchi pubblicata il 15 Maggio 2020, alle 17:21 nel canale Public CloudScyllaDB è un database open source che promette di rimpiazzare Amazon DynamoDB senza richiedere di modificare nemmeno una riga di codice alle applicazioni: un'alternativa al vendor lock-in
Quello del vendor lock-in è un problema particolarmente sentito nel mondo cloud: i principali fornitori di servizi offrono sì funzionalità uniche e avanzate, che spesso però sono anche esclusive e legano le aziende ai servizi dei fornitori. ScyllaDB ha annunciato la compatibilità completa con DynamoDB di Amazon, così da garantire maggiore libertà di scelta alle aziende.
ScyllaDB promette un rimpiazzo "drop in" di Amazon DynamoDB
ScyllaDB fa parte di quei software che in inglese vengono chiamati drop-in replacement: rimpiazzi che funzionano senza effettuare alcuna modifica al codice delle applicazioni che vi si appoggiano. È dunque possibile installare ScyllaDB e utilizzare i software che dipendono da DynamoDB senza cambiarne il codice, con un notevole risparmio di tempo e danaro rispetto alla migrazione verso un database non compatibile.
Quella della compatibilità con Amazon DynamoDB è una novità di ScyllaDB 4.0, versione recentemente rilasciata. ScyllaDB era già compatibile con Apache Cassandra e promette in questo modo di offrire compatibilità nativa con più piattaforme distribuite.
ScyllaDB è un database pensato per offrire le stesse caratteristiche di DynamoDB, ovvero natura distribuita, compatibilità con carichi di lavoro basati su big data e possibilità di utilizzo in ambienti cloud ibridi e multipli. La differenza sostanziale con DynamoDB sta nel fatto che quest'ultimo è proprietario: il codice è disponibile solo ad Amazon e solo questa può eseguirlo nel suo cloud.
ScyllaDB, invece, è open source e promette di permettere l'esecuzione degli stessi carichi di lavoro anche su cloud privati, di fornitori terzi e on premise: è dunque un'alternativa per tutte quelle aziende che hanno necessità di eseguire i propri carichi di lavoro su macchine non nel cloud pubblico, ad esempio per trattare dati che ricadono sotto regolamenti come il GDPR.
Come riporta ZDNet, il fondatore e AD di ScyllaDB Dor Laor afferma che "gli sviluppatori non sono più legati a una piattaforma e hanno nuove opzioni open source a loro disposizione. Possono eseguirle on premise, sulle loro piattaforme cloud preferite o su Scylla Cloud, il database as a service gestito interamente da Scylla. Sono liberi di accedere ai loro dati come preferiscono, senza pagare per ciascuna operazione, e con più opzioni di deployment, incluse soluzioni open source come Docker e Kubernetes."
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