Lenovo realizzerà il nuovo supercomputer della Max Planck Society

Lenovo realizzerà il nuovo supercomputer della Max Planck Society

Processori Intel e acceleratori Nvidia, ma soprattutto un complesso sistema di raffreddamento a liquido per il nuovo supercomputer della Max Planck Society in Germania realizzato da Lenovo. La messa in opera del sistema in configurazione finale è prevista per l'inizio del 2021.

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Device
Lenovo
 

Lenovo Data Center Group (DCG) ha annunciato un accordo per la fornitura di un nuovo High Performance Computer (HPC) alla Max Planck Society in Germania. Il supercomputer sarà installato a Garching, nei pressi di Monaco di Baviera e sarà usato dalla Max Planck Computing and Data Facility.

Il progetto prevede che Lenovo fornisca risorse di HPC a uno dei più rinomati istituti di ricerca non solo in Germania, ma nel mondo. Oltre a fornire l'infrastruttura di raffreddamento, l'hardware e il software per questo progetto del valore complessivo di 20 milioni di euro, Lenovo sarà anche responsabile del supporto operativo e dei servizi.


Max Planck Computing and Data Facility

Dopo i primi lavori di preparazione nel mese di marzo, Lenovo ha iniziato l'installazione dell'infrastruttura di raffreddamento. Secondo programma, il primo sottosistema entrerà in opera già da questa estate. Nel 2021 il sistema sarà equipaggiato con le più recenti CPU Intel (per un totale di oltre 100.000 core) e le corrispondenti GPU Nvidia A100, assicurando così potenza ma anche efficienza energetica.

Contrariamente al suo predecessore, il nuovo cluster HPC del Max Planck è raffreddato in due stadi. Nel primo, tutti i componenti essenziali delle schede sono raffreddati direttamente da un liquido che circola in tubi di rame. Il secondo stadio si occupa del raffreddamento dei rack per mezzo di Lenovo Rear Door Heat Exchanger (aperture posteriori raffreddate ad acqua) in modo da dissipare il 100% del cosiddetto calore di scarico convettivo nel liquido di raffreddamento.

Questa procedura di raffreddamento riduce notevolmente i consumi energetici e consente ai processori di lavorare a temperature ottimali. Inoltre, il raffreddamento a due stadi migliora l'efficienza globale del sistema di raffreddamento: non si dissipa calore nell'aria del datacenter, con una conseguente riduzione nell'energia necessaria per raffreddare l'ambiente.

2 Commenti
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robweb212 Luglio 2020, 12:24 #1
Intel ed efficienza energetica nella stessa frase, ah ah.
cdimauro12 Luglio 2020, 12:58 #2
Dipende da quello che devi farci.

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