Per competere nel settore delle infrastrutture per l'IA servono talenti. Vertiv apre un Academy Centre a Francoforte per formarli
di Alberto Falchi pubblicata il 03 Luglio 2025, alle 12:13 nel canale Cloud
Il mercato dei data center per l'IA è in rapida espansione, anche per l'Italia. Vertiv sta accelerando sulle soluzioni di raffreddamento a liquido, collaborando direttamente con NVIDIA per realizzare le AI Factory del futuro. Ma per farlo, servono le competenze
Il mercato dei data center sta esplodendo, anche in Italia. Certo, da noi abbiamo accumulato qualche anno di ritardo rispetto ad altri Paesi: quando il cloud ha iniziato a diffondersi in maniera massiccia, l'Italia non era nella lista delle priorità dei big mondiali. Ora, però, la situazione è cambiata drasticamente, sia per questioni normativa (le leggi europee relative alla sovranità sui dati), sia per questioni pratiche. Avere data center più vicini a dove vengono consumati i dati, offre grandi vantaggi, soprattutto in termini di latenza.
Chi i data center li realizza e gestisce, però, si trova di fronte a una sfida non banale: attirare e trattenere talenti. Per formare le nuove generazioni di ingegneri, Vertiv ha inaugurato il nuovo training center Vertiv Academy a Francoforte, in Germania.
Vertiv Academy, un centro di formazione per chi gestirà le infrastrutture digitali critiche
Vertiv è un'azienda specializzata in soluzioni per data center che spaziano dalla gestione dell'alimentazione, UPS inclusi, agli essenziali sistemi di raffreddamento, che con l'avvento dei sistemi di supercalcolo per l'IA hanno un ruolo chiave. "Se prima si dovevano gestire 20 KW per rack, oggi con i sistemi per l'IA siamo a 120 KW e oltre per rack", spiega Stefano Mozzato, VP marketing EMEA di Vertiv, in occasione di un incontro con la stampa. "E a questi bisogna aggiungere anche i consumi del sistema di raffreddamento".
Serve dunque sviluppare nuove soluzioni, in particolare sistemi di raffreddamento a liquido, che siano meno energivore. E servono esperti in grado di gestirle. Esperti che verranno proprio formati alla Vertiv Academy, dove gli studenti potranno sperimentare in prima persona le tecnologie per il thermal management, i gruppi di continuità (UPS) e i quadri elettrici.
Data center, consumi elettrici e idrici. Facciamo il punto della situazione
Che i data center siano infrastrutture particolarmente assetate di energia è un dato di fatto. Ed è anche per questo motivo che vanno realizzate in aree dove sia possibile collegarsi facilmente a reti elettriche in grado di erogare grandi quantità di energia. Certo, in un periodo dove il risparmio energetico e la sostenibilità sono al centro delle politiche degli Stati sembra quasi surreale l'idea di costruire edifici che da soli consumano quanto piccole città. Per questo motivo Vertiv e altre realtà del settore stanno investendo da tempo sul raffreddamento a liquido. Che ha più vantaggi: è più efficiente, e quindi consuma mano, rispetto ai sistemi ad aria. E in più permette di riutilizzare il calore in eccesso, per esempio per il teleriscaldamento delle abitazioni.
Un'atra critica che viene spesso portata avanti è che i data center richiedano quantità incredibili di acqua per funzionare ma questo non è corretto. "I nostri data center non consumano una goccia d'acqua", sottolinea Mozzato, spiegando che il "mito" del consumo idrico nasce da alcune vecchie implementazioni che utilizzavano sistemi di raffreddamento adiabatici, e quindi sfruttano il principio fisico dell'evaporazione per abbassare la temperatura dell'acqua e, di conseguenza, dell'ambiente circostante. In pratica, l'acqua viene fatta evaporare, sottraendo calore all'ambiente e raffreddando l'aria, senza bisogno di un compressore o gas refrigeranti. Ma "i nostri data center non consumano acqua! Non usiamo adiabatico", afferma Mozzato. "In Italia solo due data center usano in parte adiabatico, ma la situazione sta cambiando". Gli attuali sistemi, infatti, sono a circuito chiuso, e il liquido di conseguenza non evapora, evitando così sprechi.
Mozzato sottolinea anche come la vera sostenibilità sia nel mantenere il più a lungo in vita le infrastrutture e i sistemi di raffreddamento. Efficientandoli, migliorandoli, ma mai buttando al vengo gli investimenti effettuati, se non quando sono ormai totalmente obsoleti.
Un concetto sottolineato anche da Andrea Faeti, Sales Director Enterprise Account Italia di Vertiv: "cerchiamo di evitare di rifare i data center: se possibile, coi clienti facciamo in modo di riutilizzare l'esistente, così da spendere meno e puntare su una maggiore sostenibilità". Anche se questo non sempre è possibile, in particolare coi sistemi di raffreddamento a liquido. Contrariamente a quanto si pensi, non si può infatti mandare aria troppo fredda ai chip: "si crea condensa", spiega Faeti.
La collaborazione di Vertiv coi big del settore: i casi Domyn e NVIDIA
Fra i progetti su cui sta lavorando Vertiv c'è l'implementazione di Colosseum, uno dei supercomputer NVIDIA DGX AI più grandi al mondo, dotato dei Superchip NVIDIA Grace Blackwell, che sarà attivo in Italia entro la fine del 2025. Si tratta di un'infrastruttura chiave, realizzata da Domyn: che consentirà alla Pubblica Amministrazione e alle aziende italiane di poter accedere a una potentissima infrastruttura di IA sovrana, interamente italiana.
L'implementazione sfrutterà la piattaforma di infrastruttura Vertiv 360AI per l'alimentazione e il raffreddamento dei data center, progettata per NVIDIA GB200 NVL72, sviluppata in collaborazione con NVIDIA e rilasciata a fine 2024. Vertiv ha anche ampliato la libreria di design di riferimento del proprio AI Hub con il design co-sviluppato per l'alimentazione e il raffreddamento dei data center per NVIDIA GB300 NVL72.
La soluzione modulare prefabbricata per data center di Vertiv, ottimizzata per l'AI, viene progettata, realizzata e installata da Vertiv stessa. Offre alimentazione, raffreddamento, gestione, monitoraggio e manutenzione, con una capacità fino a 132kW/rack e possibilità di espansione. L'architettura comprende white space immediatamente operativo e grey space modulare all'esterno, garantendo elevata scalabilità ed efficienza energetica.
In un contesto in cui il mercato dei data center cresce in modo esponenziale e le sfide tecnologiche si fanno sempre più complesse, Vertiv mira a posizionarsi come uno dei protagonisti dell’innovazione infrastrutturale. La combinazione tra efficienza energetica, raffreddamento avanzato e formazione di nuova forza lavoro specializzata rappresenta una risposta concreta alle esigenze dell’industria digitale contemporanea. Se il futuro dell’AI sovrana in Italia passa anche attraverso supercomputer come Colosseum, sarà grazie a infrastrutture solide, scalabili e sostenibili come quelle abilitate dalle soluzioni Vertiv. La partita dell’innovazione, del resto, si gioca anche (e soprattutto) dentro i data center.
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