Le ultime novità del Red Hat Summit presentate anche in Italia

Le ultime novità del Red Hat Summit presentate anche in Italia

Red Hat ha presentato le sue ultime novità anche in Italia, parlando dei suoi nuovi prodotti e servizi per le aziende ma anche della sua struttura interna e delle opportunità che il PNRR offre alle realtà italiane

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Innovazione
Red Hat
 

In una conferenza virtuale con la stampa italiana, Red Hat ha parlato delle ultime novità presentate anche in occasione del Red Hat Summit di quest'anno a livello internazionale. Ne abbiamo parlato con Gianni Anguilletti, vice presidente della regione del Mediterraneo, Rodolfo Falcone, Country Manager per l'Italia, e Giuseppe Bonocore, Principal Solution Architect nel nostro Paese.

Gli annunci di Red Hat: un mondo a container

Red Hat è ormai da tempo concentrata sullo sviluppo di soluzioni per le aziende che fanno uso dei container, dalle piccole aziende fino alle grandi multinazionali con decine di sedi e decine di migliaia di dipendenti. Al Red Hat Summit l'azienda ha annunciato che StackRox, prodotto che aveva acquisito negli scorsi mesi, è ora diventato Red Hat Advanced Cluster Security for Kubernetes. Nonostante il nome sia diventato molto meno facile da ricordare (e da pronunciare per noi italofoni), il prodotto alla base non ha subito stravolgimenti e rimane una soluzione per rendere più sicuri i propri cluster tramite la pratica dello "shift left", il rilevamento automatico di problemi nella configurazione del cloud e l'uso di un approccio "zero-trust execution".

L'azienda ha poi espanso anche i propri servizi cloud gestiti con Red Hat OpenShift API Management, Red Hat OpenShift Streams for Apache Kafka (in anteprima per gli sviluppatori) e Red Hat OpenShift for Data Science(in beta). Tutti e tre i servizi permettono alle aziende di utilizzare una piattaforma gestita da Red Hat e dai suoi partner per sviluppare e mettere in opera applicazioni che sfruttino nativamente i paradigmi del cloud senza doversi preoccupare della loro configurazione e manutenzione.

Red Hat sta investendo anche sull'edge e ha creato Red Hat Edge, un'offerta organizzata per guidare le aziende nel loro percorso di creazione di un'infrastruttura edge. Red Hat divide l'edge in tre categorie: "device edge", che include i server posizionati, ad esempio, all'interno degli impianti produttivi per raaccogliere i dati; "end-user premises edge", ovvero i server presenti nelle aziende che dialogano poi con i data center in cloud o in co-location; "provider edge", che spesso può essere fatto coincidere con paradigmi come quello delle CDN (Content Delivery Network). L'azienda propone OpenShift, Red Hat Enterprise Linux e Ansible come le soluzioni ideali per gestire l'edge.

Crescita dal cambiamento nelle PMI italiane

Falcone ha dato anche una visione dell'organizzazione interna di Red Hat Italia: l'azienda è dotata di tre gruppi di lavoro che seguono ciascuno un segmento di mercato, dalle 100 aziende più grandi, alle successive 500 di grandi dimensioni, fino alle PMI. Particolare interessante è che Red Hat ha fondato il team dedicato esclusivamente alle piccole e medie imprese lo scorso anno a seguito di una forte crescita nella domanda da parte di questo segmento, segno di una volontà anche dalle aziende di questa dimensione di rinnovarsi e di affrontare il proprio percorso di trasformazione digitale. Non è un fatto scontato, soprattutto vista la nota ritrosia di molti piccoli imprenditori a cambiare i propri metodi di lavoro e ad adottare le ultime tecnologie.

Un'accelerazione notevole a questo processo di cambiamento dovrebbe arrivare dai forti investimenti presenti nel PNRR, che prevede una spesa di 40,73 miliardi di euro per la digitalizzazione in tutti gli ambiti, dalla pubblica amministrazione fino al turismo e alla cultura. La nostra speranza (e anche di Red Hat) è che questi fondi vengano ben utilizzati e che lo siano in senso etimologico, ovvero "impiegati rendendoli utili", per dare una decisa spinta in avanti al tessuto produttivo italiano. Si tratta di un'opportunità rara per rendere la nostra economia più competitiva e speriamo che tutte le parti coinvolte siano lungimiranti a sufficienza da coglierla.

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