Addio SPID? Il governo Meloni punta sulla Carta d'Identità Elettronica (CIE)
di Manolo De Agostini pubblicata il 20 Dicembre 2022, alle 06:11 nel canale InnovazioneIl sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica Alessio Butti ha svelato il piano del governo per andare oltre lo SPID e far confluire la nostra Identità Digitale nella CIE, la Carta d'Identità Elettronica.
Dopo anni di promozione, denaro e tempo profusi sia dai cittadini che dagli "Identity Provider", lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) potrebbe salutarci. L'idea - e visto com'è finita con la questione del POS come tale è da prendere al momento - è del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione tecnologica Alessio Butti, il quale durante le celebrazioni per i 10 anni di Fratelli d'Italia ha espresso il seguente auspicio.
"Cerchiamo di spegnere gradualmente SPID che raccoglie una serie di identità digitali e facilitare l'azione delle nostre imprese e dei cittadini con la Pubblica amministrazione. D'accordo tutti dobbiamo cominciare a spegnere lo SPID e avere la carta d'identità elettronica come unica identità digitale".
Al momento sono circa 33 milioni gli italiani che hanno l'identità digitale SPID, utile per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione per consultare il fascicolo previdenziale, iscriversi a un concorso pubblico e molto altro ancora. Lo si fa tramite app e un codice di autenticazione, non serve altro.
La Carta di identità elettronica (CIE) è l'evoluzione del documento di carta che abbiamo portato, e maltrattato, per anni nel portafogli. La CIE integra al suo interno le nostre informazioni personali e ciò che serve per autenticarsi online nei siti della PA, cosa possibile attivando la funzionalità NFC da mobile, mediante un apposito lettore da desktop oppure usando lo smartphone per leggere un QRCode. Al momento è già nelle mani di 32 milioni di italiani.
Che ci sia una sovrapposizione di soluzioni per interfacciare cittadino e PA è quindi in un certo senso vero, e la CIE sembra persino uno strumento più sicuro, ma la parola "spegnere" usata dal sottosegretario Butti può mandare in allarme i possessori di SPID e chi non ha ancora la CIE. Cosa significa? In una lettera al Corriere della Sera è lo stesso Butti a cercare di fare chiarezza sulle sue parole. "Abbiamo un'idea definita: non vogliamo eliminare l'identità digitale, ma averne solamente una, nazionale e gestita dallo Stato".
Secondo il sottosegretario i primi colloqui con le parti interessate dalla possibile evoluzione "sono incoraggianti e li puntualizzeremo nei prossimi mesi con estrema trasparenza". L'obiettivo, secondo Butti, è "semplificare la vita in digitale dei nostri cittadini, per aumentare la sicurezza (perché più credenziali e strumenti di accesso significano più rischi), per rendere più accessibili i servizi digitali e, infine, per risparmiare (perché SPID ha un costo per lo Stato). La Carta d'Identità Elettronica è un'identità digitale equivalente e sotto diversi profili migliore rispetto allo SPID".
Il lavoro dietro le quinte va quindi nella direzione di agevolare una rapida diffusione della CIE. Vi sono problematiche che riguardano i tempi di rilascio del documento, diversi in base al comune, nonché l'esborso di 16,79 euro da parte dei cittadini che, inoltre, sono costretti a recarsi fisicamente presso l'apposito ufficio comunale.
"Vorremmo lavorare per assicurare il rilascio della CIE da remoto, a costo zero e in 24 ore, e per garantirne la sua usabilità, attraverso soluzioni semplici almeno quanto lo SPID". Il governo dovrà quindi interfacciarsi con i fornitori di identità digitale per la migrazione dei dati e soprattutto parlare con l'Europa, dove il tema del trattamento dei dati e le normative vigenti sono ben definite.
In ogni caso, anche qualora il governo dovesse "spegnere" SPID, si punta a una transizione "liscia", senza far ricadere oneri di denaro, impegno e tempo sui cittadini. Come si suole dire, però, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare la burocrazia. Staremo a vedere.
104 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer fortuna che sia la mia carta d'identità cartacea e quella dei miei scade nel 2023. Spero per allora abbiano tolto gli assurdi oboli che dobbiamo sostenere per un documento obbligatorio
Per fortuna che sia la mia carta d'identità cartacea e quella dei miei scade nel 2023. Spero per allora abbiano tolto gli assurdi oboli che dobbiamo sostenere per un documento obbligatorio
scusami, ma adesso il problema sono 22.21 euro ogni 5 anni?
Comune di Roma;
Costi
Il costo totale del rilascio della CIE è di € 22,21 (prima emissione o rinnovo alla scadenza), così ricavato:
€ 16,79 come spese di emissione quantificate dal Ministero dell’Interno (€ 13,76 oltre IVA all’aliquota vigente);
€ 5,42 come diritti (€ 5,16 diritto fisso e € 0,26 diritti di segreteria).
e sono esonerati dal pagamento di ulteriori euro 5,16 normalmente previsti in caso di duplicato.
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in effetti avere un documento, unico digitale gestito dallo stato non sarebbe male a patto si fatto bene e funzionale, oltre che funzionante.
E cmq sarebbe il caso di fare una qualcosa di fatto bene, che sia l'inizio della famosa IDENTITA DIGITALE, con PEC e Cassetto Fiscale, un unico Portale (l'app IO potrebbe essere già un HUB di partenza) dove ricevere MULTE, tasse da pagare, bolli auto, referti medici, segnalazioni i sorta, SENZA RICORRERE ALLE MALEDETTE RACCOMANDATE!!!!! non se ne può più !!! basta!!
Alle soglie del 2023 dovevamo avere colonie sulla Luna, OK, posiamo fare a meno, ma ancora dover girare per gli uffici postale con code e ritardi è una cosa RI-DI-CO-LA!
Siamo cittadini Europei e Mondiali, perchè io che lavoro in estrema mobilità devo elemosinare a madri, mogli, figli, nonno di recuperarmi la corrispondenza perchè io non posso andarci!!!!??
Perchè devo sempre pagare le multe per intero visto che sforo i 5/7 giorni di ritiro alle poste dei documenti perchè non ho tempo e perche le poste non sono mai in comodo !!!!????
stiamo rasentando il ridicolo!!!
Speriamo sia l'inizio di qualcosa di buono...
Come sempre i nostri burocrati saranno capaci di complicare una cosa relativamente semplice ma meglio che niente.
Ma per autenticarsi con la CIE serve sempre avere a portata di mano il cazzillo USB per leggere la tessera, come avviene per la firma digitale?
O "basta" una app e smartphone con lettore NFC?
Perchè con lo SPID almeno non ti serve nient'altro oltre allo smartphone, per la firma digitale ogni volta devo avere quel cacchio di lettore appresso...
Ma per autenticarsi con la CIE serve sempre avere a portata di mano il cazzillo USB per leggere la tessera, come avviene per la firma digitale?
O "basta" una app e smartphone con lettore NFC?
La seconda che hai detto: basta il telefono col lettore NFC.
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