MolGX è la piattaforma AI di IBM per scoprire nuovi materiali

MolGX è la piattaforma AI di IBM per scoprire nuovi materiali

La scoperta di nuovi materiali è forza trainante dello sviluppo e dell'evoluzione: IBM realizza una piattaforma AI capace di supportare e accelerare l'attività di ricerca e sintesi

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Innovazione
IBM
 

Molecule Generation Experience è la nuova piattaforma di IBM, basata su tecnologie cloud e Intelligenza Artificiale, che si occuperà di "progettazione molecolare". La piattaforma MolGX assembla nuove molecole con lo scopo di scoprire nuovi materiali e ha l'obiettivo di accelerare le attività di ricerca di un fattore da 10 a 100, nelle intenzioni di Big Blue.

"Lo sviluppo di nuovi materiali può seguire percorsi diversi che dipendono sia dal problema in esame, sia dai mezzi di indagine. Le scoperte di nuovi materiali vanno dal puro caso agli approcci per prove ed errori alla progettazione per analogia con quanto esistente. Queste metodologie ci hanno portato lontano, ma le sfide e i requisiti per i nuovi materiali sono più complesse, così come i motivi e le esigenze per cui sono necessari nuovi materiali. Affrontiamo problemi globali come le pandemie e il cambiamento climatico e sta diventando sempre più importante la necessità e l'urgenza di progettare e sviluppare nuovi farmaci e materiali ad un ritmo più veloce e su scala molecolare fino a livello macroscopico di prodotto finale" spiega Seiji Takeda, responsabile per IBM dell'area di scoperta dei materiali.

Intelligenza Artificiale per scoprire nuovi materiali

MolGX parte dalla definizione di proprietà desiderate nel materiale che si sta ricercando, come ad esempio "solubilità in acqua" e "riscaldabilità". La piattaforma a questo punto addestra un modello di intelligenza artificiale per prevedere le caratteristiche entro determinati parametri e da qui sintetizza le strutture molecolari sulla base del modello costruito.

La nuova piattaforma è stata rilasciata anche in versione di prova gratuita, e addestrata utilizzando un set di dati che l'azienda ha già applicato internamente per sviluppare un nuovo generatore di fotoacidi, un materiale fondamentale per la produzione elettronica. Una versione professionale di MolGX con funzionalità aggiuntive (caricamento di dati, esportazione di risultati, modellazione personalizzata) è invece disponibile su licenza. IBM afferma, a titolo di riferimento, che questa versione a pagamento ha eseguito il design inverso di molecole di zucchero e di colorante oltre 10 volte più velocemente rispetto a quanto fatto dai chimici della Nagase & Co, società di produzione chimica.

IBM non è l'unica realtà che sta prestando attenzione al mondo della sintesi dei materiali per accelerare le attività di ricerca e scoperta. Startup come Kebotix e realtà più note come Facebook e la Carneige Mellon University sono coinvolte nello stesso campo, sfruttando anch'esse l'intelligenza artificiale.

Le scienze chimiche e dei materiali hanno compiuto progressi significativi nel corso degli ultimi decenni per quanto riguarda la scoperta dei materiali. Nel settore dei polimeri ad esempio il recente sviluppo di materiali termoplastici ha avuto conseguenze su applicazioni le più diverse, dalla realizzazione di nuovi vernici fino a nuove fibre tessili per l'abbigliamento. La scoperta di nuovi materiali è forza trainante del progresso dei prodotti industriali e, di conseguenza, delle possibilità della società. La vastità dello spazio chimico, però, è tale da consentire agli scienziati di poterne esplorare solo una frazione ed è per questo motivo che si rende necessario un supporto tecnologico capace di ampliare le capacità di ricerca.

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