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Pagamenti digitali: secondo Visa li utilizzano la metà degli italiani, che sono sempre più interessati ai servizi di Open Banking

di pubblicata il , alle 16:51 nel canale Innovazione Pagamenti digitali: secondo Visa li utilizzano la metà degli italiani, che sono sempre più interessati ai servizi di Open Banking

Secondo un'indagine condotta con Ipsos, gli strumenti di pagamento digitale piacciono sempre più agli italiani, in particolare ai più giovani. Che mostrano molto interesse verso i servizi offerti da Open Banking.

 

L'interesse verso nuove soluzioni di pagamento è in crescita, secondo quanto riporta l’Osservatorio annuale Visa relativo ai pagamenti in Italia. E, come già evidenziato da altri report di Visa e altri istituti, cresce anche l'utilizzo dei pagamenti con carta o tramite app, che ormai rappresentano circa la metà del totale. L'aspetto più interessante della ricerca però è come dopo un iniziale periodo di lenta adozione, siano sempre più gli italiani interessati ai servizi disponibili grazie a Open Banking

La ricerca dell'Osservatorio sui pagamenti di Visa

La ricerca è stata condotta in collaborazione con Ipsos su un campione di 1.000 persone fra i 18 e i 64 anni. Secondo l'analisi, la metà degli intervistati dichiara che la maggior parte dei pagamenti avviene tramite carte o strumenti digitali, ma questa percentuale è destinata a crescere velocemente: entro 4 anni, infatti, i pagamenti saranno prevalentemente digitali secondo il'82% degli intervistati

Secondo analisi di mercato di Visa che esulano dalla ricerca con Ipsos, se guardiamo alla spesa scopriamo che la media degli importi pagati tramite digitale o carte in Italia è piuttosto elevata. Parliamo di circa 50/60 euro, contro i 10/15 euro della Polonia, segno che il contante viene utilizzato per le piccole spese. 

VISA_IPSOS Consumer ITA

Il fronte dei No-POS, insomma, sembra essere minoritario e gli italiani sono felici di abbracciare i pagamenti digitali. Alcuni negozianti un po' meno, prevalentemente per l'annoso discorso dei costi di commissione. Per dare un miglior contesto ai dati emersi dalla ricerca, Banca d'Italia ha analizzato quanto impatta sui costi l'utilizzo di moneta digitale, indicando che mediamente il costo è attorno allo 0,7% fatta esclusione per le spese di noleggio del POS (che però qualche realtà offre gratuitamente). Qualcuno potrebbe obiettare che pur bassa non è una cifra totalmente trascurabile, ma non bisogna dimenticare che anche la gestione del contante ha dei costi, che includono il tempo per gestirlo e versarlo. Sempre Banca d'Italia stima che la gestione del contante oggi abbia un costo dell'1% circa, quindi leggermente superiore. 

L'Open Banking piace, soprattutto ai giovani

Con la normativa PSD2 si è aperto il fronte dell'Open Banking, cioè l'apertura dei dati bancari ad aziende terze, che potranno erogare servizi agli utenti, sconti e offerte personalizzate. Quando è entrato in vigore l'adozione è partita a rilento, ma col tempo gli italiani stanno prendendo confidenza con questi strumenti e l'interesse è in aumento. Secondo la ricerca condotta con Ipsos, il 44% dei rispondenti afferma di averne sentito parlare, mentre un 11% sostiene di conoscerne bene le caratteristiche. Sono soprattutto i più giovani ad apprezzare Open Banking, che viene riconosciuto come un valore aggiunto dal 37% degli appartenenti alla Generazione Z e dal 36% dei Millenials. 

VISA_IPSOS Consumer

Secondo il 41% del campione, il principale vantaggio di Open Banking è il fatto che consente una gestione informata e consapevole delle proprie risorse finanziarie. Non solo conti correnti e carte di pagamento, ma anche investimenti e coperture assicurative. Il 33%, invece, apprezza a possibilità di ricevere offerte personalizzate su prestiti, mutui, finanziamenti. 

I giovani aprono la strada all'innovazione nei pagamenti

Il contante piace sempre meno ai più giovani, ormai abituati a gestire le spese tramite app e carte, ma anche a tenerne conto attraverso le piattaforme digitali. Ci sono ancora molti margini di miglioramento: 2 intervistati su 3, infatti, desidererebbero poter accedere alla valuta estera direttamente dal proprio conto. Secondo l'indagine, una carta di debito o prepagata con accesso al conto in valuta estera potrebbe diventare la carta principale qualora offrisse servizi come per esempio: disponibilità immediata di valuta estera (67%), prelievo in valuta estera all'ATM, durante il viaggio, già attivo sulla carta (53%), cashback su operazioni di pagamento effettuate in valuta estera (27%), impostazione del limite di spesa giornaliero da app (23%).

Il panorama dei pagamenti è in profonda trasformazione sotto la spinta dell’evoluzione tecnologica e delle nuove istanze dei consumatori. Soprattutto Millennials e Generazione Z sono sempre più consapevoli dei vantaggi dei pagamenti digitali in termini di semplicità, immediatezza, sicurezza, ma anche più esigenti riguardo a personalizzazione dei servizi, attenzione all’ambiente, esperienza d’acquisto”, afferma Stefano Stoppani, Country Manager di Visa Italia. “Attraverso gli investimenti in tecnologia e sicurezza, una rete aperta e inclusiva e la nostra scala globale, siamo impegnati in Italia insieme ai nostri partner per rendere imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini italiani sempre più digitali grazie a servizi di pagamento innovativi, sostenibili e accessibili a tutti”.

1 Commenti
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Unrue28 Giugno 2023, 11:24 #1
Ma come, nessun commento sul Pos e commercianti? Devo buttare i pop corn ormai

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