Con Cohesity backup, data protection e disaster recovery sono as-a-Service

Cohesity è un'azienda presente sul mercato da qualche anno, dal 2013 per la precisione. A fondarla è stato Mohit Aron, che ricopre la carica di CEO, ed è stato co-founder del colosso Nutanix. L'ambito in cui agisce Cohesity è quello della gestione e protezione dei dati, e per il secondo anno è stata inserita da Gartner fra i leader delle soluzioni di enterprise backup & recovery. L'azienda ha come partner e investitori Cisco e HPE, che sono anche azionisti, e ha attivato partnership con colossi del calibro di AWS, Microsoft, Pure Storage e Lenovo. Vanta un fatturato superiore ai 300 milioni di dollari e fra i suoi clienti annovera il 25% delle aziende della Fortune 500. 

A guidare l'area EMEA, nello specifico Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Israele, Turchia e Paesi dell’Est Europa, è Albert Zammar, che in passato ha ricoperto il ruolo di Regional Vice President SEMEA di Veeam Software.

La mission di Cohesity: ridurre la frammentazione dei dati (e proteggerli)

La piattaforma di Cohesity si pone come primo obiettivo quello di risolvere il problema della frammentazione dei dati, che oggi sono spesso sparsi su differenti sistemi: data center, edge, cloud. Cohesity si occupa di organizzarli e consolidarli, anche andando alla ricerca dei dark data, informazioni acquisite che però rimangono "invisibili" e, quindi, inutilizzate. Cohesity insomma permette di raccogliere tutti i dati in un unico sistema, eliminando i silos e proteggendo i dati, effettuando backup, offrendo una protezione contro i ransomware e strumenti per avviare rapidamente procedure di disaster recovery. Tutto via cloud, nella logica SaaS, sempre più apprezzata dalle aziende. 

Un aspetto molto interessante di Cohesity è il supporto per il data masking, una tecnica che offusca le informazioni e che permette a tecnici e sviluppatori di lavorare sull'infrastruttura senza avere la possibilità di accedere alla informazioni, che sono per l'appunto "mascherate". Questo si rivela utile quando si trattano dati molto sensibili, come per esempio quelli sanitari o bancari.  

DataGovern e Project Fort Knox per proteggersi dai ransomware

Il ransomware è oggi fra la principali minacce che si trovano ad affrontare le aziende. La piattaforma di data management di Cohesity include due strumenti per far fronte a queste problematiche. Il primo è Cohesity DataGovern, un servizio che fa leva su machine learning e intelligenza artificiale per individuare accessi anomali o altri segni tipici di un attacco ransomware, così da poter correre ai ripari il prima possibile. 

Project Fort Knox, invece, è una sorta di cassaforte virtuale dove gli utenti possono salvare una copia consolidata dei propri dati, che rimarrà isolata dagli altri sistemi, così da impedire che un eventuale ransomware possa estendersi anche a questo backup. 

Manlio De Benedetto, Director System Engineering SEMEA di Cohesity, ci ha fatto l'esempio di un cliente del mondo fashion che ha subito un attacco informatico. Gli hacker hanno sfruttato un FTP esposto per entrare nei sistemi e durante un sabato sera (quando tutti sono a casa) hanno iniziato a cifrarli. I responsabili si sono accorti velocemente del problema e sono riusciti a bloccarli velocemente, non prima che però riuscissero a colpire alcune informazioni. Grazie alla soluzione di Cohesity, è stato possibile effettuare velocemente il restore e il lunedì successivo la produzione è subito ripartita, senza intoppi. Due giorni dopo, anche gli altri sistemi coinvolti sono stati ripristinati tramite backup, senza quindi impattare sulla produttività. 

“I cybercriminali stanno diventando rapidamente più sofisticati e aggressivi. I danni causati alle organizzazioni dagli attacchi ransomware possono essere catastrofici in termini di costi e reputazione del brand”, spiega Matt Waxman, Vice President of product management di Cohesity. "Fare affidamento a backup tradizionali, come polizza assicurativa, non è più sufficiente. I clienti hanno bisogno di una tecnologia di nuova generazione che renda semplice identificare i dati sensibili, rilevare anomalie, isolare i dati e stare al passo con le attuali minacce. È ciò che siamo concentrati a fornire attraverso le nostre soluzioni e la nostra architettura Threat Defense”.