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Microsoft Excel: arriva la rivoluzione. Come importare dati fotografando una tabella o dei dati
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 11 Marzo 2019, alle 11:21 nel canale CloudMicrosoft rilascia una nuova funzionalità su Android (arriverà anche su iOS) che permette di scattare una foto di dati o tabelle e importarli direttamente su Excel. Ecco come funziona.
43 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoThis. Perfino i formati delle vecchie versioni di Office ('97-2003) sono pubblici.
Il resto sono chiacchiere da fanboy/hater.
Il resto sono chiacchiere da fanboy/hater.
Sei proprio sicuro? A parte ciò che hanno detto calabar e altri, neanche MS riesce a gestire sempre bene i suoi formati passando da una release di Office all’altra (sempre che non lo faccia apposta, come sospetto io).
Anche il pdf è uno standard aperto, eppure c è voluto il pdf/A per essere sicuri che venisse visualizzato perfettamente uguale da chiunque.
Per il resto i bug possono capitare a tutti i software. O alle specifiche: Quanto è interoperabile ODF?
Anche il pdf è uno standard aperto, eppure c è voluto il pdf/A per essere sicuri che venisse visualizzato perfettamente uguale da chiunque.
Premetto che A) utilizzo pochissimo i sw di office automation e B) non sono capace di usarli se non per aprire i file, leggere, eventualmente apporre lievi modifiche, ed al limite stampare (su carta o in pdf)
A me è capitato di vedere file doc rappresentati diversamente se aperti da computer diversi ma con la stessa versione di Office
Si perchè è sufficiente che su un computer sia installata una stampante che ha i margini di stampa differenti e succede che il layout va a ramengo (probabilmente perché il documento non è stato composto in modo corretto, ma è una mia ipotesi essendo ignorante sull'uso di quei sw)
Evidentemente non basta un formato aperto e implementato correttamente (stessa versione di Office) per garantire una visualizzazione identica.
Il pdf/A ne è un esempio (sul quale non mi hai risposto).
Non me ne intendo, ma ho l impressione che tra il dire e il fare c è di mezzo il mare, cioè tante piccole cose che non sono così univoche come ci si aspetterebbe, a cui accennava Calabar.
si, ma dipende dagli standard che lasciano troppa libertà (di renderizzazione in questo caso) o dai vari software che non renderizzano correttamente?
É questo il punto del contendere .
Secondo Calabar siamo nel primo caso, secondo cdimauro ed emiliano84 il secondo, per me un mix dei due.
Il pdf-pdf/A è un esempio del primo caso.
Per il resto, sì: è possibile che ci sia un mix dei due (non l'avevo mica escluso prima).
- in basso a destra: read/print/web
- menu "view" nel ribbon: svariate impostazioni
Non l'ho scritto prima ma quando avevo visto quella "stranezza" (cioè layout del documento differente a parità di versione di Word ma su pc diversi) è passato un po' di tempo; non ricordo la versione del sw ma di sicuro era in epoca pre-ribbon. Però ricordo che la visualizzazione è quella "classica", cioè quella dove scorrendo il documento si vedono le varie pagine (non ricordo il nome preciso), che credo sia quella il default
E fai leva sul lavoro degli altri, come si diceva prima.
A parte gli scherzi, che MS rtilasci i suoi formati come "Open XML" non vuol per forza dire che gli altri li sappiano/possano implementare alla perfezione.
Nonostante siano formati open, credo sia normale che Microsoft che li ha creati e ci ha costruito attorno una suite li sappia sfruttare meglio dei concorrenti, a cui sono state date le specifiche e "poi vedete voi come implementarle, bye bye".
E' ovvio che se scrivo la paginetta con due formattazioni non trovo problemi.
Semmai, come si diceva, è l'uso più "professionale" che crea problemi, ma non a causa degli standard, ma proprio per l'elasticità che hanno o, nel caso di office, nell'errata gestione di quello che vanno a fare pulsanti come ad esempio "grassetto" nel testo.
Ma è lo stesso nel caso degli editor HTML. La logica di programmazione e la velocità nel realizzarla impediscono di effettuare controlli e correzioni automatiche in quello che sta accadendo.
Ad esempio, prendo una frase, scelgo una parola al centro di tale frase e la metto in grassetto. Poi scelgo l'intera frase e metto in grassetto pure lei.
Nello standard mi aspetto che a questo punto ci sia l'inizio del grassetto in cima alla frase e la fine del grassetto in fondo alla frase.
In molti casi invece c'è anche i due grassetti intorno alla parola originale.
E' giusto? Ni...logicamente no ma per lo standard si.
Funziona? Ni. Se ho implementato una pila dei comandi di formattazione si, altrimenti mi troverò la prima parte della frase in grassetto e la seconda parte normale perché il fine grassetto rimasto dopo la parola centrale disattiverà appunto il grassetto per il resto della frase.
Per evitare questo molti editor HTML infarciscono il codice con una marea di TAG non necessario che fa si di non doversi preoccupare se il browser ha la capacità di risolvere correttamente la cosa, senza contare che invece i tag aggiuntivi possono ulteriormente peggiorare la cosa.
Poi magari fa un copia incolla della frase e non vengono copiati tutti i tag in maniera corretta.
Stessa cosa per PDF, DOC e altri...
Insomma standard aperti ma non rigidi e implementazioni degli stessi "ad minchiam" fanno la loro parte.
Il PDF/A infatti è molto secco come standard ed elimina molti orpelli.
E' stato scelto per i documenti della PA proprio per questo e viene usato perché è più facile da gestire dai programmi documentali in quanto genera meno lavoro e meno inesattezze.
Si perchè è sufficiente che su un computer sia installata una stampante che ha i margini di stampa differenti e succede che il layout va a ramengo (probabilmente perché il documento non è stato composto in modo corretto, ma è una mia ipotesi essendo ignorante sull'uso di quei sw)
Questo è un problema delle vecchie versioni di office che per vedere l'effetto utilizzavano il sistema di stampa di windows che non era il massimo.
Da Office 2013 le cose sono cambiate.
Pochi sanno ad esempio che Excel risente dei driver video. Se i driver sono imperfetti Excel da i numeri (non nel senso che servirebbe )
Il formato JPG (ma non è l'unico) permette di inserire dei metadati che i programmi di visualizzazione dovrebbero ignorare (a meno che non abbiano proprio necessità di tali dati)
Il campione di tale scempio è Photoshop, che mette anche le operazioni che fa per poter fare gli undo nei metadati e che salva con esse.
Infatti lo standard vede i metadati come se fosse un commento dove ognuno può scriverci un po quello che gli pare con alcune esclusioni (coordinate GPS, miniatura delle immagini, etc.)
Se il programma è fatto male e, ad esempio prendi un immagine e la tagli (o ci togli dei dettagli), nei metadati trovi la versione in piccolo dell'immagine originale, non di quella appena salvata (molti casi di sputtanamento sono nati per questo).
Il risultato finale è questo: salvi l'immagine con photoshop e pesa 3 MB. La risalvi escludendo i metadati e pesa 400 KB.
Il programma che visualizza/stampa l'immagine (ad esempio un browser) dovrebbe ignorare i metadati, ma magari non si aspetta che siano grandi 2,6 MB e quindi (per errori di codice) va in palla e magari la mostra correttamente ma la stampa in modo completamente errato.
Lo standard è aperto, ma non stabilisce i limiti di utilizzo dei metadati e chi lo mette in pratica lo interpreta...
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