Nutanix punta tutto sul multicloud ibrido: le novità dalla conferenza .NEXT
di Riccardo Robecchi pubblicata il 22 Settembre 2021, alle 17:21 nel canale CloudNutanix ha presentato le sue ultime novità alla conferenza .NEXT: l'azienda punta sul multicloud ibrido e presenta nuove soluzioni per rendere più facile l'adozione di questo modello e per contrastare le difficoltà legate anche al cybercrimine
Alla conferenza .NEXT di quest'anno Nutanix ha annunciato diverse novità per aiutare le aziende nel loro percorso verso il multicloud ibrido e nel rendere le loro infrastrutture più sicure e facili da gestire. Con la presentazione di AOS 6, il focus di Nutanix è la creazione di infrastrutture definite via software e controllate centralmente.
Nutanix presenta le ultime novità alla conferenza .NEXT
Nutanix si è concentrata molto sul concetto di hybrid multicloud, ovvero sull'uso di risorse sia locali che in più cloud, e su come AOS 6 permetta di gestire meglio questi casi d'uso grazie alla virtualizzazione della rete. Chiamata Flow Networking, questa nuova funzionalità consente di definire le reti tramite software e di controllarle poi da un'unica interfaccia, così da poter facilmente creare cloud privati virtuali e connessioni VPN che consentono di estendere le proprie reti locali per includere infrastrutture cloud pubbliche e private.
AOS 6 mette poi a disposizione funzionalità di business continuity e disaster recovery che consentono di impiegare il cloud pubblico come sito secondario: in questo modo è possibile farne uso in caso di problemi con il data center primario e rimanere operativi senza dover prevedere infrastrutture dedicate. Particolare attenzione è data al disaster recovery, con un nuovo cruscotto che permette di avere a disposizione un riassunto della situazione a colpo d'occhio e con la crittografia end-to-end per il traffico legato alle operazioni di ripristino.
Parlando di sicurezza, la Nutanix Cloud Platform si arricchisce con un motore di machine learning che analizza il traffico di rete e propone le politiche di sicurezza più appropriate. Grazie a una collaborazione con Qualys, poi, Nutanix aggiunge la possibilità di integrare i prodotti di quest'ultima nella propria piattaforma per gestire il rilevamento e la gestione delle vulnerabilità. Dal momento che la prevenzione non può, però, essere efficace al 100%, Nutanix Files, sviluppata in collaborazione con Qualys, si posiziona come una soluzione in grado di rilevare e prevenire oltre 4.000 attacchi di tipo ransomware usando la rilevazione delle firme; non si tratta dunque di una soluzione avanzata che analizza il comportamento del malware e lo blocca, ma di una prima linea di difesa da attacchi e di un'ulteriore protezione in aggiunta a quella che l'azienda deve già impiegare nel proprio data center.
Di fatto usare soluzioni esterne come quella di Nutanix è divenuto oggigiorno indispensabile per combattere gli attacchi con ransomware, divenuti sempre più diffusi ed efficaci. Le aziende non possono più fare affidamento su un solo fornitore di soluzioni o su un unico pacchetto di sicurezza, ma devono integrare diversi livelli di difesa per poter fermare gli attacchi. L'integrazione del
Abbiamo colto l'occasione per chiedere al CTO di Nutanix, Rajiv Mirani (in foto), se l'azienda intenda approfittare della dismissione di Hyper-V Server da parte di Microsoft. La risposta è stata che Nutanix non intraprenderà azioni dirette in questo senso, ma mette già a disposizione delle aziende interessate gli strumenti per effettuare il passaggio nella maniera più indolore possibile e ha una rete di partner in grado di assistere nella transizione.
Nutanix ha altresì annunciato l'avvio di una collaborazione con Citrix che vede quest'ultima indicare la Nutanix Cloud Platform come ambiente ideale e preferito per le Citrix Virtual Apps e per Citrix Virtual Desktops. Le soluzioni di Citrix, dall'altro lato, diventano la soluzione indicata come preferita per gestire applicazioni e desktop virtuali per i clienti Nutanix. Il fatto che Citrix indichi le soluzioni di Nutanix come quelle ideali su cui eseguire i suoi prodotti getta qualche dubbio sul futuro di Citrix Hypervisor, al secolo XenServer, ma va notato che al momento non sono stati fatti annunci al riguardo e si tratta solo di speculazioni.
Gestione dei dati: le novità della Nutanix Cloud Platform
Per i suoi clienti che usano la Nutanix Cloud Platform, poi, l'azienda ha migliorato le prestazioni di database e big data. Il miglioramento delle prestazioni per i database deriva dall'impiego sia di hardware, come gli SSD Intel Optane, che di software, con algoritmi di posizionamento preferenziale dei dati sui dischi sviluppati dalla stessa Nutanix. Per quanto riguarda il mondo big data, invece, l'azienda ha annunciato che ha semplificato l'esecuzione di carichi di lavoro basati su Hadoop e SAS Grid con una nuova modalità di archiviazione con replicazione dei dati, che porta a un'elaborazione fino a tre volte più veloce. Nutanix Objects, la soluzione di object storage compatibile con S3 dell'azienda, supporta ora la ostruzione di data lake dell'ordine dei petabyte e godrà di miglioramenti nelle prestazioni di elaborazione dei dati con S3 Select e con supporto ottimizzato a S3A.
Il servizio di database di Nutanix, Era, offre la possibilità di espandere lo storage dei database con un solo click sull'intera gamma di motori supportati (Microsoft SQL Server, MySQL, Oracle Database, PostgreSQL) in ambienti di multicloud ibrido. Due ulteriori novità sono la possibilità di gestire gli accessi tramite ruoli (RBAC, role-based access control) e di supportare il failover su più regioni.
Nutanix Data Lens è un nuovo servizio pensato per gestire i dati non strutturati con una visuale globale sugli stessi che prende in considerazione sia i dati sui server aziendali che su quelli in cloud e che aiuta a gestire meglio i dati stessi e il loro ciclo di vita. Nutanix Data Lens permette inoltre di proteggersi da attacchi ransomware tramite l'analisi (e l'eventuale blocco) di file e attività sospetti. Il servizio offre la possibilità di gestire i dati in fasce (data tiering) con Nutanix Objects, AWS S3 e Azure blob storage, nonché gestire il disaster recovery con Nutanix Files.
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