A2ASostenibilità

Sostenibilità: il progetto di A2A, DBA Group e Retelit per il recupero del calore dai data center

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Innovazione Sostenibilità: il progetto di A2A, DBA Group e Retelit per il recupero del calore dai data center

L'energia generata dal datacenter Avalon 3 verrà recuperata e utilizzata per il teleriscaldamento. Andrà ad alimentare la rete cittadina nel Municipio 6, contribuendo alla decarbonizzazione del capoluogo lombardo

 

I data center sono infrastrutture particolarmente energivore, e la recente corsa all'IA peggiorerà ulteriormente la situazione. I chip per l'addestramento e l'inferenza dei LLM sono infatti potentissimi e, di conseguenza, consumano molta più energia di quelli tradizionali, generando anche più calore da smaltire. 

Sempre più aziende, però, stanno cercando una soluzione al problema, così da abbattere in qualche misura le emissioni di CO2 dei centri di calcolo. Uno dei progetti più recenti è stato avviato a Milano dal gestore energetico A2A, in collaborazione con DBA Group e Retelit.  

Recuperare il calore dei data center per decarbonizzare Milano

Data4_biocircolare

Il progetto di A2A e dei suoi partner è ambizioso: recuperare il calore in eccesso emesso dal datacenter Avalon 3 di Retelit, uno dei più recenti e sostenibili, per fornire calore alle famiglie del Municipio 6 di Milano. Un progetto che prevede la realizzazione di un impianto che permetterà di immettere l'energia in eccesso del data center nella rete di teleriscaldamento gestita da A2A. Secondo le stime, sarà possibile servire circa  1.250 famiglie, evitando l'emissione in atmosfera di 3.300 tonnellate di CO2. La struttura renderà disponibile alla rete 2,5 MWt di potenza termica annuale e un incremento di 15 GWh dell’energia recuperabile e sarà pronta nel 2026.

Grazie a questo accordo industriale, che consente di realizzare il primo progetto di questa tipologia in Italia, Milano si conferma tra le città più all’avanguardia nel processo di transizione ecologica”, spiega Luca Rigoni, Amministratore Delegato di A2A Calore e Servizi. “Saremo i primi a recuperare calore proveniente dal sistema di raffreddamento dei server che altrimenti andrebbe disperso portandolo nelle abitazioni milanesi attraverso la nostra rete di teleriscaldamento. Un esempio di utilizzo efficiente e circolare delle risorse e una conferma del nostro impegno continuo per la decarbonizzazione delle città attraverso tecnologie innovative”.

Secondo Roberta Neri, Presidente di Retelit, “uno dei pilastri della nostra strategia è la sostenibilità che si declina in particolare con l’efficientamento energetico dei data center, sotto ogni punto di vista. Siamo quindi orgogliosi di investire in questo progetto pionieristico che – primo nel suo genere in Italia - trasformerà il calore generato dal nostro Avalon 3, già costruito 100% green, in energia termica per le famiglie del territorio milanese. Con la forte e continua crescita dei data center anche nel nostro Paese, riteniamo fondamentale garantirne uno sviluppo sostenibile, promuovendo un impegno concreto per ridurne l’impatto ambientale: noi lavoriamo per espandere e potenziare queste infrastrutture vitali per la crescita economica e la digitalizzazione dell’Italia – che abilitano tecnologie essenziali come l’IA e il Cloud – e lo facciamo sempre con un occhio attento alla gestione delle ricadute ambientali, dato l'elevato consumo energetico. Contribuire al progetto di riciclo del calore proveniente da Avalon 3 per fornire riscaldamento alla comunità locale è un importante passo avanti in questa direzione: un modo per “restituire” una parte dell’energia che il data center utilizza”.

Questo progetto, - ha commentato Raffaele De Bettin, CEO di DBA Group - ci vede impegnati nella fornitura dei servizi di ingegneria necessari per il corretto riutilizzo del calore “di scarto” proveniente dal data center di Via Bisceglie a Milano e permette di rifornire di nuova energia il territorio circostante. È un’attività che rientra in un più ampio piano di supporto alla transizione energetica, digitale ed ecologica del Paese, pilastri su cui si basa il nostro Piano industriale al 2026. Il riutilizzo dell’energia è fondamentale se si desidera puntare concretamente verso un’economia circolare: lo sfruttamento della potenza di un data center come Avalon 3 è un esempio della giusta via da seguire. Incarichi come questo, insieme ad altri progetti che stiamo portando avanti anche in altri mercati, ci consentono di giocare un ruolo da protagonista al fianco di realtà impegnate come noi nel processo di decarbonizzazione e di contribuire in maniera decisiva al miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita delle persone”.

1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
phmk07 Agosto 2024, 13:33 #1

Mha ...

Se non c'è una adeguata e sufficiente temperatura iniziale questo tipo di teleriscaldmento non funziona o quasi.
In altre città hanno fallito progetti di teleriscaldamento in cui si utilizzava acqua di raffreddamento di industrie chimiche, perchè l'acqua di partenza non aveva una temperatura sufficiente per riscaldare le abitazioni, considerando anche le dispersioni tra la fonte e l'utilizzo.
A volte sono un pò troppo "ottimistici"... e poi devono aggiungere un "riscaldamento tradizionale" dell'acqua perchè il tutto funzioni, altrimenti ... solo un "bagno-Maria" ...

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
^