Intel annuncia passi avanti nello sviluppo della fotonica integrata nel silicio
di Riccardo Robecchi pubblicata il 07 Luglio 2022, alle 12:51 nel canale InnovazioneIntel ha annunciato nuovi sviluppi nella sua ricerca sulla fotonica integrata nel silicio: grazie all'uso di più lunghezze d'onda e di una nuova tecnica produttiva, l'azienda punta a ottenere velocità di trasferimento nell'ordine dei terabit al secondo
Intel ha annunciato notevoli progressi nello sviluppo della fotonica integrata nel silicio, ovvero nell'uso di laser creati con semiconduttori e integrati nei circuiti. Si tratta di un ambito particolarmente importante perché apre le porte, tra le altre cose, a comunicazioni di rete più rapide mantenendo bassi sia le dimensioni, sia i consumi. L'ultima novità annunciata da Intel riguarda la possibilità di integrare più strettamente la fotonica con il resto dei componenti, assieme a un miglioramento nella produzione delle onde luminose.
Reti più veloci ed efficienti grazie a una nuova scoperta di Intel
La ricerca annunciata da Intel parla di significativi passi avanti nella gestione di lunghezze d'onda raggruppate densamente, grazie al fatto che è stata ottenuta un'elevata uniformità e una potenza d'uscita costante. Si ratta di un passo in avanti significativo, perché permette di usare la fotonica integrata nel silicio per la gestione di più lunghezze d'onda: è particolarmente importante per poter alzare l'asticella della velocità, perché usando più lunghezze d'onda è possibile trasmettere più dati simultaneamente limitando le interferenze.
Un ulteriore aspetto importante è quello delle temperature: Intel afferma che la stretta integrazione dei laser con il silicio fa sì che l'efficienza e le prestazioni rimangano stabili anche all'aumentare della temperatura, fatto che apre all'impiego in un gran numero di possibili casi d'uso: non solo nei data center, ma anche in ambito IoT ed edge.
Intel afferma che questa nuova tecnica è già utilizzabile all'interno dei processi produttivi in uso e potrà pertanto apparire sul mercato in tempi relativamente rapidi. I casi d'uso che trarranno maggiore beneficio dal nuovo hardware saranno quelli in cui è necessaria una grande quantità di trasferimenti di dati sulla rete, come l'addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.
L'obiettivo ora è di impiegare questa tecnologia per il trasferimento di dati all'interno degli stessi dispositivi e per connettere, dunque, CPU, GPU e memoria tra di loro mantenendo velocità dell'ordine dei terabit per secondo.
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